Monthly Archives: Ottobre 2010

Free Software Foundation compie 25 anni

Il 4 ottobre del 1985 Richard Stallman creava la Free Software Foundation.

La Free Software Foundation (FSF) è un’organizzazione senza scopo di lucro con la missione di promuovere la libertà degli utenti di computer e difendere i diritti di tutti gli utenti del software libero, nel mondo intero.

Siccome la nostra società diventa sempre più dipendente dai computer, il software che usiamo è di fondamentale importanza per garantire il futuro di una società libera. Il software libero riguarda la possibilità di mantenere il controllo sulla tecnologia che usiamo nelle nostre case, scuole e imprese, in modo che i computer siano a servizio del nostro vantaggio individuale e comune, non a quello di aziende di software proprietario o di governi che potrebbero cercare di limitarci e controllarci.

La Free Software Foundation sta lavorando per garantire la libertà degli utenti di computer, promuovendo lo sviluppo e l’utilizzo di software e documentazione liberi — in praticolare il sistema operativo GNU/Linux — e promuovendo campagne contro le minacce alla libertà degli utente di computer come il Sistema di Gestione delle Restrizioni Digitali (DRM).

Il movimento del software libero è uno dei movimenti sociali che ha avuto maggior successo nell’emergere negli ultimi 25 anni, guidato da una comunità mondiale di programmatori etici dedicati alla causa della libertà e della condivisione. Ma il successo finale del movimento del software libero dipende dall’insegnare ai nostri amici e vicini a riconoscere il pericolo che deriva dal non avere la libertà del software, e il pericolo per una società di perdere il controllo sulla sua tecnologia.

Peter T. Brown, Direttore esecutivo di Free Software Foundation

Il cuore del nostro lavoro

La FSF detiene articoli storici sulla filosofia del software libero e detiene la Definizione di Software Libero – per indicare chiaramente a cosa deve rispondere un determinato software per essere considerato software libero.

La FSF sponsorizza il progetto GNU, lo sforzo volto a fornire un completo sistema operativo con licenza di software libero. Inoltre finanziamo e promuoviamo anche l’importante sviluppo del software libero e forniamo sistemi di sviluppo per i manutentori del software GNU, tra cui servizi completi di e-mail e shell e mailing lists. Siamo impegnati nella promozione del sistema operativo GNU, e permettiamo ai volontari di contribuire facilmente a questo lavoro, anche sponsorizzando Savannah, repository di codice sorgente e centro di sviluppo di software libero.  (leggi tutto)

Fonte: Free Software Foundation


Genova 2001: La trappola

Controinchiesta sui fatti di Genova e sul movimento globale

di Bruno Luverà

genova 2001


“Per un pacifista, che tiene le braccia alzate, essere attaccato senza alcun motivo, è qualcosa di terribile”. A Genova nel luglio del 2001 dalle duecento alle trecentomila persone si danno appuntamento in nome di “un altro mondo possibile”. Un’inedita alleanza tra laici e cattolici. Li attende la trappola: il manganello si abbatte su manifestanti inermi, in piazza e nel chiuso di scuole e caserme. Vengono sospesi diritti fondamentali, oltraggiata la dignità personale. Carlo Giuliani è ucciso da un carabiniere. A Genova si sperimenta la “tolleranza politica zero”. A un anno di distanza, grazie al racconto dei protagonisti, alla visione di centinaia di ore di filmati, l’autore ricostruisce tessera dopo tessera il mosaico del G8: dall’addestramento delle forze dell’ordine per colpire i “nemici” del movimento, alle cariche contro i pacifisti, dalla presenza di infiltrati dell’estrema destra ed indipendentisti, alle disattese informative dei servizi segreti che avevano comunicato in anticipo la strategia del Black bloc. Genova diventa un evento fondante del movimento globale, di cui si traccia un’accurata mappa, evidenziando l’identità plurale del “popolo dei sognatori”, le differenze con la galassia nera degli antiglobalizzatori. Di fronte al populismo della nuova destra europea e alla crisi della socialdemocrazia il movimento globale rappresenta la cellula germinale di una nuova sinistra.

 

Linka il DOCUMENTARIO

 

 

 

 

Bruno Luverà, inviato speciale del Tg1, vincitore del premio giornalistico Saint Vincent 2002, con il servizio sui pestaggi delle forze dell’ordine durante il G8, collaboratore delle riviste “LiMes” e “Il Mulino”, ha pubblicato: Oltre il confine. Regionalismo europeo e nuovi nazionalismi (Il Mulino, 1996); I confini dell’odio. Il nazionalismo etnico e la nuova destra europea (Editori Riuniti, 1999), Il Dottor H. Haider e la nuova destra europea (Einaudi 2000).

 

Fonte:    Arcoiris.tv

 


Diamo soggiorno ai Diritti

Settimana di mobilitazione di Napoli e Caserta per i diritti delle e dei migranti

monumento

L’attacco ai diritti e alla dignità dei migranti, che ha conosciuto la sua pagina più oscura nelle giornate di Rosarno, continua. Il progetto di aprire altri CIE, gli sgomberi e le deportazioni senza alternative dei Rom e Sinti sono solo alcuni esempi della cronaca di questi giorni di un ulteriore imbarbarimento causato da scelte politiche che considerano i migranti solo come manodopera a buon mercato. L’attacco ai diritti dei migranti è un aspetto dell’attacco ai diritti di tutti.

La crisi è in questo senso il terreno sul quale insieme, migranti e non, possiamo costruire un nuovo orizzonte di lotta, contro la precarietà, per i diritti dei migranti e di tutti.

Per farlo, abbiamo bisogno di guardare alla specificità della condizione dei migranti, alla brutale violenza che caratterizza il governo dei loro corpi e delle loro vite, per costruire una nuova presa di parola collettiva, politica, culturale e sociale, che partendo dall’universalità del diritto rivendica il diritto di voto amministrativo, la cittadinanza basata sullo ius soli per i cittadini migranti, il permesso di soggiorno per uscire dalla clandestinità forzata.

Per questo daremo vita ad una settimana di mobilitazioni contro lo sfruttamento, il razzimo e la camorra per la regolarizzazione e i diritti così articolata:


8 Ottobre Sciopero dei migranti

“Stop Sfruttamento, Diritti e Dignità”– Blocco delle rotonde contro lo sfruttamento e il caporalato. Tra Caserta e Napoli in tante rotonde i lavoratori immigrati rifiuteranno di lavorare per meno di 50 €


9 Ottobre Corteo contro il razzismo, lo sfruttamento e le camorre

Ore  9.30 Via Domitiana 564 – a Castel Volturno per il permesso di soggiorno e i diritti di cittadinanza


La mobilitazione proseguirà a Roma il 14 e del 15 ottobre, quando daremo vita ad un presidio davanti al Ministero dell’Interno insieme a quanti in tante parti di Italia hanno lottato e aperto vertenze, lanceremo un ponte verso le mobilitazioni contro la precarietà e per i diritti che si svolgeranno in quei giorni, a partire dal corteo contro la crisi indetto dalla Fiom il 16 ottobre che si propone come spazio pubblico comune e quindi come occasione per rimetterci in cammino in tanti, uniti contro la crisi.

Contrastare lo sfruttamento del lavoro nero, con il recepimento della Direttiva Europea 52, applicare ed estendere l’articolo 18 del Testo Unico anche a chi denuncia di essere stato costretto all’irregolarità del lavoro, ma anche e soprattutto mettere in campo un percorso permanente di emersione che, oltre a dare la possibilità a chi è stato truffato nel corso dell’ultima sanatoria di ottenere il permesso di soggiorno, offra una uscita generalizzata dalla schiavitù e dallo sfruttamento per centinaia di migliaia di migranti ancora oggi costretti alla clandestinità. Prorogare la durata del permesso di soggiorno, garantire il permesso a chi oggi ha perso il lavoro e fatica a trovarne uno nuovo senza che incomba la minaccia di espulsione. Queste sono alcune delle rivendicazioni che porteremo alle istituzioni locali e direttamente al Ministero dell’Interno il 15 ottobre a Roma

In queste mobilitazioni vogliamo costruire una forte iniziativa sociale che veda studenti, precari, lavoratrici e lavoratori, cittadine e cittadini italiani e migranti, rispondere insieme a chi sta utilizzando la crisi per annullare le conquiste sociali e riportare la società a un passato in cui vale solo la legge del più forte.

Coordinamento antirazzista di Caserta


Info:

per contribuire alla mobilitazione 333/4752396

csaexcanapificio@libero.it