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“The Big Brother” colpisce anche Amnesty International

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Ufficiale: il governo britannico ha spiato Amnesty International

6 luglio 2015

Il 2 luglio, il Tribunale sui poteri d’indagine del Regno Unito ha informato Amnesty International che le agenzie di sicurezza del paese hanno spiato l’organizzazione per i diritti umani, intercettandone le informazioni, esaminandole e archiviandole.

La mail del Tribunale ha chiarito una precedente dichiarazione del 22 giugno secondo la quale una delle due organizzazioni non governative spiate dal governo di Londra – oltre al Centro di risorse legali del Sudafrica – era l’Iniziativa egiziana per i diritti delle persone. Si trattava, invece, di Amnesty International. Non è stato spiegato quando e perché Amnesty International sia stata spiata o cosa sia stato fatto delle informazioni ottenute.

Amnesty International e altre nove organizzazioni per i diritti umani avevano presentato una denuncia contro la sorveglianza illegale delle agenzie di spionaggio del Regno Unito.

“Dopo 18 mesi di dispute in tribunale, di negazioni e sotterfugi, ora sappiamo che Amnesty International è stata spiata dal governo di Londra. Si dice, spesso, che questo avviene unicamente sotto regimi dispotici, e invece è accaduto in terra britannica, da parte del governo britannico. Tutto questo è oltraggioso” – ha commentato Salil Shetty, segretario generale di Amnesty International.

“Come potremo svolgere il nostro lavoro nel mondo quando ora i difensori dei diritti umani e le vittime di violazioni dei diritti umani sanno che le loro informazioni confidenziali rischiano di finire nelle mani dei governo?” – si è chiesto Shetty.

“La rivelazione che il governo di Londra stava spiando Amnesty International mette in evidenza le gravi inadeguatezze della legislazione britannica in materia di sorveglianza. Se le agenzie di spionaggio non avessero conservato per troppo tempo rispetto al consentito le nostre comunicazioni, non saremmo venuti a sapere niente. E quel che è peggio, il tutto sarebbe stato considerato perfettamente legittimo”  – ha aggiunto Shetty.

Amnesty International continua a chiedere la fine della sorveglianza di massa sulle comunicazioni da parte dei governi.

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Fonte: Amnesty International Italia

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Amnesty International: un software per proteggere i PC dei giornalisti ed attivisti dallo spionaggio governativo

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Image by wpremedy.com

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Nuovo strumento per le vittime di spionaggio da parte dei governi

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Oggi e stato rilasciato un nuovo strumento che permette ai giornalisti e ai difensori dei diritti umani di eseguire la scansione dei loro computer per scoprire se sono sotto controllo. Questo strumento è stato pensato da un gruppo di associazioni da Amnesty International a una coalizione di associazioni che lottano per di diritti umani e aziende informatiche.
Detekt è il primo strumento messo a disposizione del pubblico che rileva nei computer, pericolosi spyware di sorveglianza, alcuni dei quali sono utilizzati dai governi.
Ha spiegato Marek Marczynski, responsabile della divisione Military, Security and Police per Amnesty International, che: “I governi stanno sempre più utilizzando tecnologia pericolosa e sofisticata che permette loro di controllare gli attivisti, le email private dei giornalisti e in remoto accendere la fotocamera del loro computer o del microfono per registrare segretamente le loro attività. Usano la tecnologia in maniera vile per evitare abusi da esposizione. ”
“Detekt è un semplice strumento che avvisa gli attivisti di tali intrusioni in modo che possano difendersi. Rappresenta una forma d’azione contro i governi che utilizzano le informazioni ottenute attraverso lo spionaggio, per detenere arbitrariamente con arresti illegali e con torture i difensori dei diritti umani ed i giornalisti.”
Sviluppato dal ricercatore per la sicurezza Claudio Guarnieri, Detekt è stato lanciato in collaborazione con Amnesty International, Digitale Gesellschaft, Electronic Frontier Foundation e Privacy International.
Negli ultimi anni l’adozione ed il commercio di tecnologie di sorveglianza e della comunicazione è cresciuta in modo esponenziale.
La Coalizione Contro le Esportazioni di Sorveglianza Illecite, di cui Amnesty International è membro, stima il commercio globale annuo in tecnologie di sorveglianza intorno ai 5 miliardi di dollari, ed è in crescita.
Alcune tecnologie di sorveglianza sono facilmente disponibili su Internet; mentre altre più sofisticate sono state sviluppate da aziende private con sede nei paesi sviluppati e venduti alle forze dell’ordine e agenzie di intelligence dei paesi in cui si commettono persistenti violazioni dei diritti umani.
FinFisher, un’azienda tedesca che faceva parte della britannica Gamma International, ha sviluppato lo spyware FinSpy che può essere utilizzato per monitorare le conversazioni di Skype, estrarre file dall’hard disk, registrare l’uso del microfono ed e-mail, fare screenshot e foto utilizzando la fotocamera del dispositivo.
Secondo una ricerca effettuata da Citizen Lab e dalle informazioni pubblicate da Wikileaks, Finfisher è stato utilizzato per spiare avvocati e attivisti di spicco per i diritti umani in Bahrain.
Amnesty International sollecita i governi a stabilire rigorosi controlli sul commercio, prima di autorizzare il trasferimento, chiedendo alle autorità nazionali di valutare il rischio che le attrezzature di sorveglianza potrebbero essere usate per violare i diritti umani.
Ha detto Marek Marczynski: “Detekt è un ottimo strumento che può aiutare gli attivisti a stare al sicuro, ma in ultima analisi, l’unico modo per evitare che queste tecnologie vengano usate per le violazioni dei diritti umani è quello di stabilire e far rispettare rigorosi controlli sul loro commercio ed uso.”

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Fonte: Amnesty International

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Smartphone: difendete la vostra privacy! Ecco le spy-App che possono tenerci sotto controllo

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Ecco le 5 App più pericolose per la nostra privacy. Possono controllare il traffico sui social network (messaggistica, foto, video…) controllare ogni nostro movimento incluso quello dei propri figli, addirittura controllare i dipendenti di una azienda. E per concludere ecco a voi la “killer application” una spy-App molto potente.

Quindi, attenzione a quello che fate e dove vi spostate. Potreste essere sotto controllo! Volete essere liberi dal rischio di essere spiati? Potete farlo in due modi: lanciando lo smartphone in fondo al mare, oppure utilizzandolo solo ed esclusivamente come telefono. Meditate gente…meditate.

1) CONNECT – Applicazione funzionante sia su iPhone che su iPad, permette di tenere sotto controllo chiunque su Facebook, Twitter, Instagram, Google Contacts e LinkedIn. Praticamente l’app è in grado di connettere tutti i social network e, cosa importante, non serve che chi volete rintracciare scarichi a sua volta Connect o accetti un invito.
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2) FIND MY FRIENDS – Per iPhone e Android, permette di tenere sotto controllo, passo dopo passo, i movimenti che una persona fa da quando, ad esempio, esce di casa o dal posto di lavoro. Questo accade grazie all’uso delle mappe e alla sincronizzazione dell’app con la rubrica del telefono. L’app è anche in grado di rintracciare un iPhone qualora venisse perso o rubato.
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3) TRICK OR TRACKER – Wayne Irving, padre di quattro figli e presidente della Laguna Niguel – società di tecnologia con sede in California – pensato a una soluzione per tutti quei genitori che hanno l’esigenza, condivisibile o meno, di monitorare i movimenti dei propri figli, specie quando sono ancora molto giovani. Trick or Tracker, disponibile su Android o iPhone, può essere utilizzato per sette membri della famiglia in una sola volta, ma deve essere scaricato su uno smartphone con il consenso di entrambe le parti. Si ricevono avvisi di testo quando il ragazzino viaggia fuori da una zona concordata, e in più l’App ha una funzione che permette di seguire il giovane fino a quando arriva a casa, utilizzando i dati di geolocalizzazione contenuti nei messaggi di testo e informando sulla posizione di una determinata persona ogni 15 minuti.
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4) TRACKERPHONE APP – Specificamente studiata per i datori di lavoro che vogliono tenere sotto controllo i propri dipendenti durante le ore lavorative, grazie alla mappatura e alla tecnologia GPS, Trackerphone consente di monitorare il telefono. Anche restando spenta, l’App in questione riesce comunque ad individuare i movimenti della persona nelle ultime 24 ore, nel raggio di 10 metri. Può anche essere programmata per registrare informazioni tra i 2 e i 60 minuti.
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5) TOPSPYAPP – E’ la vera e propria ‘killer application’ fra le spy-App, sia per i genitori che per i datori di lavoro. Il suo disclaimer recita: “TopSpyApp è progettata per monitorare i vostri dipendenti, figli o altri su un dispositivo mobile o smartphone che possedete o che avete il diritto e consenso di monitorare”. Non è a buon mercato: i prezzi vanno dai 6,99 dollari ai 33,99 dollari al mese, ma registra praticamente tutto, da chiamate, a messaggi di testo, a contatti, foto, video, social networking e anche la cronologia del browser. TopSpyApp può essere scaricata su Android, tuttavia non è disponibile nell’App Store. Non è a buon mercato: i prezzi vanno dai 6,99 dollari ai 33,99 dollari al mese, ma registra praticamente tutto, da chiamate, a messaggi di testo, a contatti, foto, video, social networking e anche la cronologia del browser. TopSpyApp può essere scaricata su Android, tuttavia non è disponibile nell’App Store.
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