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Torino: conferita a Julian Assange tessera onoraria come perseguitato politico

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Torino: ANPPIA chiede la liberazione di Julian Assange e gli conferisce la tessera onoraria

09/07/2022 Giorgio Mancuso

La federazione torinese dell’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Antifascisti (ANPPIA) ha conferito le tessere di soci onorari a Julian Assange, ad alcuni giornalisti di Wikileaks (Kristinn Hrafnsson, Sarah Harrison e Joseph Farrell), alla giornalista italiana Stefania Maurizi ed a Stella Morris, moglie di Assange.

La cerimonia di consegna si è svolta giovedì scorso presso il Polo del Novecento di Torino; sono intervenuti, in presenza o in streaming:

Stella Morris, moglie di Julian Assange

Kristinn Hrafnsson, direttore di WikiLeaks

Stefania Maurizi, giornalista

Boris Bellone, segretario ANPPIA Torino

Spartaco Geppetti, presidente nazionale ANPPIA

Durante la cerimonia è stato letto anche un breve messaggio di Noam Chomsky.

L’associazione ANPPIA

L’associazione ANPPIA nasce nel 1946 con lo scopo di riunire quanti si opposero al regime fascista e per questo subirono carcere, confino ed esilio ad opera del tribunale speciale per la difesa dello stato fascista, operativo dalla sua istituzione nel 1926 al 25 luglio 1943; scopo dell’associazione è mantenere la memoria storica di tutto questo, testimoniarla e raccontarla perché non vada perduta o manipolata.

Sin dalla sua fondazione, l’ANPPIA si è caratterizzata per essere un’Associazione unitaria, aperta a tutti gli Antifascisti di diverso orientamento politico e culturale.

Per la sua attività di sostegno e divulgazione della memoria storica italiana l’ANPPIA è stata insignita nel 2006 della Medaglia d’Oro al Valor Civile.

Le motivazioni del conferimento della tessera onoraria ad Assange

Estremamente significativa la motivazione del conferimento della tessera onoraria ad Assange, letta in italiano, inglese, portoghese e greco:

L’ANPPIA di Torino riconosce nella persona di Julian Assange un perseguitato politico, in quanto egli è, da oltre tre anni rinchiuso nelle carceri di massima sicurezza di Londra con accuse pretestuose di spionaggio, laddove egli, in realtà, rendendo pubbliche informazioni riguardanti crimini di guerra commesse dalle forze armate statunitensi, ha onorato i principi fondanti del giornalismo investigativo.

Julian Assange ha difeso la democrazia, valore universale, per la quale i nostri padri hanno combattuto e sono stati a loro volta condannati al carcere nel periodo fascista, attraverso un’informazione libera. L’ANPPIA si oppone con la forza della sua moralità e la sua origine antifascista alla sua estradizione negli Stati Uniti, dove certamente sarebbero a rischio la sua incolumità fisica ed il suo equilibrio psicologico e chiede la sua immediata liberazione

Un atto importante

L’aspetto più importante di questo atto simbolico è il sottolineare l’importanza della lotta a favore della libertà di stampa e del diritto di tutti ad un’informazione non manipolata; inoltre la sostanziale equiparazione della vicenda giudiziaria ed umana di Julian Assange e dei giornalisti di Wikileaks a quelle dei perseguitati politici del fascismo, come il più volte citato Gramsci, vuole indicare la sovrapposizione tra i metodi usati da una dittatura storica e riconosciuta per tacitare l’informazione libera e quelli usati da stati moderni che si definiscono democratici (primariamente gli Stati Uniti, ma anche il Regno Unito) fino a quando non si toccano interessi strategici inconfessabili.

VIDEO DELLA CERIMONIA

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Fonte: Pressenza

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L’Inf0rmazi0ne è Potere! L’Inf0rmazi0ne deve essere libera!

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“Sia che si definiscano “liberal” oppure “conservatori”, i principali media sono grandi aziende, possedute da (e strettamente legate a) società ancor più grandi. Come altre imprese, vendono un prodotto a un mercato. Il mercato è quello della pubblicità, cioè di un altro giro d’affari. Il prodotto è l’audíence. I media più importanti, quelli che stabiliscono le priorità a cui gli altri devono adattarsi, vantano un prodotto in più: quello di un pubblico relativamente privilegiato.Abbiamo quindi delle grandi imprese che vendono un pubblico piuttosto benestante e privilegiato ad altre imprese. Non stupisce che l’immagine del mondo che esse presentano rifletta gli interessi ed i valori ristretti dei venditori, degli acquirenti e del prodotto.”

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(I Media – Tratto da: Noam ChomskyI cortili dello Zio Sam” – Gamberetti).

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Approfondimento

Noam Chomsky

Articoli su Chomsky  (Ki)

Noam Chomsky: Internazionalismo o estinzione

Chomsky: “In Italia la democrazia è scomparsa con Monti”

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Sosteniamo i giornalisti attaccati dall’industria della carne: lettera alla Rai

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Esprimiamo massima solidarietà a Sabrina Giannini, conduttrice di Indovina chi viene a cena, Mario Tozzi, conduttore di Sapiens, Luca Chianca e Sigfrido Ranucci di Report, duramente attaccati nei giorni scorsi dagli industriali della carne e della zootecnia.

Questo il messaggio che abbiamo inviato alla RAI, insieme alle associazioni Animal Equality Italia, CIWF Italia, ENPA, Essere Animali, Greenpeace Italia, Humane Society International Italia E Legambiente.

Con una lettera aperta rivolta al Presidente e al Consiglio d’Amministrazione della Rai, manifestiamo il nostro appoggio a tutti i giornalisti che, con le loro inchieste, si occupano e si occuperanno di portare alla luce scomode verita’, come l’impatto ambientale e il problema sanitario legato agli attuali livelli di produzione e consumo di carne e al metodo di allevamento intensivo.”

“Voler tenere nascoste tutte queste informazioni al pubblico e’ gravissimo: significa disinteressarsi della salute pubblica e di un problema globale che tutto il mondo sta vivendo con drammaticita’ e con un impatto sociale ed economico devastante, e che, se non risolto alla radice in tutte le problematiche correlate, si riproporra’ di nuovo in futuro. Attaccare giornalisti che affrontano scomode verita’, che non possiamo piu’ permetterci di omettere dalla discussione, e’ solo un modo per difendere i propri interessi, a scapito di quelli della collettivita’ e dell’umanita’ intera – questa la nostra posizione, affermata insieme alle altre Associazioni in un passaggio della lettera, in cui aggiungiamo – chiedere di far tacere dei giornalisti, o di impedire che trattino specifici argomenti, e’ inoltre contrario al concetto di liberta’ d’informazione, su cui e’ basata ogni vera democrazia.”

Ringraziamo il servizio pubblico RAI per aver dato spazio a simili programmi di approfondimento, con l’invito a non lasciare che palinsesto e contenuti vengano influenzati da simili levate di scudi da parte di aziende e associazioni di categoria che proteggono gli interessi dei singoli produttori a scapito della tutela della collettivita’.

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#INFORMAZIONELIBERA

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LETTERA APERTA

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Fonte: LAV

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