Monthly Archives: Febbraio 2012

Fukushima: rischio nuovi terremoti

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15 Febbraio 2012

Un forte terremoto ha fatto tremare ieri la costa orientale del Giappone, risvegliando l’incubo vissuto poco meno di un anno fa. Lo ha reso noto l’Usgs, l’istituto sismologico statunitense, secondo cui il sisma, con una magnitudine di 6,0 sulla scala Richter, ha avuto un epicentro a 10 chilometri di profondità, circa 166 chilometri ad est/nord-est di Tokyo, dove gli edifici hanno oscillato. La Tepco, società che gestisce il disastrato impianto di Fukushima, ha riferito che l’impianto è rimasto stabile.

Tuttavia, a riaccendere i timori per una nuova emergenza nucleare è uno studio di un team di esperti giapponesi secondo cui le autorità dovrebbero intensificare ulteriormente le misure di sicurezza intorno alla centrale per “resistere ai possibili terremoti di elevata magnitudine che potrebbero verificarsi nella regione”.

Secondo lo studio coordinato dall’università giapponese di Tohoku e pubblicato sulla rivista Solid Earth della European Geosciences Union (Egu) il rischio sismico nell’area dove si trova l’impianto nucleare di Fukushima potrebbe essere aumentato in seguito al terremoto che ha colpito il Giappone l’11 marzo scorso. Secondo gli studiosi, infatti, potrebbe essersi riattivata una faglia sismica nell’area vicina all’impianto nucleare.

Lo studio è basato su più di 6000 movimenti tellurici che seguirono l’incidente del 2011. L’attenzione degli studiosi si è rivolta in particolare ad una serie di scosse di assestamento che seguirono il sisma che lo scorso marzo ha messo in ginocchio il Giappone. Tra queste la violenta scossa di magnitudo 7,2 è avvenuta nell’aprile 2011 nella zona di Iwaki, 60 chilometri a sud di Fukushima e 200 chilometri dall’epicentro del devastante terremoto dell’anno passato.

I risultati della ricerca hanno mostrato delle anomalie strutturali nei pressi di Iwaki e di Fukushima. Dato che un terremoto è avvenuto poco tempo fa nella regione di Iwaki, gli studiosi ritengono che in un “futuro prossimo” un simile evento potrebbe verificarsi anche a Fukushima.

E mentre il pericolo nucleare continua a preoccupare la popolazione del Paese del Sol Levante, la società di energia eolica inglese Ecotricity invita a dire no alle scorie, all’atomo e alle energie fossili. La società ha lanciato infatti la campagna di boicottaggio Dump the Big Six e diffuso un significativo video.

Chiaro il messaggio lanciato da Ecotricity: “è tempo di andare avanti. Il nostro paese e tutti noi abbiamo bisogno di spostarci da un passato di combustibili fossili ad un futuro di energia rinnovabile”.

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Fonte:  il Cambiamento

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Berlinale 2012: Diaz – Non pulite questo sangue

 

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di Valentina Di Michele

In una sala meno affollata di quanto l’attesa intorno al film facessero sperare, è stato presentato oggi (12 febbraio 2012) nella sezione Panorama Special della Berlinale Diaz – Non pulite questo sangue [trailer], nuovo film di Daniele Vicari (Il passato è una terra straniera), che torna ad accendere i riflettori su una delle pagine più discusse della recente storia italiana.

Nel luglio 2001, il Governo italiano (allora guidato da Silvio Berlusconi) decise di ospitare il summit del G8 a Genova. La scelta, molto criticata sin dall’inizio per la particolare topografia della città portuale – strade strette e labirintiche, di fatto incontrollabili -, si rivelò drammatica: Genova fu invasa da circa 700 tra associazioni pacifiste e no-global, e divenne presto teatro di violentissimi scontri tra polizia e manifestanti, culminati con la morte di uno di essi, Carlo Giuliani.

Di fronte ad un materiale tanto ricco, Vicari sceglie di costruire un vero e proprio film bellico (con tanto di scene di massa e centinaia di stunt e comparse) intorno ad un solo episodio, il brutale assalto della polizia alla scuola Diaz e le violenze della caserma di Bolzaneto.

Il film, frutto di un lavoro di ricerca sugli atti processuali durato ben due anni, si apre su una scena di guerriglia urbana, e appare subito chiaro che a Genova è in corso una guerra fra black block e forze armate, e che tutti, dai cittadini ai manifestanti, fino al comitato di coordinamento delle manifestazioni anti-G8 (il Genoa Social Forum) sono coinvolti. La sensazione di coralità viene ribadita dalla volontà del regista di non avere un unico protagonista, ma vari personaggi in movimento in una città ormai nel caos: un poliziotto con scrupoli morali (Claudio Santamaria), un giornalista (Elio Germano) e numerosi giovani, perlopiù stranieri, del colorato popolo della protesta. (leggi tutto)

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Fonte:  cineuropa

 



Anonymous – # Operation Greece #

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Anonymous: Messaggio ai Greci durante le rivolte del 12 febbraio 2012

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Il governo della Grecia cadrà … e così anche l’Unione europea.
Saremo al fianco del popolo greco.
Attualmente stiamo attaccando tutte le infrastrutture digitali della polizia.

Siamo Anonymous.
Siamo una Legione.
Noi non perdoniamo.
Noi non dimentichiamo.
Governo greco, aspettaci.

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Tra la notte di domenica e lunedì, secondo il quotidiano Guardian,  gli hacktivisti di Anonymous hanno attaccato i siti del premier, del ministero delle finanze e della polizia greca.

Circa 2 ore fa invece sono stati oscurati (Tango down)  i siti della banca greca e della presidenza e  attualmente sono ancora irraggiungibili.

  1. National Bank Greece http://nbg.gr/     TANGO DOWN! #antisec #anonymous
  2. http://www.presidency.gr/     TANGO DOWN! #antisec #anonymous

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