Daily Archives: 26/02/2012

NO-TAV: italiani appoggiati da partiti ed ambientalisti francesi

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Torino-Lione, sorpresa: la Savoia non ci crede più

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La Torino-Lione non è più un tabù: il progetto ha smesso di essere “intoccabile”, perlomeno in Francia, dove ambientalisti e partiti ormai contestano apertamente la super-linea ferroviaria contro cui si batte strenuamente la valle di Susa, ritenendola un salasso finanziario devastante per l’ambiente e soprattutto inutile, come confermato dai 400 docenti universitari che hanno sottoscritto l’appello rivolto a Mario Monti, promosso da Luca Mercalli e Sergio Ulgiati. Ora il “fronte critico” si allarga alla Savoia, dove ormai si oppongono al progetto sia le maggiori associazioni ecologiste, sia l’Ump, il partito di Sarkozy. Sigle come Fapna e Fne, cartelli ecologisti fino a ieri favorevoli al progetto, hanno cambiato idea: colpa delle «rilevanti carenze» del dossier, su temi come sostenibilità ambientale e redditività di una infrastruttura faraonica, destinata all’improbabile trasporto merci Italia-Francia, ormai in declino.

In Francia, scrive il 22 febbraio il sito “NoTav.eu” citando svariate fonti, è in corso una consultazione pubblica sulla Torino-Lione che si concluderà all’inizio di marzo, nonostante la proroga richiesta dagli ambientalisti, per nulla convinti dal progetto dopo aver esaminato il rapporto dell’Ae, l’autorità regionale per lo sviluppo sostenibile: solo dopo il 2025, infatti, sarebbe aperto un tunnel per le merci che consentirebbe di aggirare il nodo di Chambéry, fino ad allora destinata a restare un ingolfato terminal per soli passeggeri. «Questa programmazione degli interventi rimette in discussione la priorità del trasporto merci, che finora era stata un punto fermo del progetto». Le organizzazioni ambientaliste, così come l’Ae e l’Ump, denunciano questo dietrofront e sottolineano che il progetto così impostato non contribuirà in alcun modo al decantato trasferimento dalla gomma alla rotaia: «Come e quando si potrà raggiungere l’obiettivo di trasportare 40 milioni di tonnellate di merci su questo asse ferroviario?», si interroga Pierre Moreau, della Cipra francese, nelle sue “10 domande ai promotori del progetto”.

Ma se è la stessa agenzia che sorveglia l’attuazione della Convenzione delle Alpi a dubitare della Torino-Lione, anche il dipartimento per l’ambiente della Savoia, nel suo rapporto pubblicato nel dicembre 2011, rileva falle progettuali preoccupanti: dall’impatto sulle acque sotterranee e le zone umide, fino agli effetti per le aree incluse nel protocollo “Natura 2000”, che sarebbero trattate «in modo non adeguato». Manca inoltre una valutazione socio-economica del progetto, ovvero: non si tiene conto della globalità dell’offerta di transito transalpino, ad esempio per quanto riguarda il tunnel del Gottardo. Pierre Moreau sottolinea inoltre che, per le imprese di trasporto, i costi sono altrettanto importanti della velocità: la linea storica e il tunnel stradale, che si è deciso di ampliare, costituiranno alternative meno costose per i trasportatori. Inoltre, fra Italia e Francia, la cosiddetta “autostrada ferroviaria” non funziona: a febbraio la Corte dei Conti transalpina ha raccomandato di ristabilire la concorrenza tra ferrovia e strada, criticando la mancanza di redditività dell’“autostrada viaggiante” che unisce Aiton ad Orbassano, nell’hinterland di Torino. Praticamente, un binario morto. (leggi tutto)

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Fonte: LIBRE

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Spot Mellin sospeso: carne non indispensabile per svezzare i bambini.

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di Elle

Ricordate quello spot della Mellin sullo svezzamento dei bambini trasmesso frequentemente negli ultimi tempi dove la voce narrante recitava: ”Tuo figlio ha bisogno di ferro della carne“.?

Bene, questa inesattezza spacciata per verità scientifica ha mosso la LAV, storica associazione animalista, ad aprire un procedimento presso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per contestare l’indispensabilità della carne in età pediatrica sostenuta all’interno della pubblicità firmata Mellin.

Ebbene, questo produttore di omogeneizzati è stato costretto a fare un passo indietro ritirando lo spot contestato e impegnandosi a tener conto dei rilievi formulati per le prossime iniziative.

A sostegno del procedimento mosso dalla LAV, infatti, ci sono non solo il buon senso comune ma anche i dati provenienti da ricerche scientifiche recenti, come quella condotta nel 2009 dall’American Dietetic Association secondo cui uno stile alimentare vegetariano oltre ad apportare benefici per la salute, consente anche di prevenire alcune patologie.

Anche uno studio illustrato dalla Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana (SSNV) e condotto su bambini tra il primo ed il secondo anno di vita, alimentati con una dieta esclusivamente vegetariana, ha evidenziato una minore incidenza di malattie rispetto al gruppo di bambini onnivori, a parità dell’andamento di crescita.
Questa piccola vittoria legale contro una pubblicità ‘ingannevole e fuorviante’ – secondo le accuse della LAV – forse rappresenta lo spiraglio per un reale cambiamento dei preconcetti sull’alimentazione vegetariana e l’infanzia.

Questo è lo spot “incriminato” dalla LAV. Buona visione…

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Fonte: Tuttogreen

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