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Treviso: 1° Festival dell’Informatica Sociale

 

 

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Il conto alla rovescia è iniziato per il 1° Festival dell’Informatica Sociale, organizzato da Informatici Senza Frontiere in collaborazione con l’I.S.R.A.A. di Treviso, che avrà luogo il 3 e 4 ottobre prossimi presso gli spazi di Borgo Mazzini dell’ex Umberto I.

Tanti gli ospiti che parteciperanno ai tre convegni “L’informatica per gli anziani e per le disabilità”, “L’informatica per il nostro futuro” e “L’Africa che innova”: da Riccardo Luna a Norberto Patrignani, dal dott. Carlo Gabelli al dott. Oscar Zanutto, da Andrea Zanni a Silvia Pochettino, al dott. Fabio Manenti e Issiaka Zougba.

Il Festival, però, sarà anche un momento di apertura al pubblico e alla città attraverso mostre, laboratori di informatica per tutte le età, uno spettacolo teatrale contro il cyberbullismo dedicato ai ragazzi ed una mostra fotografica che ripercorre 10 anni di lavoro di Informatici Senza frontiere nel mondo.

Proprio a questi 10 anni si deve infatti il festival: un evento gratuito e fruibile da tutti per festeggiare la nostra attività non con brindisi e convenevoli, ma lavorando assieme a tutti per un’informatica a servizio della società, in Italia e nel mondo.

Il programma dettagliato ed i form online per iscriversi agli eventi, oltre all’elenco degli hotel convenzionati sono disponibili sul sito web www.festivalinformaticasociale.org

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Fonte: Informatici Senza Frontiere

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La Rete nata come rivoluzionaria oggi è controllata e centralizzata

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La rivoluzione di Internet è finita

di Alfonso Maruccia

L’avvocato e attivista Jennifer Granick lancia l’allarme sulla “centralizzazione” del controllo della rete telematica globale, uno strumento nato come rivoluzionario e ora sempre più irreggimentato negli interessi di stato e mercato.

Jennifer Granick, alla conferenza Black Hat di agosto, ha offerto ai partecipanti presentazione verte su un argomento insolito per i “professionisti” della sicurezza che in genere partecipano all’evento. Dall’alto della sua carriera di legale e attivista per la Electronic Frontier Foundation (EFF), Granick parla di Internet come di una rivoluzione oramai istituzionalizzata.

Attualmente impegnata come Director of Civil Liberties presso la Stanford Law School, Granick è salita sul palco della conferenza Black Hat parlando della sicurezza online come di uno strumento sempre più richiesto, e sempre più usato per centralizzare il controllo di Internet in pochi organizzazioni e corporation di portata globale.

La sicurezza centralizzata garantisce la navigazione sicura e la fruizione dei servizi online, spiega Granick, ma la decentralizzazione tipica di Internet è storicamente servita alle persone a garantirsi l’onere della decisione individuale – senza deputare tale compito a un’organizzazione terza o addirittura al proprio governo nazionale.

La legale se l’è presa poi con la legislazione “segreta” in voga negli Stati Uniti, il paese del Datagate e dello spionaggio indiscriminato a opera della NSA che per Granick rappresenta un “abominio” da un punto di vista democratico: appena due anni fa, il generale Keith Alexander era salito sullo stesso palco per difendere a spada tratta i “bravi ragazzi” dell’intelligence a stelle e strisce.

Granick sostiene di non essere affatto una radicale, e di far parte anche lei del “sistema”, ma nella sua presentazione incita gli hacker – almeno quelli che hanno conservato lo spirito delle origini invece di trasformarsi in “professionisti” puri e semplici – a tenersi pronti per “fare a pezzi” Internet e rifondarla da capo nel caso in cui la Rete delle reti diventi troppo controllata e centralizzata.

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Fonte: Punto Informatico

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Anonymous: siamo certi di non vivere in The Matrix?

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Venti indicatori che potrebbero farti pensare di vivere in The Matrix

by FLU5CH

Questa lista, originariamente condivisa da Collective-Evolution.com, mostra davvero quanto l’individuo medio possa essere ingannato vedendo solo quello che vogliono fargli vedere, tutto veramente falso, in questo incasinato mondo.

“Se prendi la pillola blu, la storia finisce, ti svegli nel tuo letto e credi a quello che vuoi credere. Se prendi la pillola rossa, rimani nel paese delle meraviglie, e ti mostro quanto è profonda la tana del bianconiglio.”   (The Matrix )

I venti indicatori:

1. Passi la maggior parte del tuo tempo a pagare un mutuo piuttosto che a goderti la vita.

2. Non vedi l’ora che arrivi il fine settimana.

3. Giudichi il tuo successo secondo l’auto che hai, il sobborgo in cui vivi, e la dimensione della casa che possiedi.

4. I ricchi sono ricompensati per saccheggiare la terra, mentre coloro che cercano di salvarla sono ridicolizzati.

5. Fai un lavoro che non ti piace e pensi che i soldi guadagnati compenseranno la tua frustrazione.

6. Ritieni che prendendo una pillola potrai curare i tuoi mali.

7. Ritieni strano chi ha scelto dei cibi sani e biologici, mentre reputi normale chi mangia cibi trasformati, alterati e privi di nutrienti.

8. Pensi che comprare roba ti renderà felice.

9. Guardi le notizie in televisione e pensi che quella sia la verità.

10. Sei più concentrato sulla tua squadra del cuore che per il tuo pianeta, l’ambiente da cui dipende la tua sopravvivenza.

11. Credi che la crescita e lo sviluppo dell’economia sia una buona cosa e che la globalizzazione crei posti di lavoro.

12. Sei conforme con lo status quo e mai metti in discussione le cose fatte.

13. Pensi che la congestione del traffico, l’inquinamento atmosferico e quello acustico facciano parte della normale vita di ogni giorno.

14. Pensi che ci siano differenze tra i partiti politici e che essi siano poi in grado di realizzare dei veri cambiamenti.

15. Pensi che ci sono terroristi dietro ogni angolo e che sono una minaccia per te e la tua comunità, nonostante il fatto che è 150 volte più probabile essere colpiti da un fulmine che essere coinvolti in un attacco terroristico.

16. Pensi che sia normale mangiare alimenti geneticamente modificati e frutta e verdura trattati con pesticidi.

17. Pensi che i media mainstream siano indipendenti ed imparziali.

18. Cerchi distrazione costante attraverso i media, come lo sport, gli affari e il gossip.

19. Pensi che vivere accanto a un ripetitore di segnale è giusto perché così hai una migliore ricezione.

20. Attendi in fila per l’acquisto dell’ultimo gadget tecnologico.

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Fonte: anonhq.com

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