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Viale Mazzini potrebbe far cassa chiedendo conto dei video caricati sulla piattaforma di Google. Tranne quelli per cui sia già prevista una contropartita economica. Un potenziale lavoro da azzeccagarbugliUn nuovo caso legale che coinvolga YouTube e la televisione italiana potrebbe essere pronto a scoppiare, almeno stando ai resoconti giornalistici dell’ultima ora. I vertici della RAI avrebbero intenzione di portare in tribunale il sito di videosharing di Google per la trasmissione non autorizzata di filmati di sua proprietà.
Dopo la crociata di Mediaset condotta contro siti e provider che trasmettevano video coperti da diritto d’autore, anche l’azienda televisiva di stato sembra considerare una possibile causa legale in vista di un risarcimento significativo cha aiuterebbe Viale Mazzini a risollevare il proprio bilancio. Secondo le voci trapelate in seguito alla riunione del consiglio di amministrazione, la RAI starebbe monitorando Internet per documentare quanti e quali video siano presenti senza autorizzazione. Successivamente partirebbe una proposta di conciliazione pacifica nei confronti di YouTube e, se necessario, un’eventuale contestazione legale.
Un’operazione, dunque, che dovrà escludere tutte le clip presenti sul canale ufficiale dell’emittente presente sul Tubo, per le quali la concessionaria del servizio pubblico si avvale della tecnologia ContentID che permette di monitorare e di filtrare i materiali autotrizzati.
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Fonte: Punto Informatico
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