Monthly Archives: Maggio 2011

Giovanardi e la Pazza “Ikea”

GIOVANARDI… QUANDO LA FAMIGLIA è UN’IDEOLOGIA….

Dopo le dichiarazioni del sottosegretario con delega alla famiglia del governo berlusconi Carlo Giovanardi… sabato 30 aprile in tutta italia un flash mob davanti ai centri commerciali IKEA per dire con un bacio che la famiglia non è un’ideologia e che non deve essere uno strumento per giustificare la classificazione di cittadini di serie A e di serie B per i diritti civili nella nostra società.

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Approfondimento

Per il sottosegretario Giovanardi la pubblicità Ikea offende la costituzione.

Ikea gay, flash mob dell’amore per Giovanardi. Eppure c’è di peggio: leggi Giorgio Merlo (PD)

L’Ikeafobia di Giovanardi sbarca in Francia

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Referendum: la RAI ed il regime

Referendum. La censura Rai e le proteste dei comitati

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Due presidi in meno di sei ore di fronte alla sede della Commissione di Vigilanza Rai, con la maggioranza che per due volte fa saltare il numero legale per l’approvazione del regolamento per la comunicazione dei referendum. È la sintesi, stringata, di una giornata intensa, che ha visto i comitati referendari per l’acqua e contro il nucleare scontrarsi col muro di ostruzionismo imposto dal governo al servizio di informazione pubblica.

Ore 14 di ieri. A Palazzo San Macuto, sede della Commissione di Vigilanza Rai, è prevista la discussione del regolamento per l’informazione sui referendum. Un nutrito gruppo di persone si riunisce per protestare contro il silenzio imposto alle reti Rai. Già, il servizio pubblico che avrebbe il dovere di informare la cittadinanza e promuovere un voto consapevole ai referendum del 12 e 13 giugno non ha fino ad ora approvato il testo che garantisce e regola l’informazione in prossimità delle elezioni. Approvazione che, per legge, sarebbe dovuta avvenire esattamente un mese fa.

Il motivo lo ha spiegato il Presidente della Commissione di Vigilanza Sergio Zavoli durante il colloquio di ieri con alcuni rappresentanti dei comitati: la maggioranza ha deciso di subordinare l’approvazione del regolamento per l’informazione sui referendum alla messa in agenda del testo di Alessio Butti sui nuovi palinsesti della tv di Stato. Si tratta di un criticatissimo emendamento che mette il bavaglio a tutte quelle trasmissioni considerate antigovernative, ree di “relegare in posizioni assolutamente minoritarie le idee, i valori e le proposte della maggioranza degli italiani”. (leggi tutto)

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Fonte: Il Cambiamento

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L’istruzione al femminile cambia il futuro delle donne e delle nazioni

Le iniziative organizzate dalla Campagna Globale per l’Educazione in occasione della settimana mondiale di mobilitazione

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Comunicati Stampa

03 maggio 2011

Riaffermare il diritto di tutte le bambine e le donne del mondo a ricevere un’istruzione adeguata. La mancata uguaglianza tra uomini e donne sui banchi di scuola è il tema della Global Action Week 2011 (GAW) promossa dalla Coalizione Italiana della Campagna Globale per l’Educazione (CGE-IT). La settimana di mobilitazione, giunta in Italia alla sua terza edizione, si svolge dal 2 all’8 maggio in oltre 100 paesi per sollecitare i Governi che nel 2000 hanno sottoscritto gli otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio e gli Obiettivi dell’Education for All (EFA). L’iniziativa principale di quest’anno è la Big Story: la CGE-IT ha chiesto alle scuole e agli studenti di raccontare una storia o raccogliere una testimonianza su come l’istruzione ha cambiato la vita di una bambina o di una donna. Le storie illustreranno perché è così importante eliminare la disuguaglianza di genere nel campo dell’istruzione.

Le cifre non lasciano dubbi. Nel mondo, 69 milioni di bambini non hanno accesso alla scuola primaria. Il 54% sono bambine. Dei 759 milioni di adulti analfabeti, due terzi sono donne. Garantire alle bambine un’istruzione rappresenta un fattore chiave per lo sviluppo di un Paese. “Un bambino che nasce da una donna istruita ha il 50% di possibilità in più di sopravvivere”, spiega Elena Avenati, coordinatrice della Coalizione Italiana della Campagna Globale per l’Educazione. “Garantire un’istruzione alle bambine a partire dai cinque anni potrebbe aumentare i tassi di sopravvivenza infantile fino al 40%. Inoltre, secondo uno studio condotto su 100 Paesi, educare le ragazze e favorire la riduzione del divario di genere può promuovere la democrazia”

Per facilitare la partecipazione delle scuole alla Global Action Week, la CGE-IT ha preparato un kit didattico. Tutti i materiali prodotti dalle scuole saranno inseriti sul sito della CGE-IT (www.cge-italia.org/thebigstory) e diffusi attraverso i social network. Tutte le scuole in Italia sono state invitate a partecipare dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), con il quale la Coalizione Italiana siglerà un protocollo d’intesa per i prossimi tre anni, e vi è stato anche un particolare coinvolgimento della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.

In occasione della Global Action Week, la Coalizione ha realizzato anche un Dossier sull’accesso all’istruzione e la discriminazione di genere intitolato “Educazione per tutti e per tutte. La dimensione di genere nelle scuole del Sud del mondo”. Il documento, disponibile sul sito della Coalizione (www.gce-italia.org) spiega la centralità della parità di genere nell’accesso all’istruzione. Oltre all’analisi dei dati, il dossier contiene testimonianze di beneficiari di progetti educativi realizzati nel Sud del mondo. Storie di bambine e ragazze che cercano di sfuggire a situazioni di povertà attraverso lo studio e la determinazione. Casi di vita che, meglio di ogni statistica, descrivono l’impatto dell’istruzione sul futuro delle donne. (leggi tutto)

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Fonte: Save the Children

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