Monthly Archives: Febbraio 2012

Anonymous – #Operation Italy# Attacco al sito di Paniz

Schermata comparsa sul sito di Paniz oscurato

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All’attenzione di TUTTI i cittadini italiani!
Siamo alle prove generali per l’affermazione di un pensiero unico in Italia.
Il giudice delle indagini preliminari di Belluno, Aldo Giancotti, ha ordinato la chiusura dell’intero portale dedicato alla strage del Vajont, costata la vita nel 1963 a 1910 persone.
Il sito in questione (http://www.vajont.info/), è “colpevole” di aver scritto: “E se la mafia è una montagna di merda…i Paniz e gli Scilipoti sono guide alpine!”. Se l’italiano non è un opinione, l’uso del plurale in detta frase non si rifà alle persone ma a ciò che rappresentano, quindi come prima osservazione viene da chiedersi se non sia giusto che chi giudica lo scritto non sia tenuto alla conoscenza della lingua dello scrivente. Inoltre c’è da considerare il diritto degli “scilipoti e paniz” sopra al diritto di migliaia di utenti che avevano come riferimento il portale oscurato; fra i documenti destinati a scomparire almeno per un periodo dalla rete, molte fotografie, interviste, e rappresentazioni teatrali come quella tenuta a febbraio dai ragazzi di uno dei paesi della comunità ancora sconvolta dal ricordo del disastro.
Interessante è notare come la magistratura italiana abbia fatto il suo esordio censorio in rete con un portale del genere, andando a ledere il diritto primario all’informazione, come se si volesse costiuire un precedente: il giudice decide cosa si puo’ scrivere e cosa si puo’ sapere, ledendo gravemente i diritti all`informazione dei cittadini italiani che potrebbero vedere scomparire dal mondo della rete interi quotidiani, blog, portali informativi, in virtù di una o più frasi ritenute lesive dei diritti di un singolo cittadino.
Per queste ragioni non perdiamo l’occasione di tacere ed agiamo!!!
Wikileaks dice “Informations want to be free”. E voi cari avvocati? Oltre ai soldi e alla reputazione, un pò di sana libertà non ve la volete godere? A quanto pare no, quindi abbiamo deciso di farvi incazzare un bel pò iniziando un lungo processo di attacchi, che comincia proprio con http://www.mauriziopaniz.it/.

brb admin :3

We are Anonymous
We are Legion
We do not forget freedom
We do not forgive injustice
United as 1. Divided by 0.

EXPECT US! “

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Approfondimento

Disastro del Vajont

Chiuso sito sul Vajont per offese a Paniz e Scilipoti

La vicenda di Vajont.info simile a quella di Tina Merlin

Comitato Sopravvissuti Vajont

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Veltroni: ” Nessun tabù sull’articolo 18!” – Dossier sul più abile agente della CIA

Alla luce delle ultime deliranti affermazioni: “ Nessun tabù sull’articolo 18!”    per capire il Veltroni-pensiero suggerisco di leggere un libro del 2005 di satira e di documenti reali scaricabile gratuitamente in versione elettronica. (madu)

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Anni '70 Walter Veltroni con Pier Paolo Pasolini e Ferdinando Adornato. Chi era l'intruso?

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Kuriakhin, Il Compagno Veltroni

Dossier sul più abile agente della CIA

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Dopo il dossier Mitrokhin, dagli archivi dello spionaggio internazionale arriva il dossier Kuriakhin, con una rivelazione sensazionale: Walter Veltroni fin da ragazzo è stato reclutato dalla CIA per infiltrarsi nel PCI e conquistarne la leadership. Secondo Kuriakhin solo così si spiegano le abissali differenze tra quanto afferma oggi e quanto sosteneva in passato.
Tra il gioco della satira politica e il rigore del saggio documentato, il dossier Kuriakhin ci porta a una domanda cruciale: chi è il compagno Veltroni? Il suo è un fantastico caso di spionaggio oppure un esempio insuperabile di trasformismo?
Sotto lo pseudonimo di Ilya Kuriakhin si nasconde in realtà un giornalista che ha militato a lungo nel PCI e che conosce bene, dall’interno, le vicende di quel partito.

Ilya Kuriakhin, Il Compagno Veltroni – Dossier sul più abile agente della CIA
Millelire Stampa Alternativa, 2000 (fuori catalogo)

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La versione elettronica del volume viene rilasciata sotto la licenza Creative Commons
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Il testo integrale viene diffuso in due formati: RTF e PDF (per leggere quest’ultimo occorre Adobe Acrobat Reader, software gratuito):

File PDF (267Kb)

File RTF (1.2MB)

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Fonte: Stampalternativa

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Mentre la kermesse sanremese occupa i media nazionali il cinema italiano trionfa a Berlino

 

di maribù duniverse

Mentre è ancora in atto in Italia, al Festival di Sanremo,  un ridicolo terremoto con epicentro sullo pseudo- predicatore Celentano e sulla farfalla di Belen,  a Berlino al 62° Festival Internazionale del Cinema viene assegnato l’Orso d’Oro al film “Cesare deve morire” dei fratelli Taviani. L’Italia, dopo 21 anni, torna a vincere un ambito premio con un film che all’inizio aveva suscitato delle perplessità per i suoi contenuti. Il film è imperniato sulle prove, nel carcere di Rebibbia nella sezione “Fine pena mai”, di una rappresentazione del Giulio Cesare di Shakespeare . Nella pellicola vengono messi a nudo tutti i sentimenti dei detenuti-attori, dall’ansia alla speranza,  dal dolore allo stupore. Vengono anche analizzate le difficoltà e le incertezze dei  detenuti che provano ad  immedesimarsi nei personaggi della tragedia. Da tutto ciò non rimangono fuori i duri contrasti della routine carceraria. Contrasti che metteranno a rischio la riuscita dello spettacolo. I due registi toscani hanno scelto di utilizzare, per rendere l’opera più affascinate,  il bianco e nero.

Non dimentichiamo il senso di questo festival, infatti,  Paolo e Vittorio Taviani ci tengono a sottolineare: ” Ci fa piacere vincere un premio in un festival come questo che non ha un indirizzo generico, ma che al contrario ha un carattere molto specifico: cerca forze nuove e cerca forze che si appassionano a tematiche sociali“. Ed hanno aggiunto: “In questo momento anche nelle celle di Rebibbia i nostri attori, i nostri amici i nostri complici, perché quando si fa insieme un’opera siamo dei complici, penso che siano là e si sentano vicini a noi“. Chiudono poi l’intervista con questa eloquente espressione: ” Spero che qualcuno tornando a casa dopo aver visto ‘Cesare deve morire’ pensi che anche un detenuto, su cui sovrasta una terribile pena, è e resta  un uomo. E questo grazie alle parole sublimi di Shakespeare“.

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Penso sia doveroso ricordare che alla Berlinale è stato presentato anche il duro docu- film “ Diaz – Non pulite questo sanguedi Daniele Vicari che ha vinto il Premio del pubblico nell’ importante sezione “Panorama”.

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Tutti i vincitori:

Orso del miglior film
Cesare deve morire [trailer, film focus] – Paolo e Vittorio Taviani

Orso d’argento – Gran Premio della Giuria
Just The Wind – Bence Fliegauf

Orso d’argento del miglior regista
Christian Petzold – Barbara [trailer]

Orso d’argento della miglior attrice
Rachel Mwanza – Rebelle

Orso d’argento del miglior attore
Mikkel Boe Følsgaard – A Royal Affair [trailer]

Orso d’argento della miglior sceneggiatura
Rasmus Heisterberg, Nikolaj Arcel – A Royal Affair [trailer]

Orso d’argento del miglior contributo artistico
Lutz Reitemeier – White Deer Plain

Premio Alfred Bauer
Tabu [trailer] – Miguel Gomes

Menzione speciale
L’Enfant d’en haut [trailer] – Ursula Meier

Premi dei cortometraggi
Orso d’oro: Rafa – João Salaviza
Orso d’argento: Gurenhto Rabbit
Menzione speciale: Licuri Surf

Premio FIPRESCI
Concorso: Tabu [trailer] – Miguel Gomes
Panorama: L’âge atomique [trailer] – Héléna Klotz
International Forum of New Cinema: Hemel – Sacha Polak

Europa Cinemas Label
My Brother the Devil – Sally El Hosain           (Fonte: Cineuropa)

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Approfondimento

Festival Internazionale del cinema di Berlino  (Berlinale)

Paolo e Vittorio Taviani

Shakespeare in carcere e i giorni della Diaz, lampi di storia a Berlino

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