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Tribunale Bologna | I richiedenti asilo hanno diritto alla residenza anagrafica anche dopo il decreto Salvini

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2 Mag, 2019

I richiedenti asilo hanno diritto alla residenza anagrafica anche dopo il decreto Salvini. Il Tribunale di Bologna accoglie il ricorso dell’Associazione Avvocato di strada

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Con un provvedimento del 2/05/2019 il Tribunale ordinario di Bologna ha accolto integralmente il ricorso presentato da una nostra assistita: una cittadina extracomunitaria richiedente asilo alla quale era stata respinta la domanda di iscrizione anagrafica presso il Comune di Bologna, in forza del Decreto Legge 113/18 (decreto Salvini) convertito in legge 132/18.

Il giudice ha accolto il nostro ricorso ed ha ordinato al Sindaco di Bologna di procedere alla iscrizione della nostra assistita nel registro anagrafico della popolazione residente nel Comune di Bologna.

Questa nostra grande vittoria ha avuto un ampio risalto su tutti i media italiani. In questi giorni sono state spese tante parole. Il Ministro dell’Interno, ad esempio, ha detto che la sentenza di Bologna è vergognosa e che i giudici che vogliono aiutare gli immigrati dovrebbero cambiare mestiere e candidarsi in politica”.

La risposta più bella al Ministro crediamo che l’abbia la nostra assistita, una maestra armena di 70 anni fuggita dal proprio paese dopo aver perso marito e figlio e che si è messa a piangere quando le abbiamo detto che adesso potrà avere una carta di identità e curarsi.

Trovate di seguito la sua intervista a Repubblica e ai microfoni di La7. Dal canto nostro siamo felici per questa vittoria, sopratutto perché crediamo sia servita a far tornare all’ordine del giorno le discussioni sulla legittimità di vari aspetti del decreto sicurezza e perché consentirà a tanti richiedenti asilo di vedere finalmente riconosciuti i propri diritti.

Noi continueremo a lavorare perché questo avvenga.

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Fonte: avvocatodistrada.it

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Il Reddito di Cittadinanza taglia fuori i più poveri in assoluto. Firma la Petizione!

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Il reddito di cittadinanza ANCHE per i senza dimora

Doveva “abolire la povertà”. Invece, il reddito di cittadinanza taglia fuori i più poveri in assoluto: le persone che vivono in strada e che non hanno la residenza anagrafica.

In Italia vivono in strada più di 50.000 persone che sono DIVENTATE povere: sono padri separati, anziani con la pensione minima, donne sole con figli, giovani che non riescono a trovare un lavoro, piccoli imprenditori falliti, lavoratori licenziati.

Marco, 45 anni, ha lavorato per tutta la vita nella stessa azienda. A causa della crisi l’azienda ha delocalizzato e Marco ha perso il lavoro. Dopo diversi colloqui andati male e l’impossibilità di pagare l’affitto, Marco si è ritrovato a dormire in macchina. Liliana, una vita passata in sartoria, riceve una piccola pensione con la quale però non riesce a far fronte a tutte le spese. Sfrattata e senza nessun aiuto familiare, la sua giornata è scandita da un pranzo in mensa e dalla ricerca di un posto dove dormire, sempre diverso. Marco e Liliana, due storie diverse, hanno un problema comune: non hanno più un indirizzo da indicare sulla carta d’identità. La residenza in Italia consente di votare, curarsi, firmare un contratto di lavoro, percepire una pensione, rinnovare la patente. Senza residenza sei invisibile.

Da quest’anno la residenza è un requisito essenziale per richiedere il reddito di cittadinanza. Si tratta di una misura contro la povertà, introdotta con Decreto Legge n. 4/2019 convertito in Legge il 28/03/2019, che può essere richiesta da chi sia residente sul territorio nazionale da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 continuativi e che dovrebbe aiutare le persone che sono senza un lavoro ad iniziare un percorso di recupero.

Marco e Liliana, come altre migliaia di persone senza dimora, non potranno avere accesso al reddito di cittadinanza perché prive di residenza. Che cosa ne pensi?

Siamo di fronte a una discriminazione profondamente ingiusta. Con Avvocato di strada Onlus, da diciotto anni ci occupiamo della tutela dei diritti delle persone senza dimora. Coerenti con questo impegno, insieme a Fio.PSD – Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora, abbiamo proposto un emendamento al decreto per fare in modo che chi vive ai margini della società non sia ulteriormente discriminato.

Firma anche tu questa petizione per dare voce a chi è rimasto inascoltato: con la tua adesione potremo tornare a chiedere al Governo di includere anche le persone senza dimora e senza residenza tra chi ha il diritto di richiedere il reddito di cittadinanza. Dobbiamo fare in fretta, il decreto è appena diventato legge: vogliamo raccogliere 10mila firme entro il 31/05/2019.

Ti ringrazio del tuo sostegno a questa PETIZIONE!

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Antonio Mumolo

Presidente Avvocato di Strada Onlus

#RDCsenzaDimora

avvocato di strada onlus

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Un regalo a Natale per le Persone senza Dimora

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REGALA IL NATALE@BINARIO95

In questa pagina potrai acquistare regali per te o farne agli ospiti del Binario 95. In ogni caso contribuirai a sostenere le attività di reinclusione sociale delle Persone senza Dimora della stazione di Roma Termini accolte dal centro.

A Natale si fanno regali anche se spesso il significato e la gioia della ricorrenza si perdono dietro la frenesia delle feste e gli obblighi del “dover fare”. Spesso poi per il resto dell’anno ci dimentichiamo del senso di quei momenti.

Il Centro Polivalente per persone senza dimora Binario 95, lanciando PLATFORMADE, la nuova etichetta di prodotti artigianali realizzati all’interno dei laboratori del centro, vi propone un percorso che inizia a Natale ma continua per tutto l’anno, perché ACQUISTANDO I NOSTRI PRODOTTI SOSTERRETE I LABORATORI DI REINSERIMENTO SOCIALE PER PERSONE EMARGINATE CHE PROSEGUIRANNO TUTTO L’ANNO ANCHE GRAZIE AL VOSTRO CONTRIBUTO. Per questo abbiamo pensato di realizzare, insieme agli ospiti del Binario 95, immagini natalizie per rendere unici i vostri biglietti e cartoline di auguri ed un calendario, composto da collage, creati con elementi della vita di tutti i giorni, che avvicinano ogni mese con gioiosità e creatività il pensiero alla prospettiva di sostegno. Il libro di CUCINA ha un significato particolare per i nostri ospiti, perché aggrega e mescola contenuti importanti e allo stesso tempo a loro distanti: la famiglia, la casa, lo stare insieme, la condivisione.

CON UN PICCOLO CONTRIBUTO FARETE PARTE DELLA NOSTRA SQUADRA E CI ACCOMPAGNERETE PER UN INTERO ANNO SOLIDALE.

Un gesto concreto e di grande solidarietà che testimonia il vostro impegno alla “sobrietà”.

Per le aziende o per chi volesse comprare più di 20 pezzi di ogni oggetto sono previsti “sconti amicizia” da concordare in base alle richieste specifiche. (leggi tutto)

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Guarda gli altri spot di Natale sul Canale Youtube di Binario 95

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Fonte: Binario 95

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