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Genova – “Carlo Giuliani, ragazzo, 20 luglio 2001” scritta scolpita in un blocco di granito

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Un blocco di granito per ricordare Carlo

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Un blocco di granito con scolpita la scritta «Carlo Giuliani, ragazzo, 20 luglio 2001». Realizzato dai «compagni di Carrara», sarà collocato dai camalli genovesi questa mattina a piazza Alimonda, dove Carlo fu ucciso esattamente dodici anni fa. «La targa in passato è stata spesso danneggiata – ha spiegato ieri Giuliano Giuliani, padre di Carlo – e contro le “teste di marmo” abbiamo pensato di sostituirla con un blocco di granito».

Il comitato dedicherà la giornata di oggi al ricordo di don Andrea Gallo e della partigiana genovese Teresa Mattei (scomparsa il 12 marzo scorso), con musica e interventi dalle 14 in piazza Alimonda.

Domenica sera il Comitato Verità e Giustizia organizzerà un corteo per ricordare «la mattanza della scuola Diaz», con partenza alle 21 in piazza Alimonda.

Lunedì mattina, invece, una ventina di «reduci» della Diaz provenienti da tutta Europa torneranno per la prima volta nella scuola per un incontro pubblico, autorizzato dal nuovo preside dopo anni di dinieghi della vecchia dirigente scolastica. Quest’anno, inoltre, la famiglia Giuliani, in collaborazione con il centro sociale Pinelli, ha organizzato un torneo di calcio a 5 che si giocherà domenica al Ca’ de Rissi, nel quartiere di Molassana.

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Fonte: controlacrisi.org

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Genova 2001/G8: telefonata choc tra due poliziotti dopo la morte di Giuliani

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Genova G8

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Allucinante e terribile telefonata tra due poliziotti dopo la morte di Carlo Giuliani. Da poco è stato colpito Carlo e i due agenti definendo i manifestanti “zecche del cazzo”  si vantano di un buon risultato: 1 a 0.

L’audio è stato tratto dal docu-film “The Summit” sui tragici fatti del luglio 2001.

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The Summit –> Nelle sale da giovedì 21, il film The Summit  sarà presentato lunedì 25 febbraio al cinema Portico di Firenze alla presenza degli autori Franco Fracassi e Massimo Lauria.

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Genova 2001: La trappola

Controinchiesta sui fatti di Genova e sul movimento globale

di Bruno Luverà

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“Per un pacifista, che tiene le braccia alzate, essere attaccato senza alcun motivo, è qualcosa di terribile”. A Genova nel luglio del 2001 dalle duecento alle trecentomila persone si danno appuntamento in nome di “un altro mondo possibile”. Un’inedita alleanza tra laici e cattolici. Li attende la trappola: il manganello si abbatte su manifestanti inermi, in piazza e nel chiuso di scuole e caserme. Vengono sospesi diritti fondamentali, oltraggiata la dignità personale. Carlo Giuliani è ucciso da un carabiniere. A Genova si sperimenta la “tolleranza politica zero”. A un anno di distanza, grazie al racconto dei protagonisti, alla visione di centinaia di ore di filmati, l’autore ricostruisce tessera dopo tessera il mosaico del G8: dall’addestramento delle forze dell’ordine per colpire i “nemici” del movimento, alle cariche contro i pacifisti, dalla presenza di infiltrati dell’estrema destra ed indipendentisti, alle disattese informative dei servizi segreti che avevano comunicato in anticipo la strategia del Black bloc. Genova diventa un evento fondante del movimento globale, di cui si traccia un’accurata mappa, evidenziando l’identità plurale del “popolo dei sognatori”, le differenze con la galassia nera degli antiglobalizzatori. Di fronte al populismo della nuova destra europea e alla crisi della socialdemocrazia il movimento globale rappresenta la cellula germinale di una nuova sinistra.

 

Linka il DOCUMENTARIO

 

 

 

 

Bruno Luverà, inviato speciale del Tg1, vincitore del premio giornalistico Saint Vincent 2002, con il servizio sui pestaggi delle forze dell’ordine durante il G8, collaboratore delle riviste “LiMes” e “Il Mulino”, ha pubblicato: Oltre il confine. Regionalismo europeo e nuovi nazionalismi (Il Mulino, 1996); I confini dell’odio. Il nazionalismo etnico e la nuova destra europea (Editori Riuniti, 1999), Il Dottor H. Haider e la nuova destra europea (Einaudi 2000).

 

Fonte:    Arcoiris.tv