Monthly Archives: Febbraio 2011

Roma – Teatro Due: Madonne di Beslan

MADONNE DI BESLAN

studio drammaturgico tratto da scritti di

ANNA POLITKOVSKAJA

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adattamento e regia Chiara Tomarelli
con Chiara Tomarelli e Ilenia Caleo

Testimonianze raccolte a Beslan l’anno dopo la tragedia. Racconti di donne che hanno subito la più grave delle perdite, quella di uno o più figli; di donne che erano dentro la scuola nei giorni di sequestro, che hanno vissuto direttamente le condizioni in cui i terroristi ceceni hanno posto le vittime e le operazioni di assalto compiute dalle truppe federali russe; maestre che sono sopravvissute tragicamente ai propri alunni di quattro, cinque, sei anni; padri e madri alla ricerca delle salme ancora non ritrovate o riconosciute dei propri figli.

Le testimonianze saranno accompagnate, a volte intervallate, dalle riflessioni acute e di profonda conoscenza e intelligenza della Politkovskaja.

Lo spettacolo si presenterà come un nudo lavoro di resa di testimonianza e di riflessione aperta. Si baserà su un’alternanza tra fuori e dentro la tragedia; tra testimonianza diretta e ricostruzione degli eventi; tra completa partecipazione nelle parole e nelle immagini delle madri, delle ‘Madonne’ e lucido tentativo di analisi.

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TEATRO DUE

Rassegna Sguardi S-Velati
Vicolo Due Macelli 37

15-16-17 FEBBRAIO

h.21.00

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Info e prenotazioni 066793349
ufficio promozione giorgia.mordanini@gmail.com

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INCONTRO lunedì 14 FEBBRAIO h.16,30
‘Intorno a Beslan’
PRESENTAZIONE SPETTACOLO presso il Teatro Due
Interverranno le autrici
con la partecipazione di FERDINANDO MADDALONI
promotore del progetto di beneficienza
‘UNA VIDEOTECA PER BESLAN’
e del gruppo
‘NOI NON DIMENTICHEREMO ANNA POLITKOVSKAJA

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Rassegna Stampa “Madonne di Beslan”

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TeatraTrailer

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La Russa e la nonviolenza

Il popolo egiziano riesce a cacciare Mubarak con una rivoluzione nonviolenta mentre  il ministro La Russa riesce a cacciare  il giornalista di Anno Zero solo con dei calci! Ennesima manifestazione insofferente e violenta da parte del ministro della Difesa.

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WebTheatre: da Napoli a Los Angeles

Situazioni surreali a bordo di un’auto, pillole di improvvisazione incardinate su una sceneggiatura solida. Travel Companions è una serie italiana che piace anche negli USA

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di G. Niola

Qualche anno fa Chris Anderson, l’uomo della coda lunga e il direttore di Wired US, in mezzo ad un articolo lunghissimo scriveva, senza dargli troppa importanza, due righe che sono rimaste impresse a molti per l’evidente acume profetico. In quelle righe descriveva un probabilissimo scenario futuro in cui, tenendo ferma l’evoluzione dei mezzi di produzione (più economici e più professionali) e di distribuzione (ubiqui e per tutti) caratteristici del connubio rete e tecnologie digitali, tutti gli abitanti del Pianeta nel corso della vita avrebbero, in media, scritto un libro, composto una canzone o girato un film. L’idea non era solo che produrre è più facile e distribuire ancora di più, ma che è in atto un cambio di mentalità tale da declinare quelle forme di produzione in versioni più spartane (ma non per questo meno valevoli!) e quindi alla portata di tutti, anche di chi non faccia questo di lavoro.

In seguito l’allora inesistente produzione audiovisuale per la rete ha puntualmente preso anche questa direzione oltre a quelle più pulite, patinate e professionali. Neanche a dirlo, è la sua dimensione più selvaggia e interessante. Abbiamo visto le disavventure di Scotty (girate di straforo), le idee di Willwoosh (realizzate, almeno inizialmente, nel tempo libero) e addirittura progetti che professionisti del cinema e della tv hanno realizzato nel tempo libero.

E proprio quella della produzione nel tempo libero da parte di persone che solitamente hanno un altro lavoro è una scelta talmente radicata e sensata, nel mondo delle serie per la rete, che anche prodotti solo apparentemente da dilettanti e realizzati per se stessi sono estremamente valutati. A dimostrarlo è il successo internazionale di Travel Companions, una serie italiana arrivata ormai alla seconda stagione che pare essere apprezzata anche oltreoceano.

La serie, a metà tra preparazione e improvvisazione, ha al centro due colleghi di lavoro che condividono un’auto e ogni mattina vanno al lavoro insieme. Ferdinando Carcavallo e Luca Napoletano interpretano più o meno se stessi in piccoli sketch finzionali, alle volte anche totalmente surreali, che come si conviene hanno un tono comico e spesso sono talmente brevi da risultare estremamente diretti e sinceri.  (leggi tutto)

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Video:  Quo vadis?

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Fonte: PuntoInformatico

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