Daily Archives: 26/04/2011

Santa Maria Capua Vetere (CE): i migranti “prigionieri per scelta..” !!

Non l’avevate capito!!? I migranti reclusi nella ex-caserma Andolfato ci stavano di loro volontà! E se si lanciavano dai muri invece che uscire dalla porta sarà perchè gli arabi sono strani, si sa… ora però si fanno le cose sul serio e non possono più uscire…

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di Alf  Dv

Riassumiamo l’assurda e scandalosa gestione delle udienze di convalida che si stanno tenendo in queste ore per duecento profughi e migranti dal Nord Africa trattenuti nella caserma Andolfato di Santa Maria Capua Vetere.

Come sapete questa Caserma è stata trasformata in un CIE, con un’ordinanza governativa, la sera del 21 aprile. Ma i migranti vi sono detenuti  in maniera del tutto illegittima, (senza un ordine formale di trattenimento e quindi anche senza una convalida di una qualsivoglia autorità giudiziaria), dalla mattina di sei giorni fà, lunedi 18 aprile. Prima ancora erano stati detenuti per altri sei giorni sulla nave militare Excelsior partita da Lampedusa il 12 aprile e trasformatasi in una specie di prigione galleggiante. (Una nave non attrezzata nemmeno al trasporto passeggeri…).

Perciò i giudici di pace (dott. Capone e dott.ssa Della Valle) che dalla tarda mattinata di oggi stanno celebrando le udienze di convalida, non hanno evidentemente i termini per confermare il trattenimento dei migranti, essendo abbondantemente trascorso il tempo massimo di 48 + 48 ore previsto dalla normativa (max 48 ore per avvisare il giudice di pace dopo il trattenimento e altre 48 ore al max per l’udienza di convalida).

Dovrebbero perciò obbligatoriamente scarcerarli!

Questa cosa è stata aggirata con un incredibile imbroglio e ancor più con un’incredibile arroganza:

la permanenza dei migranti nell’ex-caserma Andolfato dalla mattina di lunedi 18 alla sera di giovedi 21 aprile (quella sulla nave non viene neppure presa in considerazione) non sarebbe stata in forma coatta ma volontaria!!

Questo sulla base di un foglio che la croce rossa ha fatto firmare all’ingresso nella caserma, in cui “accettavano” quella sistemazione… Ora, a parte che diverse firme sono false, è chiaro che tale attestato non vale nulla visto che nessuno può rimettere la disponibilità della propria libertà ad altri. Si trattava semplicemente della disponibilità ad essere alloggiati e non evidentemente “trattenuti”. E qui viene l’assunto più incredibile della Questura: “In questi giorni i migranti non sono stati imprigionati, ma semplicemente non hanno mai chiesto di uscire o manifestato tale volontà in qualche modo” !!

Questa versione impresentabile è stata invece fatta propria dai giudici di pace, malgrado le proteste degli avvocati e le verbalizzazioni di segno contrario dei migranti. Il meno scorbutico dei due “giudici” ha tranquillamente fatto presente che questi erano gli “ordini” del questore, che insomma “bisogna convalidare tutti”…

Così queste persone costrette in gabbia, confinate in una tendopoli perennemente al sole e perfino drogate con il bromuro nell’acqua (come ci ha rivelato un addetto della croce Rossa) vengono pure sbeffeggiate!  Queste persone che sono saltate da un muro alto sei metri, che si sono fratturate gambe e braccia, che sono state caricate e fermate coi lacrimogeni, investite dalle volanti della polizia mentre tentavano la fuga… hanno fatto tutto questo semplicemente perchè… non volevano uscire dalla porta!!?

Perchè mai poi la polizia li conteneva nel campo facendo ampio uso di blindati, celere e lacrimogeni e una volta scappati li riprendeva (http://www.facebook.com/media/set/fbx/?set=a.10150164442177120.295011.526742119) non è dato ovviamente saperlo…

E’ una roba incredibile… con la quale stanno confermando a tutti il fermo nel CIE!

Il funzionario responsabile della polizia, interrogato in udienza, ha perfino verbalizzato di “non essere informato se i migranti avessero o meno la facoltà di uscire…”  Kafka al confronto era un dilettante.

Infine l’ultimo “dettaglio”: la Questura aveva scelto di datare la notifica del provvedimento di respingimento e del conseguente trattenimento nella struttura alla sera del 21 aprile… ma poichè ora hanno capito che è impossibile completare le convalide stanotte (alla mezzanotte siamo ancora a 70 su circa 200) e forse anche per lunedi 25, allora senza farsi problema hanno cancellato dalle notifiche la data del 21 aprile e hanno scritto 23 aprile… come ha potuto verificare di persona pure un giornalista del tg3. Per non uscire nuovamente da questi termini già arbitrari…!

Si tratta in generale di un palese e gravissimo imbroglio per aggirare i diritti fondamentali di queste persone pur di salvaguardare l’arroganza della sovranità più brutale. Proprio mentre la militarizzazione delle frontiere mostra tutta la sua ottusa vulnerabilità di fronte alle istanze di libertà di migliaia di donne e di uomini.

Ci aspettiamo che chiunque legga questo comunicato gli dia il risalto, lo scandalo e la reazione che merita!

 

Diffondiamo il più possibile!

 

Antirazzisti campani

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La beatificazione di Wojtyla è un’operazione di marketing

A dirlo è un prete, che aggiunge: fu il peggior papa del secolo scorso, ha consegnato la Chiesa alle sette, all’Opus Dei, ai Legionari di Maciel e a Comunione e Liberazione.

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di don Paolo Farinella

Il 1° maggio, universalmente giorno dedicato ai lavoratori, in Italia è stato requisito dalla gerarchia cattolica, segnatamente dal Vaticano che ha deciso di beatificare Giovanni Paolo II, il papa polacco, in questo giorno, con una volontà di prevaricazione ostentata e con l’intenzione di oscurare con una massa religiosa il 1° maggio laico, contrapponendo due celebrazioni, laica e cattolica, in modo artificiale e polemico.

E’ vero che il papa polacco fu un operaio. Lo fu solo per un anno o poco più. Non si può quindi dire che fu un «operaio», ma piuttosto che fece una esperienza di lavoro. Vendere questa esperienza come uno status qualificante è falso e mistificatorio. Non è degno di chi crede comportarsi così.

Beatificare il papa polacco può rientrare anche negli affari interni alla gerarchia cattolica, ma è certo che una gran parte della Chiesa non partecipa a questa operazione di marketing della religione per risollevare le sorti di una religiosità languente. Non è così che si testimonia la fede, così la si uccide soltanto perché questo genere di eventi mettono in evidenza l’esteriorità: le grandi masse, i numeri, il folclore, l’illusione di dire che «erano in tanti» come sinonimo di richiesta di religione. Siamo in pieno paganesimo religioso perché si sfrutta il sentimentalismo per affermare una visibilità che nasconde il vuoto e il paganesimo dello stesso personale clericale. Sceneggiate. Parate. Mondanità. (leggi tutto)

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Fonte: MicroMega

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