Monthly Archives: Dicembre 2010

Corso a Torino di Nutrizione Vegetariana – 15 gennaio 2011

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Invito al Corso di approfondimento scientifico “Introduzione alla nutrizione vegetariana”.

Torino, 15 gennaio 2011, c/o la Sala Giolitti del centro congressi Torino Incontra, via Nino Costa 8

Seminario di una giornata “full immersion” per medici di base, pediatri, dietisti, biologi e tutti i professionisti della nutrizione, aperto anche al pubblico generale (seconda edizione).

Dato il numero sempre crescente di vegetariani e vegan in Italia e nel mondo, e date le tante evidenze scientifiche che mostrano come questa scelta possa essere molto vantaggiosa per la prevenzione e la cura delle “malattie del benessere”, Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana (SSNV) in collaborazione con Società Italiana di Nutrizione Vegetariana (SINVE) organizza un corso di aggiornamento in nutrizione umana, di sicuro interesse per i professionisti della nutrizione che desiderino aumentare le proprie conoscenze in questo campo, ma anche per il pubblico generale.

Dopo il grande successo della prima edizione di novembre 2010, e’ gia’ pianificata la seconda edizione del corso, visto che molti aspiranti partecipanti non si sono potuti iscrivere per mancanza di posti.

Il programma scientifico comprende sessioni dedicate ai differenti aspetti generali dell’alimentazione vegetariana, e si prefigge di fornire al professionista informazioni teoriche e pratiche da utilizzare nell’attività quotidiana. SSNV e SINVE sono entrambe associazioni di Promozione Sociale non-profit costituite da professionisti, studiosi e ricercatori in svariati settori (nutrizione, medicina e ambiti connessi, quali ecologia della nutrizione e impatto ambientale, giurisprudenza) favorevoli alla nutrizione vegetariana. L’iniziativa costituisce un’occasione di confronto tra i maggiori esperti nazionali in questo ambito emergente della nutrizione, nonché di aggiornamento approfondito su questo tipo di alimentazione.  (leggi tutto)

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Fonte: Scienza Vegetariana

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G.A.S Gruppi di Acquisto Solidale

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di Annalisa Ruffo

I Gruppi di Acquisto Solidale (comunemente chiamati GAS) sono un fenomeno che sta conoscendo una considerevole espansione. Essi nascono per favorire l’alimentazione con prodotti biologici e l’acquisto degli stessi a prezzi accessibili, attraverso un processo finalizzato ad organizzare rapporti diretti e stabili tra chi li produce e chi li consuma.
I patti fiduciari tra produttore locale e consumatore (singoli o famiglie), definiti da alcuni parametri condivisi e legati alle 3 P di Prodotto, Processo e Progetto, fanno della merce non solo un “prodotto”, ma anche, e soprattutto, uno strumento di relazione tra soggetti che, oltre ai ruoli di produttore e consumatore, mettono in comune le proprie esperienze a vantaggio di tutti e di un mondo migliore.

La storia dei Gruppi di Acquisto inizia nel 1994 a Fidenza e prosegue nel 1996 in occasione della pubblicazione della Guida al Consumo Critico del Centro “Nuovo Modello di Sviluppo”. Questa Guida, ricca di informazioni sul comportamento delle imprese più importanti e finalizzata alla guida nella scelta dei prodotti, darà il via, nel 1997, alla prima rete di Gruppi d’Acquisto.
Il 5 novembre 2007 la Commissione di Bilancio del Senato, inoltre, approverà un emendamento alla legge finanziaria relativo agli aspetti fiscali dei GAS, secondo cui l’attività di acquisto e distribuzione agli aderenti, svolta dai GAS, costituisce attività “non commerciale”.

Alla base di ogni GAS vi è la critica profonda verso il modello di consumo e di economia globale ora imperante, insieme alla ricerca di una alternativa.
Perciò il rapporto e la solidarietà di ogni gruppo facente parte di un GAS, e dei vari GAS tra di loro, agevola e favorisce questa critica al consumismo ed è un mezzo di scambio di esperienze ed appoggio nella verifica delle proprie scelte.
A tal fine i gruppi di acquisto sono collegati fra di loro in una rete sia di aiuto che di diffusione delle loro conoscenze, attraverso uno scambio di informazioni su tutto il territorio nazionale. Il web è, perciò, la modalità preferenziale sia per trovare e fondare nuovi Gruppi di Acquisto, sia per incentivarne il contatto e lo scambio.
Ogni anno, a tal fine, viene indetto un incontro nazionale tra gli oltre 600 GAS attualmente censiti in Italia, in cui si verificano pratiche, si scambiano soluzioni, si individuano nuovi obiettivi.  (leggi tutto)

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Fonte: Promiseland

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Dove c’è Barilla c’è…. amianto!

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di Helene Benedetti

pubblicato dalla testata giornalistica Reportonline

E’ più facile e veloce bonificare uno stabilimento di  9,58 ettari pieno di amianto o tappare la bocca ad un giornalista scomodo corrompendo Aruba per fargli chiudere il sito?

Per la Barilla evidentemente la seconda ipotesi è stata più conveniente. Forse pensavano che tappando la bocca ad un giornalista non ci sarebbe mai stata una cassa di risonanza… e qui si sbagliavano di grosso perché adesso metteremo in moto la macchina del fango.

La nota holding Barilla, produttrice di deliziose merendine, pasta, fette biscottate, snack, pani morbidi, sfoglie e merende varie, ha uno stabilimento a San Nicola di Melfi, in Basilicata. Lo stabilimento è pieno di amianto, ha il tetto fatto di eternit nonostante la legge 257 del 27 marzo 1992 che obbliga alla bonifica.

Con tutti i soldi che ha la Barilla, invece di bonificare lo stabilimento, preferisce pagare costose pubblicità che presentano le merendine più “sane” e belle d’Italia.

Il problema dell’eternit è che a lungo andare, si sfibra dando origine a piccolissime scaglie invisibili all’occhio umano. I frammenti volatili, possono, una volta respirati, provocare tumori alle vie respiratorie anche a distanza di anni. In questo stabilimento lavorano oltre 500 persone per un totale di 65 mila tonnellate annue di prodotto alimentare smistato nel nostro Belpaese.

Buone le Nastrine vero? Quello è l’unico stabilimento che le produce, quindi se avete mangiato le Nastrine in vita vostra, sappiate che provenivano da uno stabilimento con tetto in eternit e con moltissime probabilità, il tetto vecchio del 1987, sta già facendo svolazzare le piccolissime scaglie di amianto.

Queste non sono mie inchieste, sono inchieste del giornalista Gianni Lannes, un giornalista con la schiena dritta che lavorava per La Stampa. Il suo lavoro è stato bloccato da mazzette e intimidazioni, quindi ha deciso di continuare aprendo un sito tutto suo, un sito libero dove pubblicare le sue inchieste: http://www.italiaterranostra.it/

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