Tag Archives: twitter

Anonymous #OpRussia | Attacchi hacker annunciati su Twitter

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          27 febbraio 2022

Russian Military’s radio station UVB-76, also known as “the buzzer”, has been Neutralised. We are Legion ! We do not Forgive ! We do not Forget#UkraineWar #ukraine #Russia. Mr Putin are you listening ? pic.twitter.com/8oNOAg5phB

Anonymous (@AnonymousUK2022) February 27, 2022

La stazione radio dell’esercito russo UVB-76, nota anche come ‘il cicalino’, è stata neutralizzata. Noi siamo una legione ! Non perdoniamo ! Non dimentichiamo!
#UkraineWar #ukraine #Russia . Mr Putin, sta ascoltando? pic.twitter.com/8oNOAg5phB

— Anonymous (@AnonymousUK2022) February 27, 2022

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28 febbraio 2022

#OpRussia: #Anonymous takes down more than 1,500 websites of the #Russian and #Belarusian governments, state media outlets, banks and companies over the past 72 hours. #FreeUkraine #FckPutin #OpBelarus #OpKremlin pic.twitter.com/fhNxAt4V9Q

Anonymous TV (@YourAnonTV) February 28, 2022


#OpRussia: #Anonymous ha bloccato più di 1.500 siti Web dei governi di#Russian e #Belarusian  organi di stampa statali, banche e aziende nelle ultime 72 ore. #FreeUkraine #FckPutin #OpBelarus #OpKremlin pic.twitter.com/fhNxAt4V9Q

— Anonymous TV (@YourAnonTV) February 28, 2022

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1 marzo 2022

JUST IN: Hacking group ‘NB65’, affiliated with #Anonymous has shut down the Control Center of the Russian Space Agency ‘Roscosmos’. #Russia has no more control over their own Spy-Satelites. #OpRussia#OpKremlin #FreeUkraine #FckPutin pic.twitter.com/1iZBDN48rw

Anonymous TV (@YourAnonTV) March 1, 2022


Ora: Gruppo di hacker ‘NB65’, affiliato a #Anonymous ha chiuso il centro di controllo dell’Agenzia spaziale russa ‘Roscosmos’. #Russia non ha più il controllo sui propri satelliti spia. #OpRussia#OpKremlin #FreeUkraine #FckPutin pic.twitter.com/1iZBDN48rw

— Anonymous TV (@YourAnonTV) March 1, 2022

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We won’t stop until you stop. pic.twitter.com/Cy1kiAN0bc
pic.twitter.com/EAfh7ba1mt — NB65 (@xxNB65) March 1, 2022

Non ci fermeremo finché tu non ti fermi. pic.twitter.com/Cy1kiAN0bc
pic.twitter.com/EAfh7ba1mt — NB65 (@xxNB65) March 1, 2022

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The Anonymous collective is officially in cyber war against the #Russian and #Belarusian governments. #Anonymous #Ukraine Mr Lukashenko Mr Putin – We are at War ! Do you hear us ! We are silent !

Anonymous (@AnonymousUK2022) March 1, 2022

Il collettivo Anonymous è ufficialmente in guerra informatica contro governi di #Russian e #Belarusian. #Anonymous #Ukraine Mr Lukashenko Mr Putin – Siamo in guerra! Ascoltateci! Noi siamo in silenzio!

— Anonymous (@AnonymousUK2022) March 1, 2022

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2 marzo 2022

Mr Putin ! do you remember us ? #Russia – We like giving presents ! @KremlinRussia_E #Anonymous #OpRussia #AnonymousUkraine pic.twitter.com/vWYImzEuJE

Anonymous (@AnonymousUK2022) March 2, 2022

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Mr Putin! ti ricordi di noi? #Russia – Ci piace fare regali! @KremlinRussia_E #Anonymous #OpRussia #AnonymousUkraine pic.twitter.com/vWYImzEuJE

          — Anonymous (@AnonymousUK2022) March 2, 2022

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Російське космічне агентство наразі закрито. ¯\_()_/¯

Ми не зупинимося, поки ти не зупинишся.#Анонім #Україна #росія Ми Легіон! Ми не прощаємо! ми не забуваємо! Ми у війні! pic.twitter.com/JaqnT9Dp3L

Anonymous (@AnonymousUK2022) March 2, 2022

L’Agenzia spaziale russa è attualmente chiusa. ¯ \\ _ () _ / ( .#Анонім #Україна #росія Siamo la Legione! Non perdoniamo! non dimentichiamo! Siamo in guerra! pic.twitter.com/JaqnT9Dp3L

— Anonymous (@AnonymousUK2022) March 2, 2022

 

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           7 marzo 2022

We are working underground for something very big. Remember, anyone can wear their mask and help us in the fight. Putin will not win! #Anonymous. pic.twitter.com/Ddu3GmSM15

Anonymous (@YourAnonTeam) March 7, 2022

Stiamo lavorando sottotraccia per qualcosa di molto grande. Ricorda, chiunque può indossare la propria maschera e aiutarci nella lotta. Putin non vincerà! #Anonymous. pic.twitter.com/Ddu3GmSM15

— Anonymous (@YourAnonTeam) March 7, 2022

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Anonymous Italia e LulzSecITA censurati su Twitter. Ritornano con nuovi profili

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“We Are Back Again

Published by Anonymous Italia on 01/07/2020 |

Salve a tutti, questo comunicato è da parte di Anonymous Italia e LulzSecITA.

Come tutti avete potuto notare, da un po’ di tempo a questa parte abbiamo ricevuto attacchi nella nostra net IRC e sui nostri social da persone che prima di allora non avevamo nemmeno preso in considerazione. Non siamo qui per scatenare ulteriori polemiche, ma visto che un dialogo serio non è stato possibile, chiudiamo un capitolo e andiamo avanti come abbiamo sempre fatto!

Detto ciò, sapete bene anche che i nostri account principali su twitter sono stati chiusi definitivamente per motivazioni a noi sconosciute, dal momento in cui questo amatissimo social, oltre che a censurarci, ha deciso con tanto amore di non darci alcuna spiegazione. Quindi abbiamo deciso di ricreare dei nuovi profili, e per evitare che chiunque possa confondersi con alcuni profili troll creati solo ed esclusivamente per denigrare l’immagine di Anonymous e LulzSec, vogliamo riportarvi qui sotto le nostre nuove pagine!

Ringraziamo di cuore tutte quelle persone che ci supportano, e che ci hanno sempre sostenuto, anche con una parola di conforto.

We’re back! “

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https://twitter.com/Anon_ITALY_

https://twitter.com/LulzSecurityITA

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Fonte: anonitaly.blackblogs.org

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Trump: “Facebook e Twitter mi hanno aiutato a vincere.”

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Trump domina tra le bufale su Facebook?

L’analisi del risultato a sorpresa delle elezioni chiama in causa anche Zuckerberg. Che difende la sua creatura: le notizie false sono relativamente poche e bipartisan.

di Claudio Tamburrino

È altamente improbabile che tra i fattori che hanno contribuito alla vittoria del candidato fuori dagli schemi Donald Trump alle Presidenziali degli Stati Uniti ci siano anche le notizie false condivise sui social network durante la campagna elettorale. A dirlo – chiamato in causa dalla miriade di analisi politiche sui risultati a sorpresa – è Mark Zuckerberg che ha risposto sabato con un lungo post sulla questione agli analisti che gli chiedevano una assunzione di responsabilità sul ruolo presente e futuro di Facebook.

Il social network in blu è stato infatti molto discusso nel dibattito post-elettorale in quanto possibile fattore determinante, nel bene o nel male: come sostiene Trump proprio i suoi numeri su Facebook, Twitter e Instagram “lo hanno aiutato a battere i concorrenti dotati di un budget per la campagna elettorale molto superiore”, mentre diversi osservatori, in particolare, hanno affermato che la condivisione di notizie false e vere e proprie bufale sul social network avrebbe contribuito ad instillare negli elettori delle convinzioni non veritiere che hanno infine pesato sul voto finale.

D’altra parte, se Baricco torna a parlare di barbari come qualche anno fa, lo fa partendo dall’idea che quello a cui le persone stanno rinunciando è l’intermediazione delle élite, sia per opposizione al sistema sia per l’esistenza di strumenti – come tutti quelli digitali, da Tripadvisor e Airbnb ai blog personali che promettono di fare “contro-informazione” – che fanno a meno di qualsiasi forma di intermediario. In tutto questo i social network hanno certamente un ruolo fondamentale, perché con i media tradizionali etichettati come “casta” al servizio di interessi personali, forniscono un mezzo privilegiato per la condivisione delle notizie, tanto da far diventare Facebook una delle piattaforme preferite sia dagli utenti per la rassegna stampa quotidiana che – conseguentemente – dagli editori stessi che lì cercano di convogliare lettori. Inoltre, gli strumenti al momento disponibili per segnalare contenuti (sopratutto quelli per chiedere la rimozione di quelli ritenuti violenti o pornografici) finiscono inevitabilmente per segnare la linea morale della maggioranza, appiattendola su logiche minimali di bianco e nero con risultati evidentemente forvianti, come la rimozione della forte ma molto politica foto della bambina colpita da napalm durante la guerra del Vietnam o del quadro l’Origine della Vita.

Dopo aver difeso il ruolo di Facebook nel coinvolgimento politico e nel dibattito di oltre 2 milioni di persone (persone che non si sarebbero iscritte nelle liste elettorali se non fosse stato per Facebook), Zuckerberg parte da un dato: più del 99 per cento di quello che le persone vedono su Facebook – dice – è autentico e la restante minima percentuale di bufale o altre forme di false notizie non si limita ad una determinata visione politica. Pertanto è altamente improbabile che si generi sul social network in blu una situazione in grado di influenzare i risultati di una votazione politica.

Inoltre Zuckerberg afferma che – anche se c’è ancora tanto da fare – il suo impegno è sempre stato di migliorare la qualità dei contenuti e per questo ha anche predisposto diversi strumenti anti-bufale e, da ultimo, un ticket di segnalazione ad hoc a favore degli utenti per permettergli di segnalare eventuali notizie false.

I dati forniti da Zuckerberg, tuttavia, non sembrano coincidere con le recenti critiche ricevute da Facebook sull’argomento e sull’ultima modifica dell’algoritmo alla base dei trending topic che in almeno un caso avrebbe finito per favorire la diffusione di una notizia palesemente falsa; inoltre, anche lo strumento per la segnalazione delle bufale differisce molto da altri strumenti per la richiesta di rimozione di contenuti (come quelli legati alla contestazione di violazione di proprietà intellettuale) in quanto non permette di giustificare la richiesta e, in fine, non rimuove la notizia dal social network ma si limita a non mostrarla più sulla pagina del segnalatore.

D’altra parte Zuckerberg sembra partire dalla convinzione che le persone siano fondamentalmente buone e sostiene che l’obiettivo di Facebook è dare voce ad ognuno. Conseguentemente la selezione effettuata per crowdsourcing da parte dei suoi utenti non può che essere la migliore soluzione possibile per la circolazione della verità.

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Fonte: Punto Informatico

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