Daily Archives: 01/05/2011

Karol Wojtyla: quello che i media evitano di ricordare

Il papa con Augusto Pinochet 1987

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Questo articolo è stato pubblicato in originale sul settimanale Brecha di Montevideo

Il primo maggio, occupando in maniera per niente casuale una data tradizionale del mondo del lavoro e della sinistra laica, Karol Wojtyla, Giovanni Paolo II, sarà beatificato appena sei anni dopo la morte. Per la chiesa cattolica è uno scalino necessario verso la santità.

Anche se circa due milioni di fedeli starebbero viaggiando verso Roma in queste ore, l’opera di Wojtyla mantiene aspetti polemici, rigorosamente dimenticati in questi giorni per le sue omissioni nelle denunce dei casi di pedofilia, per la sua alleanza con le dittature latinoamericane e con prelature discusse come l’Opus Dei e i Legionari di Cristo o per la sua guerra senza quartiere contro la modernità, la chiesa di base e lo spirito del Concilio Vaticano II.

Entrate nella cattedrale di San Salvador, in realtà poco più di una parrocchia di periferia rispetto allo splendore dell’Antigua Guatemala, la sede della Capitania dell’impero, e guardate alla destra della navata centrale. Non confondetevi! Quel sacerdote sorridente rappresentato in quella gigantesca pittura non è monsignor Oscar Arnulfo Romero, il vescovo assassinato nel 1980 dagli squadroni della morte del governo di ultradestra. Quel prete, lo sguardo mansueto del quale è impossibile evitare di incrociare, è San José María Escrivá de Balaguer, fondatore dell’Opus Dei, l’organizzazione che riunisce cattolici eccellenti e della quale Karol Wojtyla fu sdoganatore e sicuro alleato politico. Tanto alleato da santificare il polemico sacerdote basco senza considerare la vicinanza di questo alla dittatura franchista spagnola, l’antisemitismo, lo scandaloso acquisto di un titolo nobiliare, le denunce sulla manipolazione dello stesso processo di santità. Quello che importava era offrire un santo alla classe dirigente cattolica, fieramente anticomunista, che interpretasse un cattolicesimo nel quale denaro e potere fossero celebrati come un cammino verso la salvezza. (leggi tutto)

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Fonte: Giornalismo Partecipativo (Gennaro Carotenuto)

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Nucleare: tornado mette a rischio la Centrale di Brown Ferry in Alabama

Centrale nucleare di Brown Ferry

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Usa: il tornado spegne anche i tre reattori nucleari della centrale Brown Ferry

Il presidente Usa  Barack Obama ha dichiarato lo stato di emergenza in Alabama per consentire alla  Federal emergency management agency di coordinare i soccorsi nell’area devastata dal tornado assassino che avrebbe ucciso circa 300 persone e procurato danni incalcolabili.

Tra le vittime del tornado ce n’è anche una molto grossa e preoccupante: una centrale nucleare si è fermata automaticamente dopo che il peggior tornado degli ultimi anni negli Usa ha abbattuto le linee elettriche in tre Stati. L’agenzia delle multinazionali nucleari  World Nuclear News (Wnn) informa che «L’utility regionale Tennessee Valley Authority (Tva) hanno riportato un blackout in gran parte del nord del Mississippi e in parte dell’Alabama settentrionale e del sud-est del Tennessee come risultato del tornado e dei forti venti».

La TVA ha detto di non aver «Mai provato nulla di simile al passaggio di diversi sistemi di tempesta attraverso la nostra area di servizio di 80.000 miglia quadrate. Ognuno ha causato più danni alle linee di trasmissione, fino ad oltre 100 elementi di trasmissione sono stati eliminati e circa 677.000 abitazioni sono rimaste senza energia».

Più di 120 grandi tralicci di acciaio sono stati danneggiati, causando l’interruzione di circa 70 linee di trasmissione di grandi dimensioni, tra le quali gran parte delle  linee  da 500 Kilovolt e da 161 kilovolt che servono North Alabama e il Mississippi. Ieri sono state ripristinate 7 linee di grandi dimensioni e oggi il personale Tva  cercherà di ripristinare le linee di emergenza, anche con l’utilizzo di elicotteri.  La Tva spiega che i tre reattori ad acqua bollente dell’impianto nucleare Tva di Browns Ferry, in Alabama sono andati  automaticamente in shut down  perché i sistemi di raffreddamento, alimentati da «Una combinazione di trasmissione offsite e generatori diesel on-site». (leggi tutto)

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Fonte: Greenreport.it

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Napoli: violenza e coltelli in campagna elettorale

Campagna elettorale a suon di coltellate, aggrediti studenti alla Federico II, Lettieri contestato

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Si fa più chiara la strategia di violenza con cui Lettieri e i suoi intendono portare avanti la campagna elettorale. Ieri sera la prima provocazione: compaiono svastiche, croci celtiche e scritte inneggianti al fascismo sui muri della Facoltà di Lettere e Filosofia della Federico II di Porta di Massa.
Stamattina gli studenti si erano prontamente dati appuntamento per cancellare gli imbrattamenti vergognosi dai muri di un palazzo simbolo per il movimento studentesco, da sempre presidio di democrazia e cultura antifascista. “Abbiamo trovato la svastica sul portone e scritte minatorie verso gli studenti di sinistra sui muri della nostra facoltà, e poi sono arrivati anche i coltelli”, raccontano gli studenti.
Infatti mentre ripulivano la facciata del palazzo sono stati aggrediti da un gruppo di squadristi riconducibili a Casapound, tra cui, come confermato più tardi da diversi testimoni, capeggiava Enrico Tarantino, noto fascista militante di Casapound e candidato alle elezioni comunali di Napoli nella lista Liberi Per Lettieri. Tarantino si era messo in evidenza ultimamente per aver pubblicato su internet scritte inneggianti a Hitler nel giorno dell’anniversario della sua nascita, nonché per altri innumerevoli episodi di violenze e aggressioni simili ai danni di studenti di sinistra e attivisti dei centri sociali, in sintonia con i suoi colleghi, i giovani del PDL che hanno festeggiato qualche giorno fa il 25 aprile esibendo il tricolore con il saluto romano, suscitando l’indignazione di molti. (leggi tutto)

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Fonte: Napoli Indymedia

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