Monthly Archives: Dicembre 2011

Anonymous – “Operation Assange” # appello ai popoli #

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# OpAssange

Volantini :

English: http://bit.ly/swI3nM    (pic)
English No.2: http://bit.ly/spbUxB    (pdf)
German: http://bit.ly/tecMUu    (pic)

*** IRC Link ***
irc.prooops.com port 6667 / 6697 Channel #opAssange

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Cari cittadini del mondo,
saprete, che il creatore di Wikileaks, Julian Assange, fondatore di una piattaforma internazionale, che ha reso pubbliche delle verità nascoste, è stato arrestato senza alcuna accusa. Wikileaks ha scoperto grandi scandali in tutto il mondo ed ora ha bisogno del vostro aiuto! Non avrebbe mai pensato di chiedere  un aiuto finanziario, ma in questo caso è assolutamente necessario per sostenere Julian Assange. Bisogna pagare i suoi avvocati e le spese legali.

Il mondo deve sapere, per cui potrebbe essere utile stampare i volantini e diffonderli nella tua città.

Alla Corte Suprema inglese, chiediamo, che Julian Assange non venga estradato in Svezia. Altrimenti saremo costretti ad intervenire!

Assange libero!

Noi siamo Anonymous.
Noi siamo una legione.
Noi non perdoneremo la Corte Suprema inglese.
Noi non dimentichiamo Julian Assange.
Aspettateci!

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Tu puoi donare al:     http://www.wikileaks.de/support.html

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Hasta la Victoria, Socrates… e che Dio ci conservi Maradona

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di OMAR MOUZAKIS
Sur y Sur

La morte di Socrates, a cui assisto senza sprofondare nella tristezza, simbolizza in qualche modo la morte del calcio. Sembra, anche, un simbolo per ritrarre questa epoca di merda: senza sogni né esagerazioni, senza disubbidienza né disperazione, senza sete di giustizia né di alcool. Questo sozzo mondo borghese ci ha privato di tutto quello che c’è di buono, calcio compreso. È questo un mondo di automi rassegnati, aggrappati alla spazzatura delle proprie auto, ai cellulari, alle fantasie dei giochi a premi. Questa borghesia di merda, mediocre, superba nella propria ignoranza, autistica, incapace di amare e di odiare, di provare rabbia.

Questi umani androidi odierni, dai sentimenti ridotti e meschini, dalle avarizie valutate dalle azioni, portatori di culi e tette posticce, sale da pranzo dai cibi “light”, cultori della salute fisica, piccoli girini che vanno per le strade a senso unico…

Sappiano, i rozzi, che vedere giocare Socrates era come leggere, ad esempio, Italo Calvino: c’erano nel suo gioco bellezza, tenerezza, intelligenza. Era come vedere un quadro di Renoir, pieno di luce e di colori. Come ascoltare la musica di un valzer.

Non correva, non stringeva i denti, non ci metteva le “palle”: era dalla parte dell’eleganza, della maestosità, i suoi passaggi erano un “tocco” di distinzione. Vederlo giocare riempiva gli occhi, e placava l’anima.

Questo calcio spazzatura di oggi, giocato da pupazzi che sono milionari prima ancora di essere persone, è un insulto per il calcio giocato da Socrates.

Non è solo il calcio ad essere in lutto, ma anche la poesia, la bellezza, la natura stessa.          (leggi tutto)

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Fonte:  ComeDonChisciotte

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La biblioteca del popolo di Occupy Wall Street continua a vivere

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di William Scott

La Biblioteca del Popolo di Zuccotti Park – una raccolta di oltre 5.000 libri avuti in regalo di ogni tipo e argomento, che tutti potevano leggere – è stata creata non solo perché servissero a tutti i dimostranti di OWS; è stata pensata per fornire conoscenza e il piacere di leggere anche per un pubblico più vasto, compresi i residenti della parte bassa di Manhattan. E’ stata anche una biblioteca per tutti, dato che molte persone che visitavano il parco si fermavano per curiosare tra i libri della nostra biblioteca, per regalare libri loro e per prendere libri.

Alle 2.30 di notte del 15 novembre, la Biblioteca del Popolo è stata distrutta dalla polizia di New York City, che operava agli ordini del Sindaco Michael Bloomberg. Senza nessun preavviso  un esercito di poliziotti in equipaggiamento  antisommossa, ha afferrato ogni cosa e la ha buttata nei camion dell’immondizia e nei  cassonetti, Malgrado la promessa fatta su Twitter dal sindaco Bloomberg che i libri della biblioteca erano stati messi al sicuro e che potevano essere ripresi, soltanto 1.1000 libri sono stati recuperati e alcuni di essi sono illeggibili. Sono stati distrutti anche quattro computer portatili della biblioteca e anche tutti gli  scaffali, i bidoni dove venivano messi i libri, il necessario per timbrarli e catalogarli  e la grande tenda che ospitava la biblioteca.

Nelle sei settimane passate ho vissuto e lavorato come bibliotecario nella Biblioteca del Popolo, in una tenda piantata lì vicino. Sono professore di Inglese all’Università di Pittsburgh e ho scelto di trascorrere il mio anno sabbatico a OWS per partecipare al movimento e per costruire e conservare la raccolta di libri nella Biblioteca del Popolo. Amo i libri: leggerli, metterli a posto, tenerli in mano, perfino odorarli. Amo le biblioteche e tutto quello che rappresentano. Vedere un’intera raccolta di libri avuti in dono, compresi molti che avrei voluto leggere, saccheggiata senza riguardo e distrutta dalle forze della legge e dell’ordine, è stata una delle esperienze più sconvolgenti della mia vita. I miei studenti di Pittsburgh lottano per potersi permettere di comprare i libri che gli servono per i loro corsi. La nostra grande collezione di  libri da studiosi e di riviste, sarebbe bastata da sola a fornire materiale di lettura a molte classi di studenti universitari. In una situazione in cui  le biblioteche pubbliche del nostro paese  lottano per sopravvivere malgrado i tagli al bilancio, le sospensioni temporanee e le chiusure, la Biblioteca del Popolo è servita come modello di che cosa può essere una biblioteca pubblica: gestita per la gente e dalla gente. (leggi tutto)

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Fonte: ZNET Italy

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