Monthly Archives: Dicembre 2010

Fluoruro sì, fluoruro no

.

di Eileen Morgan

Il 26 ottobre 2010 l’Italia ha recepito una nuova legge europea che impone ai produttori di dentifrici al fluoro di dichiarare in etichetta, se il contenuto è tra 0,1 e 0,15%: “Bambini fino a 6 anni: utilizzare una piccola quantità di dentifricio sotto la supervisione di un adulto per ridurre al minimo l’ingerimento. In caso di assunzione di fluoruro da altre fonti consultare il dentista o il medico.” (L. 267/18 che recepisce la Direttiva 2009/129/CEE).

Negli Stati Uniti si usa invece da anni addizionare l’acqua potabile degli acquedotti con fluoruro. Sempre più città e stati stanno rendendo questa aggiunta obbligatoria per legge. Perché?

Il Centro governativo per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC), ha proclamato la fluorurizzazione dell’acqua pubblica uno dei dieci grandi successi nella salute pubblica del ventesimo secolo. I sostenitori del fluoruro asseriscono che aggiungere questo composto all’acqua previene il deterioramento dei denti, fa bene a bambini e adulti, è una pratica sicura ed efficace. Qualcuno però pensa che non sia così salutare assumere ogni giorno della propria vita fluoruro, sia ingerendolo quando si beve sia assorbendolo tramite la pelle durante la doccia o vestendo capi lavati con acqua con fluoruro. Ma esistono prove in grado di demolire decenni di propaganda pro-fluoruro?

L’Associazione Americana dei Medici (AMA) dichiara: “La AMA riconosce gli importanti benefici pubblici dell’acqua potabile adeguatamente fluorurizzata, e incoraggia i propri soci medici e le società mediche a lavorare con i dipartimenti sanitari locali e statali, gli studi dentistici e i cittadini, per assicurare un’ottimale fluorurizzazione dell’acqua potabile.”

Se l’Associazione dei medici statunitensi emette dichiarazioni tanto sicure, certamente ci saranno studi scientifici a sostegno della loro posizione, che garantiscono la totale sicurezza di tale pratica. O no?           (leggi tutto)

.

Fonte: La Leva di Archimede

.


Petizione: Stop alla repressione su WikiLeaks

Al Governo degli Stati Uniti e a tutte le compagnie coinvolte nella repressione su Wikileaks:

Vi chiediamo di fermare, immediatamente,  la repressione contro WikiLeaks e i suoi collaboratori. Vi invitiamo a rispettare i principi democratici e le leggi di libertà di espressione e di libertà di stampa. Se WikiLeaks e i giornalisti hanno violato delle leggi essi devono  essere perseguiti nei tribunali con un giusto processo. Non devono essere sottoposti a una campagna di  intimidazione extra-giudiziale.

Abbiamo urgente bisogno di una massiccia protesta  pubblica per difendere la nostra libertà democratica. Firma la petizione per fermare la repressione – Dobbiamo raggiungere 1 milione di firme entro questa settimana!

In 24 ore abbiamo ricevuto già 300.000 adesioni!

FIRMA LA PETIZIONE

.

Fonte: Avaaz.org

.


Wikileaks, concorrenza interna

OpenLeaks, progetto dei fuoriusciti dall’organizzazione di delatori, apre i battenti. Attaccando Assange.

.

sss

openleaks.org

.

di Claudio Tamburrino

Roma – Problemi non solo esterni per Wikileaks: alcuni ex componenti, scontenti della leadership di Julian Assange, stanno per inaugurare un’organizzazione concorrente, OpenLeaks.

Scopi identici, mezzi differenti: permettere sempre la pubblicazione di informazioni riservate fuoriuscite, non da editori bensì da intermediari, cioè non pubblicando direttamente ma permettendo ad altri di farlo.

L’obiettivo di lungo termine della nuova organizzazione, infatti, sarebbe quello di “costruire una piattaforma trasparente e forte per supportare gli informatori sia in termini tecnologici che politici. Incoraggiando al contempo altri ad iniziare progetti simili”. “Nessuna agenda politica – affermano subito dopo – a parte la diffusione delle informazioni a media e al pubblico”. In tutto e per tutto un intermediario neutrale.

In questo modo, affermano sempre le anticipazioni, gli interessati riterrebbero di “non dover subire la pressione politica cui è al momento sottoposta Wikileaks. È per esempio interessante notare come la rabbia dei politici non sia indirizzata contro i giornali che hanno pubblicato il materiale di Wikileaks”.  (leggi tutto)

.

Fonte: PuntoInformatico

.