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Contro-spot: Campagna TV Forum Nucleare Italiano

A seguito della conclamata ingannevolezza mediatica dello spot della Campagna TV del Forum Nucleare Italiano che ci stanno inoculando prima, durante e dopo i pasti, soWWWersiva_Mente ha deciso di riequilibrare appena un po’ il dibattito attraverso questo contro-spot.

Buona mossa a tutti

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Fonte:  soWWWersiva_Mente

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Approfondimenti – madu

Centrale Nucleare

Greenpeace – Nucleare

Nucleare: no a centrali in Sardegna, al via campagna voto

Le tecnologie più rischiose e con meno benefici? «Il nucleare e gli ogm»

Bavaglio alle Regioni per le centrali nucleari

Cambia fornitore: staccati subito dalle aziende che puntano sul nucleare!

Nucleare: Indietro tutta!

Lista incidenti nucleari

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Fon


CIBI KILLER

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I veleni che non sai di mangiare

di  William Reymond

“Dopo la pubblicazione di Toxic, sono stato sommerso dalle richieste dei lettori: volevano più informazioni su come proteggersi dai pericoli celati nel cibo che consumiamo ogni giorno”. Spiega così William Reymond l’esigenza di lavorare su una nuova inchiesta in grado di rispondere ai dubbi e alla paure dei consumatori. Cibi Killer inizia esattamente dove si era interrotto il libro precedente: i nostri piatti.

Stordendoci a furia di false promesse e messaggi equivoci, l’industria agroalimentare ha modificato la natura del cibo e colonizzato la nostra tavola. Mentre il “cibo tossico” diventava il nostro pane quotidiano certe malattie come l’alzheimer o alcuni tipi di cancro hanno conosciuto parallelamente un’espansione senza precedenti. Rapporto causa-effetto? Molti studi dimostrano questa terribile relazione. (leggi tutto)

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Fonte: Nuovi Mondi

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I consumatori critici scrivono a Nestlé

Questa lettera aperta, redatta a partire dall’articolo “La fame secondo Nestlé”, pubblicato sul numero di settembre di Altreconomia, è stata inviata ai 12 Provveditorati allo studio delle Province della Lombardia, a 190 dirigenti scolastici e agli assessori all’istruzione e cultura di Milano e della Province lombarde dalle organizzazioni firmatarie, che sono in calde.

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Ai Provveditori agli Studi delle Province della Lombardia, agli assessori all’istruzione e cultura  di Milano e delle Province lombarde

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in un articolo del numero di settembre di Altreconomia leggiamo che la Nestlé, complice l’Expo, si propone ai bambini delle scuole come “maestra” di educazione alimentare, e agli studenti di alcune università detta i contenuti delle ricerche che devono fare e dell’impostazione da dare (con buona pace della libertà di ricerca). E’ infatti sponsorizzato dalla Nestlé l’opuscolo “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, distribuito dalla società Expo 2015 a 180mila bambini della scuola primaria della Lombardia, e sempre Nestlé, insieme ad altre multinazionali quali Unilever, Heineken, Citterio ecc., parteciperà alla formazione e all’indirizzo delle ricerche degli studenti di Scienza dell’alimentazione dell’università campus biomedico di Roma.

Come probabilmente sapete, la Nestlé è oggetto da oltre 30 anni di una campagna di boicottaggio internazionale, e i motivi non mancano. Eccone una sintesi.

DIRITTI DEI CONSUMATORI

° L’accusa principale rivolta a questa multinazionale è sempre stata quella della promozione commerciale scorretta del latte in polvere per neonati e bambini, violando (come peraltro diverse altre imprese del settore) il Codice Oms sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno. Questi comportamenti commerciali che scoraggiano l’allattamento al seno, contribuiscono ogni anno, secondo l’Unicef, l’Oms e le più prestigiose riviste mediche internazionali, alla morte di circa un milione di bambini sotto i 5 anni nel mondo, principalmente a causa di gastroenteriti, polmoniti e malnutrizione. Sono numerosi, negli ultimi 30 anni, i tentativi della Nestlè e di altre multinazionali del settore di impedire a governi di vari paesi (Pakistan, Zimbabwe, Sudafrica, Filippine) di adottare ed applicare leggi nazionali sulla falsariga del Codice Internazionale Oms, con pressioni e ritorsioni di vario tipo. Le continue violazioni del Codice Internazionale da parte di Nestlè sono documentate ogni 3-4 anni dalla rete IBFAN (International Baby Food Action Network) nella pubblicazione “Breaking the Rules”.

° Dopo una prima multa nel 2001, nell’ottobre 2005 Nestlé Italia, insieme a Heinz Plasmon, Nutricia, Milupa, Humana e Milte è stata multata dall’antitrust per complessivi 9,7 milioni di euro per aver costituito un “cartello” finalizzato a mantenere  in Italia i prezzi del latte per neonati più alti (tra il doppio e più del quadruplo) degli altri paesi europei. I prezzi del latte in polvere continuano ad essere in Italia più alti che nei paesi vicini. La Nestlè e le altre ditte continuano a fornire agli ospedali latte per neonati gratis o a prezzi fortemente ribassati per mantenere le loro quote di mercato a danno di altre ditte, ma soprattutto dell’allattamento al seno. Le continue violazioni del Codice Internazionale in Italia sono documentate dalle pubblicazioni di Ibfan Italia “Il Codice Violato”, l’ultima delle quali risale al 2008.
(leggi tutto)

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Fonte:  Altraeconomia

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