Monthly Archives: Febbraio 2011

Morti in carcere: Pavia settimo suicidio del 2011

OSSERVATORIO PERMANENTE SULLE MORTI IN CARCERE

Radicali Italiani, Associazione “Il Detenuto Ignoto”, Associazione “Antigone”

Associazione A “Buon Diritto”, Redazione “Radiocarcere”, Redazione “Ristretti Orizzonti”

.

.

Ristretti Orizzonti , 12 febbraio 2011

L’uomo non era tossicodipendente, sembra esclusa l’ipotesi che sia morto per un “incidente” occorso nel tentativo di “sballarsi” con il gas butano. Da inizio anno salgono a 7 i suicidi in carcere e a 13 il totale dei detenuti morti.

Jon R. aveva 38 anni, era di origini romene. Ha aspettato che i compagni di cella uscissero per l’ora di socializzazione. Una volta rimasto solo con le sue angosce ha messo in pratica il suo proposito disperato, che forse covava da tempo. Ha inalato il gas della bomboletta che viene data ai detenuti per cucinare e si è infilato un sacchetto di plastica in testa, per aumentarne gli effetti. Il giovane detenuto, un romeno di 38 anni, è morto in pochi minuti. I compagni di cella, al ritorno, lo hanno trovato steso per terra, vicino alla branda. Ormai senza vita. I medici del 118, subito allertati, hanno fatto il possibile per salvarlo, ma per il ragazzo non c’è stato niente da fare. Inutile il trasporto in ospedale.

Era arrivato nel carcere di “Torre del Gallo” un mese fa, proveniente da un altro istituto penitenziario. Era recluso nel reparto “protetti”, riservato a chi deve scontare pene per reati ritenuti “infamanti” dagli altri carcerati. Infatti l’uomo era in carcere per violenza sessuale. Non si conoscono i motivi del gesto, ma pare che da giorni fosse in uno stato di prostrazione dovuto proprio alle accuse per cui era detenuto, ma i compagni e gli agenti di polizia penitenziaria non immaginavano che sarebbe arrivato a un gesto così estremo.

Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta. I vertici del carcere hanno avvisato il magistrato di turno in Procura, che si è recato sul posto per valutare il caso. “Non siamo ancora in grado di dire niente, gli accertamenti sono in corso”, si limita a dire il direttore del carcere, Jolanda Vitale. Mentre il provveditore regionale agli istituti penitenziari, Luigi Pagano, spiega: “Il detenuto è rimasto solo per un breve momento, mentre gli altri compagni stavano tornando dall’ora di socializzazione. Il fatto è che basta inalare il gas per pochi minuti perché questo abbia effetti letali. La crisi respiratoria che ne deriva diventa irreversibile”. (leggi tutto)

.

Fonte: Ristretti Orizzonti

.


Egitto, fine di un’epoca

.

Mubarak si dimette. Piazza Tahrir in festa, poteri ai militari, incertezze sul futuro

Il rischio, tra gli altri, era che scegliesse di uscire di scena come era entrato: con un bagno di sangue. Il giorno che il mondo ha conosciuto Hosni Mubarak (il 6 ottobre 1981) aveva le mani e gli abiti imbrattati del sangue del presidente egiziano Anwar al-Sadat, assassinato al Cairo sul palco autorità di una parata militare. Caduto sotto il fuoco di una cellula jihdaista. Mubarak, da vice presidente, rimase al suo posto, pronto a prendere il potere.

Pronto a farsi Faraone, fino al punto di voler cedere il trono al figlio. Non è andata così e oggi, 11 febbraio 2011, il popolo egiziano lo ha mandato via. Lo ha annunciato Omar Suleiman, vice presidente ed eminenza occulta del potere del regime, che consegna il potere ai militari. Una partita, questa, che dal 1952 si gioca tra le stanze dei generali.

Naguib, Nasser, Sadat e Mubarak. Ruota tutto attorno a questi quattro militari la storia dell’Egitto repubblicano. L’esercito, amato dal popolo, si è posto a garante dell’ordine costituito. Ha tentato di trovare una via di uscita dignitosa per Mubarak, uno di loro, comunque. Non è stato possibile e, per ora, il ritiro a Sharm el Sheik è probabilmente una via di mezzo tra la fuga all’estero (che la riunione fiume di ieri ha tentato di scongiurare) e un crepuscolo tranquillo, senza processi o espropri economici. (leggi tutto)

.

Fonte: PeaceReporter

*********

Nuove corrispondenze dal Cairo, la rivoluzione fa il suo corso

Oggi 11 febbraio abbiamo effettuato il nostro consueto appuntamento con la rivoluzione a pochi km da noi, Piazza Tahrir in Egitto. Ascoltiamo le testimonianze raccolte dai compagni e amici che sono lì in queste ore!

Radiodimassa – prima corrispondenza – 11febbraio11

Radiodimassa – terza corrispondenza – 11febbraio11

Radiodimassa – seconda corrispondenza – 11febbraio11

.

Fonte:  Radio di Massa

.


Solidarietà con i popoli arabi in lotta. Manifestazioni in tutta Italia.

A fianco di tutti i popoli arabi in lotta. Contro le dinastie oppressive e corrotte.

.

.

Dalla Tunisia all’Egitto milioni di nostri fratelli e sorelle stanno lottando per la libertà la dignità la giustizia e per affermare una vita migliore. Abbiamo il dovere e la responsabilità di sostenerli, prendendo l’iniziativa anche in questo Paese. Promuoviamo una giornata di mobilitazione nazionale e solidarietà con i popoli arabi che unisca la gente di buona volontà, gli antirazzisti, la gente solidale e innanzitutto i fratelli e le sorelle immigrati, che esprima solidarietà a fianco di chi lotta nel mondo arabo e dia forza alle loro ragioni. Siamo tutti in piazza Tahrir.

Sabato  12 febbraio 2011

manifestazioni a:

Napoli – Piazza Garibaldi ore 15.00

Milano – Piazzale Loreto (per il Nord) ore 15.00
Roma – Piazza della Repubblica ore 15.00
Firenze – Piazza San Marco ore 16.00
Palermo – ore 16.00
Ed in altre città.

Il Comitato promotore


Aderiscono:
Associazione antirazzista ed interetnica “3 febbraio” – Coordinamento nazionale comitati
solidali ed antirazzisti – Don Carlo D’Antoni – Comunità egiziana della A3F (Milano) – Valori
Dimenticati (Vercelli) – CSV (Vercelli) – Socialismo Rivoluzionario – Comitato per la vita del
popolo palestinese (Genova) – Unicobas – Socialismo Libertario

Per info
349.6497338 (Milano, Italiano) – 388.1773509 (Milano, Arabo) – 346.65708065 (Napoli) –
329.1880678 (Genova) – 328.4431314 (Palermo) – 340.7634738 (Roma) – 339.4877653
(Torino)
3278586031(Firenze)


comitato.promotore12febbraio@gmail.com

.