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Bologna – Arte e Scienza in piazza 2013. Dal 19 gennaio al 10 febbraio

artescienzapiazza

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Dal 19 gennaio al 10 febbraio 2013 torna a Bologna ARTE E SCIENZA IN PIAZZA™, la manifestazione di diffusione della cultura scientifica organizzata da Fondazione Marino Golinelli in collaborazione con il Comune di Bologna.
Oltre 100 eventi tra mostre, spettacoli, incontri con personalità del panorama scientifico e culturale, film, giochi e laboratori creativi tra arte e scienza. Il centro storico di Bologna, da Palazzo Re Enzo alla Biblioteca Sala Borsa, dal Voltone del Podestà a Piazza Nettuno, si trasformerà per 3 settimane in un grande Art + Science Center che coinvolgerà il pubblico di ogni età.

Cuore dell’edizione 2013 sarà la mostra di arte e scienza “Benzine. Le energie della tua mente”, a cura di Giovanni Carrada e Cristiana Perrella.

ARTE E SCIENZA IN PIAZZA™, fa parte del programma pluriennale (2011-2015) di Fondazione Marino Golinelli dal titolo “La Cultura nutre il Pianeta” che si rivolge alla collettività, ed in modo particolare alle nuove generazioni. L’obiettivo è stimolare e migliorare il rapporto con la scienza, la tecnologia, l’innovazione e la ricerca, contribuire alla crescita culturale del Paese, educando i futuri cittadini alla consapevolezza e alla responsabilità per guardare con fiducia al futuro.

In programma per ARTE E SCIENZA IN PIAZZA 2013:

LA MOSTRA
“Benzine. Le energie della tua mente”, un progetto di Giovanni Carrada, a cura di Giovanni Carrada e Cristiana Perrella, è una mostra di arte e scienza ideata, promossa e prodotta dalla Fondazione Marino Golinelli in partnership con La Triennale di Milano. L’esposizione sarà a Bologna a Palazzo Re Enzo dal 19 gennaio al 10 febbraio e successivamente a Milano presso La Triennale dal 19 febbraio al 24 marzo.
Tema della mostra: quale risposta ciascuno di noi può dare alla crisi, caratterizzata dal difficile passaggio del nostro paese a un’economia basata sull’innovazione? Il successo di persone, imprese e paesi dipende sempre più direttamente da ciò che le persone sono in grado di “inventare”. In Italia, la consapevolezza di questo passaggio – nella vita, nella scuola, ma soprattutto nel lavoro – è rimasta finora un fatto piuttosto elitario, e ancora meno diffusa è la conoscenza delle risorse mentali da mettere in moto.

L’obiettivo della mostra è quindi quello di imparare a conoscere le energie della mente, e capire in che modo possano servire per creare qualcosa di nuovo, in qualsiasi campo. Nei sette ambienti espositivi, dedicati ad altrettante forme di “energia” (l’arte, le idee, la creatività, gli altri, il nuovo, il saper imparare, la passione), le intuizioni di alcuni grandi artisti contemporanei saranno affiancate da exhibit che toccano temi di attualità, economia, scienze sociali, ma soprattutto con le scoperte scientifiche sul funzionamento del nostro cervello.
Concept dell’allestimento: Iosa Ghini Associati.

GLI INCONTRI
Molti i dibattiti e le conferenze, a partire da i “dialoghi”, un ciclo di incontri di approfondimento culturale e divulgativo, in relazione ai temi affrontati dalla mostra di arte e scienza, con importanti ospiti del panorama culturale e scientifico per parlare delle “benzine” che muovono il mondo. E poi le agorà della ricerca, gli incontri con l’autore e gli spettacoli della scienza.

IL SCIENCE CENTER
Percorsi espositivi e laboratori interattivi per tutte le età al Science Center faranno sperimentare in prima persona le meraviglie della scienza: tre mostre interattive, altrettante aree sperimentali con laboratori hands-on e il Planetario.

GLI INCONTRI
START Laboratorio di Culture Creative (il progetto del Comune di Bologna e della Fondazione Marino Golinelli) ospiterà il Children Center energetico di Arte e Scienza in Piazza che proporrà iniziative dedicate a bambini e ragazzi dai 2 ai 13 anni: animazioni, giochi, quiz e video per capire a cosa serve e cosa è l’energia.

Consulta il sito

Informazioni:
Fondazione Marino Golinelli
Via Amendola 12, Bologna
Tel: 051.0251001
Fax: 051.389929
info@golinellifondazione.org

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Fonte:  Tafter

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La vostra legalità è immorale….

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“Se qualcuno riesce a spiegarmi la logica umana coerentemente..
Io gli spiegherò perchè è un pazzo…

Gli attivisti vengono chiamati terroristi, invasati, pazzi e violenti…
Chi fa questo invece………. è chiamato “scienziato”….degno di rispetto e ammirazione…

La vostra legalità è immorale….
La vostra moralità è illegale…

Non essere rispettato da chi rispetta lo scienziato…è un onore..

Negli USA la cauzione per aver liberato un animale è 10 volte quella di chi stupra una bambina..

Nel mondo, gli anni di galera di chi danneggia una proprietà inanimata (solo se si parla di animali) sono 4 volte quelli di chi rovina la vita a una persona…

Puoi lasciare qualcuno in una sedia a rotelle a vita o uccidere qualcuno ma puoi essere assolto per dei cavilli assurdi… se liberi un visone sei condannato con il massimo della pena….perchè pericoloso per la società….

Chi fa questo invece è omaggiato…

Se riesci a spiegarmi questa logica, stai attento… vuol dire che sei come loro..”

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Fonte: A.L.F. (Fronte Liberazione Animale)
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Per scrivere una lettera a un prigioniero:
Basta andare su qualsiasi dei 2 siti e mandargli una mail con il testo e a chi è indirizzata la lettera e fanno tutto loro traduzione compresa.

Quello italiano:
http://fronteliberazioneanimale.weebly.com/prigionieri.html

Quello americano:
http://animalliberationpressoffice.org/NAALPO/

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Per aiutarli economicamente ci sono 2 link:
Basta andare su uno dei 2 link e cliccare sul bottone “dona”

Quello italiano:
http://fronteliberazioneanimale.weebly.com/press-office.html

Quello americano:
http://animalliberationpressoffice.org/NAALPO/donations/

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Hawking: “Il Paradiso è una storia incantata per chi ha paura di morire”

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Forse il più illustre scienziato della sua generazione si confessa al Guardian. Oltre la vita terrena non esiste nulla, dice. L’uomo deve cercare di valorizzare al massimo la propria vita terrena ricercando i valori più alti

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Hawking: il paradiso che non c’è

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di Cristina Sciannamblo

La credenza che ci sia un paradiso ad aspettarci dopo la vita terrena è una storia incantevole per chi è spaventato dalla morte. Con la pacatezza e la convinzione dell’uomo di scienza, Stephen Hawking allontana da sé quei “palliativi religiosi” privi di fondamento scientifico.

In un’intervista esclusiva concessa al Guardian, lo scienziato più eminente della Gran Bretagna non esita a sfatare l’immagine dell’aldilà presente nelle dottrine religiose del mondo: non esiste nulla oltre il momento nel quale il cervello smette di funzionare e si ferma.

Hawking, colpito all’età di 21 da atrofia muscolare progressiva, condivide i propri pensieri sul tema della morte, sull’agire umano e sulle opportunità dell’esistenza parlando anche del proprio calvario umano, che da quasi 50 anni lo costringe all’immobilità.

“Ho vissuto con la prospettiva di una morte vicina per 49 anni. Non ho paura della morte, ma non ho nessuna fretta di morire. Ho ancora tanto da dover scoprire” confessa l’astrofisico che, dopo essere scampato a una seria polmonite, è costretto a parlare attraverso un sintetizzatore vocale che trasforma in suono ciò che scrive su un apposito computer. “Considero il cervello come un computer che terminerà di lavorare quando i componenti si deteriorano. Non c’è nessun paradiso o altra vita per i computer dismessi; questa è una favola per la persone che hanno paura dell’oscurità”.

Hawking, che non ha mai fatto segreto del suo scetticismo in merito all’esistenza di Dio, non si era mai espresso in termini così determinati, inducendo il pubblico a definirlo comunque un credente.

In Rete dilagano i cinguettii che riprendono estratti dell’intervista, il più popolare dei quali recita: “Il Paradiso è una storia incantata per chi ha paura di morire”.

Nel corso della conversazione avuta con il Guardian, lo scienziato ha enfatizzato il valore della vita terrena, la necessità per l’essere umano di spendere tutto il proprio potenziale sulla Terra, facendo buon uso della propria esistenza. E alla domanda su come dovremmo vivere, la risposta è stata: “Dovremmo cercare il valore più alto nelle nostre azioni”.

L’intervista anticipa una lezione accademica che il matematico terrà domani presso l’incontro Google Zeitgeist di Londra, nell’ambito del quale cercherà di rispondere alla domanda: “Perché siamo qui?”.

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Fonte: PuntoInformatico

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