Monthly Archives: Marzo 2010

Roma 20 marzo 2010: Manifestazione Nazionale “Salva l’Acqua”

 
 
 
 

 

 

 

Insieme, donne e uomini
appartenenti a comitati territoriali e associazioni, forze culturali e
religiose, sindacali e politiche, abbiamo contrastato i processi di
privatizzazione del servizio idrico portati avanti in questi anni dalle
politiche governative e in tutti i territori.
Insieme abbiamo costituito il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e
raccolto più di 400.000 firme a sostegno di una proposta di legge di
iniziativa popolare per la tutela, il governo e la gestione pubblica
dell’acqua.

Mentre la nostra
proposta di legge d’iniziativa popolare giace nei cassetti delle
commissioni parlamentari, l’attuale Governo ha impresso un’ulteriore
pesante accelerazione, approvando, nonostante l’indignazione generale,
leggi che consegnano l’acqua ai privati e alle multinazionali (art.
23bis, integrato dall’ art. 15-decreto Ronchi).

Non
abbiamo alcuna intenzione di permetterglielo.

La nostra esperienza
collettiva, plurale e partecipativa è il segno più evidente di una
realtà vasta e diffusa, di un movimento vero e radicato nei territori,
che ha costruito consapevolezza collettiva e capacità di mobilitazione,
sensibilizzazione sociale e proposte alternative.

Chiamiamo
tutte e tutti ad una manifestazione nazionale a Roma sabato 20 marzo,
per bloccare le politiche di privatizzazione della gestoione dell’acqua,
per riaffermarne il valore di bene comune e diritto umano universale,
per rivendicarne una gestione pubblica e partecipativa, per chiedere
l’approvazione della nostra legge d’iniziativa popolare, per dire tutte e
tutti assieme “L’acqua fuori dal mercato!”.   (leggi tutto)

 

   Video spot

 

 


Internet – Il bene e il male: Intervento di Lessing

Il professore di Stanford parla alla Camera dei Deputati. E presenta la
sua idea su come andrebbe accolta Internet nelle vite di tutti. Peccato
solo che il suo messaggio non venga recepito, non da tutti almeno.

 

 

di Luca Annunziata

Roma – C’era il pienone nella Sala della Regina a Montecitorio: i
commessi della Camera dei Deputati erano perplessi, colpiti dalla fila
formatasi all’ingresso del palazzo romano, erano colpiti dall’affluenza
di un convegno come se ne sono visti tanti nei saloni del Parlamento
romano. Potere della Rete: è finita che una manifestazione probabilmente
pensata per un centinaio di persone al massimo ha prodotto il più
classico degli overbooking, con gente rimasta in piedi, gente rimasta
fuori, gente innervosita dalla fila e dai soliti furbi. Ma anche un
piccolo buco organizzativo la dice lunga sul significato che
Internet ha per molti cittadini italiani
.

Lawrence
Lessig
, ospite d’onore chiamato a parlare della candidatura al Nobel per la Pace di Internet e
introdotto da niente di meno che il presidente della Camera Gianfranco
Fini
, non ha deluso: il suo intervento, come sempre molto
originale e molto curato (le diapositive che contenevano schermate
raccolte dal Web erano aggiornate a poche ore prima), ha dipinto un
quadro estremamente lucido e uno scenario estremamente preciso della
situazione della Rete nel mondo, del problema regolamentare che
coinvolge molte nazioni, dei fattori critici che fanno oggi di Internet
un campo di battaglia per ridefinire molte delle questioni
critiche che riguardano società e affari, del fatto che oggi Internet
ancora non sia un’entità totalmente definita e compiuta.

L’ipotesi di Lessig, che risulta davvero difficile riassumere e
liquidare in poche parole, riguarda la distanza tra le posizioni dei
contendenti: secondo il professore, su Internet si ripropone il
sempre attuale confronto generazionale
tra chi il Web lo vede
come uno strumento e chi invece lo percepisce come una minaccia. Da
perfetto liberista, Lessig ricorda che non è lo strumento a fare la
differenza, ma come lo si utilizza: e se è vero che per molti individui
la Rete ha costituito uno strumento insostituibile per avviare una
comunicazione altrimenti impossibile, per raccogliere e distribuire
informazioni altrimenti imprigionate negli schedari di qualche
ministero, per informarsi e informare su fatti più o meno noti, è
altrettanto vero che lo stesso strumento ha posto dei problemi sul piano
economico, sociale, legislativo.

E, da perfetto liberista,
Lessig non propone soluzioni: si limita a indicare a noi tutti quale
siano le reali problematiche sul tappeto, invitando a non
inscenare crociate opportunistiche
, a non permettere agli estremisti
di controllare il dibattito. Occorre smetterla di "legiferare per noi",
dove per "noi" si intende coloro che tendono a voler conservare lo
status quo della società e dell’industria, e cominciare considerare il
fatto che tra 10 anni il panorama sarà dominato (numericamente e
socialmente) da coloro che oggi sono considerati le pecore nere, i
dissidenti, gli estremisti che ripongono troppe speranze nel futuro.
Internet è, secondo Lessig, "uno strumento in grado di generare
innovazioni impreviste e sconosciute": non "libertà", "innovazioni", e
sarà bene tener conto di questa differenza. (leggi tutto)

 

Fonte: Punto Informatico


Legambiente: Eco Top Ten 2010

Per rispettare l’ambiente cerchiamo di seguire le indicazioni negli acquisti !  (madu)

 

LE AUTO, LE TV, I CONDIZIONATORI E LE LAVATRICI CON L’ANIMA PIU’
VERDE

 

 
 

Districarsi in un mercato dove la concorrenza tra prodotti diversi è
spesso basata solo sul prezzo può essere impresa non da poco. EcoTopTen
di Legambiente è pensata per offrire al consumatore uno strumento valido
di informazione per scelte d’acquisto più consapevoli e più rispettose
dell’ambiente.

Alla classifica delle auto, curata in collaborazione con
l’Associazione Traffico e Ambiente Svizzera (ATA), si aggiungono da
quest’anno quelle di alcuni elettrodomestici: televisori, lavatrici e
condizionatori, stilate con il supporto scientifico dell’Istituto di
Ricerche Ambiente Italia.

Per ogni tipologia di prodotto vengono presentate la top ten dei
modelli più ecologici in senso assoluto e le top ten dei modelli con le
migliori prestazioni ambientali considerati per categoria (ad es. dalle
mini alle monovolume per le automobili).

Ogni graduatoria si basa sulla valutazione di centinaia di
modelli delle principali marche
più vendute sul mercato
italiano. Sono stati volutamente esclusi dalla nostra analisi i prodotti
con un carico ambientale troppo elevato: per le auto le vetture che
superano la soglia dei 180 grammi di emissioni di CO2 per chilometro,
per le lavatrici e i condizionatori (solo residenziali) i modelli che
non raggiungono almeno la classe AAB e la classe A di efficienza
energetica, per i televisori non sono stati ammessi gli apparecchi con
schermo al plasma e quelli con un assorbimento di potenza superiore alla
soglia di 200 watt in modalità acceso.

EcoTopTen è assolutamente indipendente rispetto ai vari produttori e
alla varie etichette: le valutazioni avvengono sulla base delle
dichiarazioni delle case produttrici alla cui veridicità ci atteniamo.  (leggi tutto)

 

Vai alla classifica delle Eco Top Ten

 

Fonte: Vivi con Stile (Legambiente)