Monthly Archives: Dicembre 2012

USA: Anonymous, crociata contro la chiesa

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di Cristina Sciannamblo

Il collettivo di cyberattivisti ha attaccato il sito della Chiesa Battista di Westboro. Indecente, secondo i dissidenti, la campagna di proselitismo condotta in occasione della strage di Newtown

Un nuovo attacco rivolto ai rappresentanti della Westboro Baptist Church (WCBC) da parte di Anonymous. Il collettivo di cyberattivisti ha giudicato inaccettabile la propaganda condotta dalla confessione in occasione della recente strage compiuta in una scuola elementare del Connecticut, nella quale sono rimaste uccise 26 persone tra bambini ed educatori.

Anonymous ha preso d’assalto il database interno dell’organizzazione religiosa per poi procedere alla pubblicazione di informazioni personali relative ai membri, inclusi i numeri di cellulare e gli indirizzi delle abitazioni. Indecente, secondo il collettivo, la campagna di reclutamento che la WCBC mette in atto in occasione di eventi drammatici come i funerali dei veterani di guerra, nei quali il gruppo approfitterebbe della stato di fragilità dei presenti per fare proselitismo sui temi caldi della propria agenda quali, ad esempio, la ferma condanna ai matrimoni tra persone dello stesso sesso.

Gli stessi religiosi battisti hanno ripetutamente condannato e messo in cattiva luce le attività condotte da Anonymous, che ha reagito con un attacco informatico contro il sito ufficiale della chiesa guidata dal pastore Fred Phelps.

Questa volta, oltre all’operazione di sabotaggio informatico, i dissidenti digitali hanno largamente promosso una petizione da presentare alla Casa Bianca per chiedere che la Chiesa Battista sia riconosciuta ufficialmente come gruppo dedito alla diffusione di messaggio d’odio. Iniziativa che in pochi giorni ha raccolto il doppio delle 25mila firme necessarie per l’approvazione del documento.

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Fonte: Punto Informatico

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E’ in arrivo il latte Frankenstein (OGM)

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In arrivo il latte Ogm per allergici

di Luigi Torriani

Un team di ricercatori dell’Università di Auckland, in Nuova Zelanda, ha “progettato” una mucca ogm (chiamata Daisy) in grado di produrre latte digeribile anche da chi è allergico. Vediamo di che si tratta.

La ricerca sulla mucca ogm Daisy, coordinata da Anower Jabed e pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica PNAS, si propone di risolvere il problema dell’allergia al latte di mucca, che colpisce circa il 2-3% dei bambini nel mondo e che è legata alla presenza nel latte di mucca della beta-lattoglobulina (Blg), una proteina di siero di latte che non è presente nel latte materno e che può causare reazioni allergiche. Gli scienziati sono partiti lavorando su un modello di topo progettato per produrre una forma di proteina Blg ovina nel latte murino. Usando una tecnica chiamata Rna interference, due microRNA (brevi molecole di acido ribonucleico) sono stati quindi introdotti nel topo per interromperne la produzione, il che ha determinato una riduzione del 96% della proteina nel latte prodotto dal topo. A questo punto i ricercatori hanno creato Daisy, un vitello femmina (nato – non è chiaro perché – privo di coda) geneticamente modificato per esprimere gli stessi due micro Rna provati nel topo (questa volta per impedire l’espressione della Blg normalmente presente nel latte di mucca). Dopo aver indotto ormonalmente il vitello ad allattare, sono arrivati i risultati sperati: l’assenza di quantità rilevabili di Blg, unitamente a un livello della proteina caseina addirittura doppio rispetto al normale. Il latte ogm della mucca Daisy sarebbe quindi un latte con caratteristiche nutrizionali uguali o addirittura superiori rispetto al latte normale e normalmente consumabile da chi ha problemi di allergia al latte.

Il punto è che gli ogm in Europa non hanno mai avuto successo (mentre hanno sempre più successo i cibi biologici), e nei Paesi anglosassoni hanno un mercato di ben altre proporzioni ma comunque in crisi. I cittadini europei non si fidano degli organismi geneticamente modificati (e non si fidano ovviamente nemmeno di ulteriori sviluppi della ricerca, come l’hamburger da staminali di mucca e la clonazione animale a fini alimentari), tanto che la multinazionale Basf ha addirittura fermato lo sviluppo di colture ogm in Europa per concentrarsi esclusivamente sul mercato americano. Il guaio (per le multinazionali) è che anche negli Stati Uniti si stanno diffondendo ultimamente non poche perplessità sugli ogm, come mostra il caso emblematico della California.

Nel frattempo in Italia, come è noto, la contrarietà agli ogm raggiunge percentuali bulgare, tutt’altro che scalfite dalle recenti dichiarazioni del ministro Clini. Valga per tutti il comunicato stampa durissimo della Coldiretti a commento delle notizia sulla mucca ogm Daisy: “il latte ipoallergenico e proteico ottenuto direttamente da una mucca geneticamente modificata (ogm) non piace a tre italiani su quattro (71 per cento), che ritengono gli ogm meno salutari dei prodotti tradizionali. Nonostante il rincorrersi di notizie miracolistiche sugli effetti benefici delle nuove modificazioni effettuate su animali e vegetali (dal salmone ad accrescimento rapido al riso ipervitaminico, dalle patate fritte super resistenti ai parassiti fino al latte materno da mucche transgeniche) il livello di scetticismo nel Belpaese rimane per fortuna elevato. La realtà è che gli ogm attualmente in commercio riguardano pochissimi prodotti (mais, soia e cotone), e sono diffusi nell’interesse esclusivo di poche multinazionali senza benefici riscontrabili dai cittadini”.

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Fonte: Universofood

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Monti è più pericoloso di Berlusconi

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di Giorgio Cremaschi

Mario Monti ha iniziato alla Fiat di Melfi la sua campagna elettorale. Lo ha fatto assieme ad una pletora di suoi ministri per ricevere il pubblico sostegno di Marchionne.

Mentre la FIOM gli ricorda che la Fiat non rispetta la sentenza della magistratura che impone il reintegro di tre lavoratori licenziati per rappresaglia e mentre i lavoratori subiscono angherie e cassa integrazione continue, il presidente del Consiglio benedice il padrone più bugiardo d’Italia.

La cosa ha una sua logica, Monti ha fatto al paese quello che Marchionne ha fatto alla Fiat. Entrambi hanno avuto a cuore solo gli interessi e gli utili degli azionisti di riferimento, in parte gli stessi, promettendo un radioso futuro e intanto realizzando disoccupazione e super sfruttamento. Ora entrambi spiegano e spiegheranno che la causa di questi danni collaterali è il mancato completamento delle riforme. Si dice che il presidente del Consiglio abbia paragonato la sua azione a quella di una trivella che abbia scavato per trenta metri, mentre si dovrà arrivare a trecento. Ci vorrà l’intervento di Greenpeace!

Monti è l’avversario più pericoloso per il mondo del lavoro, dello stato sociale, dei beni comuni. Molto più pericoloso del ridicolo ritorno in campo di Berlusconi, che non ha alcuna possibilità di vincere e che viene soprattutto usato dal partito montiano, che domina davvero i mass media, come spauracchio. Uno spread mediatico che urla: hai paura del ritorno del boss di Arcore, vota chi ci ha reso rispettabili in Europa.

Monti è l’avversario più pericoloso perché il suo programma di massacro sociale continuo ha il sostegno della CISL di Bonanni e del Vaticano di Ratzinger, cioè di forze oggi profondamente conservatrici, che vogliono conciliare il liberismo economico con un restaurato potere temporale della Chiesa. Egli rappresenta il clerico liberismo.

Monti è l’avversario più pericoloso non solo perché i voti che prenderà saranno pesati e non contati dai poteri forti che lo hanno lanciato e da un Presidente della Repubblica a cui deve la nomina. Lo è anche perché il suo principale contendente, favorito oggi dai sondaggi, lo ha sostenuto per un anno e ora gli è totalmente subalterno.

Se Monti parte da Melfi, Bersani ha iniziato la campagna elettorale a Bruxelles, chiedendo udienza ai vertici dell’Europa. Così infatti da noi sono presentati i leader della destra conservatrice a capo delle istituzioni continentali: essi sono l’ Europa, quella che guarda un po’ vuole Monti.

Incontrando i capi della destra europea Bersani li ha rassicurati sul fatto che un suo governo manterrà tutti gli impegni, cioè fiscal compact, tagli e austerità. Il barone Junker, capo dell’eurozona, alla fine ha sorriso al candidato del centrosinistra, affermando: tra lui e Monti ci sono solo sfumature. Siamo d’accordo.

Dal finto scontro tra centro sinistra e nuovo centro può dunque venir fuori un parlamento che più montiano non si può.

Naturalmente c’è il voto di mezzo e bisogna operare e fare il possibile perché tutte le forze democratiche e di sinistra che davvero sono contro entrambi i due principali contendenti abbiano successo, meno sarà forte il montismo nelle prossime camere e meglio sarà per tutti noi. Però bisogna anche prevedere che Monti Marchionne e …Merkel, non mollino la presa tanto facilmente, così come le classi e gli interessi che li sostengono, in Italia ed in Europa. Per questo costruiamo una resistenza antimontiana destinata a diffondersi e a durare anche e soprattutto dopo le elezioni.

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Fonte: MicroMega

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