Monthly Archives: Giugno 2014

Il neoliberismo e le nefa­ste con­se­guenze per la demo­cra­zia e per la sini­stra.

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Renzi

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Il nostro nemico è il neoliberismo

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di Gianni Ferrara

Con­di­vido ampia­mente il giu­di­zio di Alberto Asor Rosa sullo sta­dio di regres­sione poli­tica cui è giunta l’Italia con le nefa­ste con­se­guenze pro­dotte per la demo­cra­zia e per la sini­stra.
È vero che con l’aggiunta del ren­zi­smo al ber­lu­sco­ni­smo ed al gril­li­smo ogni pila­stro della demo­cra­zia si è con­torto e se ne è svuo­tata l’essenza distor­cen­done la forma.

Sna­tu­rati i par­titi poli­tici devian­done la fun­zione, con la tra­sfor­ma­zione della rap­pre­sen­tanza poli­tica in inve­sti­tura del capo, ogni fram­mento di sovra­nità popo­lare sarà assor­bito dalla per­so­na­liz­za­zione del potere che potrà ras­si­cu­rare così il moloc della gover­na­bi­lità per la sta­bi­lità e la con­ti­nuità dell’esistente.

La con­tro­ri­vo­lu­zione del capi­tale, ini­ziata in Occi­dente quarant’anni fa si com­pie nel più fra­gile degli stati d’Europa, l’Italia, che espone un sistema poli­tico pri­va­tiz­zato e la Costi­tu­zione con­te­stata. Delle due ipo­tesi che Asor Rosa pro­spetta come l’effettivo dise­gno poli­tico di Renzi, credo che la seconda sia la più pro­ba­bile. È già tutta nel pro­getto isti­tu­zio­nale che ha pro­po­sto e che per­se­gue con osten­tata intran­si­genza. Anche con moti­vata sicurezza.

C’è una inva­rianza nella sto­ria d’Italia, è quella del tra­sfor­mi­smo con voca­zione per l’autoritarismo. Solo nel Par­la­mento ita­liano fu pra­ti­cato l’uno ed è pro­prio in Ita­lia che sboc­ciò quella forma di governo auto­ri­ta­rio che, dif­fu­sasi nella prima metà del secolo scorso in tutta Europa, fu poi debel­lata, a metà di quel secolo, con la vit­to­ria della demo­cra­zia. A pro­po­sito di regime auto­ri­ta­rio va rife­rita una con­sta­ta­zione. L’anno scorso, nella com­mis­sione dei «saggi», chia­mati a indi­care la forma di governo da sosti­tuire a quella vigente, fu mesco­lato un intru­glio e lo si chiamò governo «par­la­men­tare del primo mini­stro». L’aggettivo «par­la­men­tare» era appic­ci­cato con lo sputo. La con­trad­di­zione interna alla for­mula si sta­gliava con un’evidenza solare. Non ci si accorse, o non si sapeva, che pro­prio col nome di «governo del primo mini­stro» fu defi­nita la forma di governo instau­rata dal fasci­smo. Renzi la sta ammo­der­nando, con l’autoritarismo elettivo.

Già per com­bat­tere que­sti dise­gni via via che si attuino, è incon­te­sta­bile la neces­sità di un par­tito. Credo che prima ancora di deci­dere da come farlo nascere, se dall’alto, dal basso, dai fian­chi, sia neces­sa­rio un pro­gramma. La cui qua­lità è deci­siva. Deve essere netto, chiaro, uni­voco, imme­dia­ta­mente com­pren­si­bile. Deve espli­ci­tare chi è, dov’è il nemico, defi­nen­dolo come tale e chia­man­dolo per nome. Dovrà dire quindi che il nemico è il neo­li­be­ri­smo, la forma con­tem­po­ra­nea del capi­ta­li­smo, respon­sa­bile sicuro del pre­ca­riato per­ma­nente, della disoc­cu­pa­zione sta­gnante, della mise­ria cre­scente. Quel neo­li­be­ri­smo che si pone come impe­ra­tivo delle poli­ti­che degli stati d’Europa per­ché è non sol­tanto il prin­ci­pio fon­dante di que­sta Europa, ma ne è anche l’obiettivo, ne è il pre­sente e vuole e potrebbe esserne il futuro. È scritto nel Trat­tato sul fun­zio­na­mento dell’Ue come suo vin­colo, sia fun­zio­nale che di scopo. Lo si legge agli arti­coli 119 e 120. È l’economia di mer­cato aperta ed in libera con­cor­renza. Si dovrà dire subito che è a quell’altezza sovra­na­zio­nale che si com­batte il neo­li­be­ri­smo, ove si è col­lo­cato e da dove si dif­fonde negli stati per domi­nare effi­ca­ce­mente, diret­ta­mente e media­ta­mente, tutti i rap­porti umani del Continente.

Vengo al concreto.

Una entità a sem­bianza di stato, come l’Ue, non può dele­gare il potere ai mer­cati affer­man­done l’autoregolazione. Deve rias­su­merlo tutto intero per eser­ci­tarlo sui mer­cati. Non può attri­buire ad un organo ese­cu­tivo dei trat­tati vin­co­lato solo ad essi, l’iniziativa esclu­siva di ogni atto nor­ma­tivo, di ogni poli­tica dell’Ue. Non può camuf­fare la quota di sovra­nità eser­ci­tata dai governi degli stati-membri nella indi­stin­gui­bile com­po­si­zione della col­le­gia­lità per immu­niz­zarli dalla respon­sa­bi­lità poli­tica nei con­fronti dei rispet­tivi par­la­menti e dei rispet­tivi popoli. Quella col­le­gia­lità che elude le domande della demo­cra­zia e com­prime i diritti sociali, garan­tendo i pro­fitti. Renzi pro­pone fles­si­bi­lità delle norme dei trat­tati. Chiac­chiere. Non le vuole cam­biare. Le accetta. Accetta il fiscal com­pact, l’architettura isti­tu­zio­nale dell’Ue, il suo prin­ci­pio fon­dante. Accetta il defi­cit demo­cra­tico for­male e sostan­ziale di que­sta Europa.

Il tema che pongo non esau­ri­sce certo il pro­gramma del par­tito da imma­gi­nare per rispon­dere alle domande attuali della demo­cra­zia e della civiltà umana. Ne potrebbe essere il noc­ciolo? Ne discutiamo?

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Fonte: il Manifesto

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Anonymous – #OpMundial2014 . Messaggio a Dilma Rousseff

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mundial

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#FIFA2014 #OpMundial2014 #Anonymous Messaggio a Dilma Rousseff

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PRESS ITA
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Dilma Rousseff: sostieni che il tuo è il partito dei lavoratori ma in realtà non sei altro che il capo di una cricca di parassiti al servizio dei potenti e delle industrie. Stai praticando la pulizia etnica sia verso i poveri del Brasile sia verso le popolazioni indigene della foresta Amazzonica. Sei così ignorante che neanche ti accorgi di essere nazista, nella tua stupidità sei ancora convinta di lavorare per il progresso e questo ti aiuta a trovare sempre una scusa per far fare soldi alle multinazionali massacrando i più deboli. Sei convinta e vuoi fare credere al mondo che le mega dighe che devastano la foresta amazzonica e in nome delle quali scacci e massacri i Kayapo e gli altri popoli nativi, siano una cosa meravigliosa, ma non sono altro che sudicia e immonda sopraffazione, ed altrettanto schifoso è il campionato mondiale di calcio in nome del quale stai inviando i tuoi squadroni della morte a uccidere gli abitanti delle Favelas. Dilma Rousseff, vile pagliaccio sanguinario è bene che ti sia chiaro che lo spettacolo del calcio con le prediche narcotiche del papa, non bastano più a fermare la sacra ira funesta del popolo brasiliano. Vogliamo trasporti pubblici gratuiti per tutti, sanità gratuita per tutti, diritto all’abitazione gratuita per tutti, diritto alla conoscenza e alla cultura per tutti, politiche antiproibizioniste sul modello di quelle che Evo Morales ha applicato in Bolivia per la Cocaina. Inoltre esigiamo che le popolazioni native, come prevede l’ ONU siano inviolabili, libere di vivere nelle loro terre e di difenderne l’ecosistema. Un’ altra cosa ti deve essere chiara: il fronte degli oppressi che unisce insieme le popolazioni indigene della foresta amazzonica, gli abitanti delle Favelas, i lavoratori sfruttati e l’industria dell’agricoltura, Anonymous e le più alte personalità del movimento anarchico, socialista, libertario, conseguirà da solo tutti gli obbiettivi citati con le buone o con le cattive.
Noi, di fronte alla tua spregevole oppressione non ci vergognamo di amare e realizzare la rivoluzione!
 
We are Anonymous
We are legion
We do not forgive
We do not forget
Expect us
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Napoli 27 giugno 2014 – Ambiente, alimentazione e salute: un delicato equilibrio!

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Serata di pura divulgazione scientifica, di libera informazione. Sarà proiettato il documentario “A delicate balance” (Un delicato equilibrio). Gli argomenti trattati nel documentario non sono mai stati e non saranno mai divulgati dai media ufficiali. Qualche timido segnale lo ha lanciato solo la trasmissione televisiva delle “Iene” scatenando l’ira di alcuni telespettatori e non solo. Sono argomenti molto delicati e devono essere trattati a fondo con la possibiltà da parte dell’ascoltatore di focalizzarne il contenuto e la veridicità degli stessi. I flash televisivi possono essere solo devianti e dannosi.

Ma perché i media ufficiali, su certi argomenti, non dovrebbero dire la verità? Vi faccio rispondere direttamente da Noam Chomsky che è uno dei pochi grandi intellettuali che non hanno mai rinunciato ad essere coscienza critica della società occidentale: “Sia che si definiscano “liberal” oppure “conservatori”, i principali media sono grandi aziende, possedute da (e strettamente legate a) società ancor più grandi. Come altre imprese, vendono un prodotto a un mercato. Il mercato è quello della pubblicità, cioè di un altro giro d’affari. Il prodotto è l’audíence. I media più importanti, quelli che stabiliscono le priorità a cui gli altri devono adattarsi, vantano un prodotto in più: quello di un pubblico relativamente privilegiato.Abbiamo quindi delle grandi imprese che vendono un pubblico piuttosto benestante e privilegiato ad altre imprese. Non stupisce che l’immagine del mondo che esse presentano rifletta gli interessi ed i valori ristretti dei venditori, degli acquirenti e del prodotto.” (I Media – Tratto da: Noam ChomskyI cortili dello Zio Sam” – Gamberetti).

A voi… le conclusioni.

Buona visione!

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                                                               Academy_Logo_piccolo                                                                     

IESO Academy®
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Accademia di Naturopatia e Discipline Olistiche

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Ambiente, alimentazione e salute

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“Un equilibrio delicato”

Il futuro della tua salute in un documentario*

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Venerdì 27 giugno 2014

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c/o IESO Academy®
Napoli – Via Diomede Carafa, 58/Pal.Geranio – (Bagnoli)

Inizio proiezione ore 17.30

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Interverranno:
dott.ssa Francesca Viparelli (Nutrizionista)
dott.ssa Antonella Basile (Fondatrice del Gruppo Vegetariani e vegani in Campania)

Ingresso libero
(Max 30 partecipanti. E’ gradita prenotazione)

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Per info e prenotazioni: 081.19571928

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*  “A delicate balance” Documentario, realizzato dal film-maker australiano Aaron Scheibner (Phoenix Philms)

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