Monthly Archives: Aprile 2011

Dio, gli hacker e la creazione

 

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Gesuiti, euclidei, vestiti come degli hacker

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Padre Antonio Spadaro sul curioso rapporto tra etica hacker e visione cristiana. La creatività e la voglia di superare i limiti come contributo alla conoscenza e partecipazione emotiva al lavoro di Dio

Roma – Etica hacker e visione cristiana. Questo il titolo di un recente articolo firmato da padre Antonio Spadaro, critico letterario ed esperto di nuove tecnologie presso la redazione del periodico gesuita Civiltà Cattolica. Un lungo intervento che certamente ha fatto discutere, accomunando due ecosistemi tanto complessi quanto differenti.

Visione cristiana ed etica hacker. Padre Spadaro ha voluto in primis fare chiarezza sulla sostanziale differenza – molto spesso ignorata da film e romanzi – tra i termini hacker e cracker. Sottolineando come il termine hacker individui “una figura molto più complessa e costruttiva”. Colui che si impegna ad affrontare sfide intellettuali per superare creativamente le limitazioni che gli vengono imposte.

“Quella hacker è, insomma, una sorta di filosofia di vita – ha spiegato nel suo articolo padre Spadaro – di atteggiamento esistenziale, giocoso e impegnato, che spinge alla creatività e alla condivisione, opponendosi ai modelli di controllo, competizione e proprietà privata”. (leggi tutto)

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Fonte: PuntoInformatico

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Profughi in fuga da Tripoli dispersi in mare

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In questi giorni stanno circolando le notizie di ritrovamento di circa 70 corpi nelle coste libiche. Quello che noi sappiamo in base alle informazioni che ci provengono da connazionali ancora in Libia questi rinvenimenti di corpi in mare fino ad ora solo 4 persone sono di provenienza Eritrea o Etiopica, gli altri sono di altra nazionalità dell’Africa Occidentale, tra i corpi ripescati in mare ci sono anche asiatici. Quindi non abbiamo elementi tali da collegare questi corpi trovati, con i dispersi peri i quali abbiamo lanciato più volte appello ormai da settimana e più.

Mancano ancora all’Appello più di 400 persone, partiti da Tripoli in due diverse date, il primo partito la notte tra il 22 e il 23 marzo un barcone con 335 persone tutti di nazionalità eritrea, il gommone carico di 68 persone di eritrei ed etiopi, i quali partiti la sera circa le ore 22.00 il 25 marzo il sabato hanno lanciato la richiesta di aiuto, i quali dicevano “di essere affamati e assetati con poco carburante che stava finendo”. Questa loro situazione e stata segnalata alla guardia costiera Italiana, la quale grazie alla presenza a bordo del gommone del telefono satellitare ha potuto localizzarli che si trovavano a circa 60 miglia dalla Libia. Quello che mi chiedo io perché non sono stati soccorsi queste persone? Se la guardia costiera italiana ha diffuso a tutti compreso alle navi della NATO, non capisco che impedimento ci fosse stato se questi ultimi vanno a verificare le condizione del gommone e soccorrerli? Mi pare che la missione della NATO in questo momento nel mediterraneo e una missione umanitaria, quindi salvare vite umane che fuggono da guerra e persecuzioni come questi profughi disperati dovrebbe far parte di questa missione. Sono passati 9 giorni dall’ultimo contatto con questo gommone fin ora nessuna notizia.

Ieri ci hanno segnalato di un altro barcone carico di 400 persone partito da Tripoli, che abbiamo già segnalato alla guardia costiera italiana, auspichiamo che si presti il massimo di attenzione che merita queste vite umane.


Don Mussie Zerai

Presidente dell’Agenzia Habeshia

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Fonte: A.H.C.S L’Agenzia Habeshia per la Cooperazione allo Sviluppo (AHCS)

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Destra o Sinistra? E’ lo spessore del vostro cervello che decide.

Effettuando delle scansioni al cervello di 90 studenti della University College London (UCL), si è scoperta una “forte correlazione” tra lo spessore di due particolari aree del cervello e l’orientamento politico dei soggetti esaminati.

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Chi si è definito di “destra” aveva una amigdala, parte primitiva del cervello associata alla emozione e alla paura, più pronunciata; mentre a quelli che si sono definiti politicamente di sinistra è risultata più spessa la corteccia cingolata anteriore …

La ricerca è stata effettuata da Geraint Rees, direttore dell’Istituto di Neuroscienze Cognitive dell’UCL, che si è detto “molto sorpreso” dai risultati ottenuti. Risultati che verranno, dopo ulteriori approfondimenti pubblicati nel prossimo anno…

Il prof. Rees ha detto che pur non essendo in grado di predire la posizione politica di un individuo semplicemente da una scansione del suo cervello, vi è una forte correlazione tra i test scientifici ed i risultati ottenuti.

“Abbiamo scoperto che lo spessore della materia grigia della cingolata anteriore, che è una parte del cervello che si trova sulla superficie centrale del cervello, era più spessa per i soggetti che si definivano liberali o di sinistra e più sottili per quelli che si posizionavano nell’ala conservatrice o di destra …Mentre l’amigdala destra era più sviluppata in quelle persone che si definivano conservatori. Tutto ciò è molto sorprendente perché suggerisce che c’è qualcosa di un atteggiamento politico che è codificato nella nostra struttura del cervello attraverso l’esperienza o che c’è qualcosa nella nostra struttura cerebrale che determina o si traduce in un atteggiamento politico”.

 

Fonte: “How thick your brain is may explain why you are on left or right“, The Irish Times 29/12/010

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