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Grande vittoria | Le api ringraziano!

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Oggi è una giornata storica per la protezione delle api!

I Paesi membri dell’Ue hanno deciso di ascoltare la richiesta di migliaia di persone, e vietare per sempre l’uso di tre insetticidi neonicotinoidi dannosi per le api: imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam.


È una vittoria per le api, l’ambiente e per tutti quanti noi. GRAZIE per aver firmato la nostra petizione!

I Paesi che hanno votato a favore del divieto sono: Italia, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi, Austria, Svezia, Grecia, Portogallo, Irlanda, Slovenia, Estonia, Cipro, Lussemburgo, Malta, che rappresentano il 76,1% della popolazione dell’Ue. Quattro i Paesi contrari al divieto: Romania, Repubblica Ceca, Ungheria e Danimarca. Otto gli astenuti: Polonia, Belgio, Slovacchia, Finlandia, Bulgaria, Croazia, Lettonia e Lituania.

Oltre ai 3 insetticidi vietati oggi, ce ne sono altri che costituiscono una minaccia per le api e altri insetti benefici. Tra questi quattro neonicotinoidi, il cui uso è attualmente permesso in Ue: acetamiprid, thiacloprid, sulfoxaflor e flupyradifurone e altre sostanze quali cipermetrina, deltametrina e clorpirifos.

Per evitare che questi tre insetticidi ora vietati vengano sostituiti con altre sostanze chimiche che potrebbero essere altrettanto dannose, l’Ue dovrebbe bandire l’uso di tutti i neonicotinoidi, come la Francia sta già considerando di fare.

È inoltre necessario applicare gli stessi rigidi standard utilizzati per questo bando alla valutazione di tutti i pesticidi e, soprattutto, ridurre drasticamente l’uso di pesticidi chimici di sintesi e sostenere la transizione verso metodi ecologici di controllo dei parassiti.


Questa vittoria dimostra che insieme possiamo promuovere un’agricoltura ecologica amica delle api e dell’ambiente. Non ci fermiamo.

https://sostieni.greenpeace.it/campagna/salviamoleapi

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Fonte: Greenpeace

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Italian Horse Protection Association: No Palio. Firma la petizione!

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Diventa gli occhi di IHP nei palii

Il numero di palii e feste popolari in cui sono coinvolti cavalli in Italia è enorme. Sappiamo che ce ne sono oltre un centinaio sparsi su tutto il territorio nazionale, ma potrebbero anche essere di più. IHP non è in grado di tracciarli né di raccogliere informazioni su tutti: questo è il motivo per cui abbiamo bisogno del tuo aiuto. Contemporaneamente, Il Rifugio degli Asinelli Onlus lancia la stessa campagna e raccoglierà informazioni relative ai palii che coinvolgono asini. Questo il link: http://www.ilrifugiodegliasinelli.org/node/701

Il nostro scopo è raccogliere informazioni che saranno utilizzate per stilare un rapporto che vorremmo presentare al Ministero della Salute, chiedendo un miglioramento della normativa esistente: partendo dall’Ordinanza del 21/07/2011 – che ha avuto il merito di fissare una serie di minime regole – auspichiamo che nell’immediato si giunga ad una più concreta tutela degli equini coinvolti, ribadendo comunque la nostra contrarietà all’uso degli animali nei palii e nelle manifestazioni popolari.

Ci preme segnalare che l’Ordinanza ministeriale è proprio in questi giorni messa in forte pericolo da un ricorso di ENGEA (Ente Nazionale Guide Equestri Ambientali) e SEF Italia (Scuola di Formazione Equestre) teso al suo annullamento. Se queste due associazioni vinceranno il ricorso cadrà anche l’unico strumento attualmente in vigore per contrastare il maltrattamento degli equidi nei palii. In ogni caso, anche se SEF ed ENGEA riuscissero nel loro intento di eliminare le attuali, minime, prescrizioni di sicurezza per la difesa degli equidi nelle manifestazioni popolari, IHP continuerà la propria battaglia contro l’uso degli animali nei palii.

Vuoi aiutarci?
Per favore scrivi un’e-mail a ihp@horseprotection.it indicando nell’oggetto “Palio di…” ed il nome del Comune in cui si terrà la corsa. Se possibile, includi nell’e-mail i tuoi dati come il nome e il cognome. L’indirizzo ed il numero di telefono sarebbero utili per un contatto più veloce con te, ma sono facoltativi. Ti invieremo un elenco con le informazioni di cui abbiamo bisogno.

Con il tuo aiuto potremo migliorare la situazione!

Ricorda inoltre che è in corso la petizione NOPALIO, lanciata da IHP e sostenuta da moltissime associazioni italiane e straniere:

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Fonte: IHP
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Un cacciatore rappresenterà il governo all’Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

E’ come se avessimo mandato George W. Bush ad un seminario sulla pace . (madu)

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L’onorevole Luciano Rossi, presidente della Federazione italiana tiro a volo, nonché presidente del Gruppo interparlamentare amici della caccia e della pesca, rappresenterà il Governo alla direzione dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), la massima autorità scientifica nazionale che può esprimere pareri vincolanti sulla gestione dell’attività venatoria e sulla tutela degli animali selvatici. La notizia è stata resa nota pochi giorni fa, seppure senza grande enfasi.
Con la nomina dell’onorevole-cacciatore Luciano Rossi si apre un futuro di grave incertezza per l’ambiente  del nostro Paese. Già oggi i cacciatori uccidono milioni di animali ogni anno, scaricando tonnellate di piombo nell’ambiente, mentre le Regioni ignorano le normative europee consentendo la caccia ad uccelli protetti in tutta Europa. D’ora in poi, con un cacciatore a presiedere le riunioni dell’ISPRA, la situazione non potrà che peggiorare ulteriormente. Il ministro Galan, anch’egli grande appassionato di caccia, ha individuato la persona “giusta”, colui che si prodigherà per garantire ancora più privilegi ai cacciatori, e sempre maggiori opportunità per dare sfogo alla loro passione sanguinaria (LAV, 11 marzo).

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