Monthly Archives: Febbraio 2009

Russia: chi parla muore!

Ancora una voce libera soffocata. E’ sempre più rischioso, molto più di prima, in alcune zone del pianeta cercare, indagare, lottare per i diritti e per la verità. (madu)

 

DA:  www.ilariaalpi.it  – Osservatorio sull’informazione

 

 

 

Anastasia Baburova: un’altra vittima di un’informazione libera

 

L’ennesima vittima di un’informazione libera e priva di pressioni politiche si chiama Anastasia Baburova. Anastasia aveva 25 anni ed era una praticante giornalista della “Novaya Gazeta”, il giornale di Anna Politkovskaja.
E’ morta a causa di una ferita d’arma da fuoco alla testa. E’ stata
uccisa in un agguato insieme a Stanislav Markelov, 34enne avvocato
icona della lotta per i diritti civili in Cecenia.
Secondo la polizia è rimasta vittima di un attentato il cui vero
obiettivo era lo stesso avvocato che si era battuto per condannare i
crimini di guerra russi.
Markelov aveva appena finito di parlare
con i giornalisti quando un sicario gli ha sparato alla nuca e ha poi
fatto fuoco contro la giovane giornalista, autrice di numerosi
reportage sul crescente razzismo e ultranazionalismo in Russia.
L’avvocato si era battuto contro il rilascio anticipato del colonnello Yuri Budanov, l’ufficiale più alto in grado a essere condannato per crimini di guerra da un tribunale russo. (leggi tutto)

 

 

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Approfondimenti:

Storia della Cecenia

Anna Politkovskaja

Yuri Budanov

 


Gaza Vive: manifestazione di solidarietà al Cantolibre

Le televisioni ed i giornali non ne parlano più, ma questo non significa che la tragedia a Gaza sia finita. Semplicemente, non fa più notizia e così,  secondo la legge dei media, è diventata di serie B. Non ci sono più morti, bombardamenti, razzi e missili,  nulla che possa attirare l’attenzione dei telespettatori o dei lettori. Si può quindi tornare serenamente a parlare del "Grande Fratello" o ancor peggio di Sanremo.  (madu) 

 

GAZA  VIVE

 

 

Manifestazione di solidarietà

c/o la Cooperativa Sociale CANTOLIBRE di Napoli 

 Venerdì 6 febbraio 2009

dalle ore 18.00

Serata
di solidarietà a sostegno dell’Associazione THE CULTURE and FREE TOUGHT
di KHAN YOUNIS- GAZA visitata da una delegazione di Donne in Nero
recatasi a Gaza nel giugno scorso.

Attraverso
immagini, letture di testi ed interventi artistici di sostegno
cercheremo di raccontare la vita (misera) che c’era prima e quello che
rimane dopo lo scellerato massacro di vite e devastazioni di
infrastrutture operato dalla missione militare israeliana.

Un caldo abbraccio da tutti noi a chi vorrà partecipare.

 

“La
speranza è la malattia incurabile dei Palestinesi. Il nostro fardello.

Io rifiuto lo spirito di disfatta e mi aggrappo alla speranza folle che
la vita, la storia, la giustizia abbiano ancora un senso.

Ho scelto di
essere malato di speranza.”

Mahmoud Darwish

 

INGRESSO PER TUTTA LA MANIFESTAZIONE  10 €

+ 3 €  PER UN PIATTO DI COUS COUS PALESTINESE

 

Canto libre
via S.Giovanni Maggiore Pignatelli 35-Napoli
tel:081.4288100/0814244275/fax:0814202959.
info@cantolibre.it

www.myspace.com/cantolibreofficialspace

 

1.502 migranti e rifugiati morti nel 2008

Anche quest’anno dobbiamo dare il triste dato dei morti e dispersi tra i disperati che sognano di venire in europa in cerca di lavoro o per scappare dall’inferno. (madu)

 

FORTEZZA EUROPA: 1.502 MIGRANTI E RIFUGIATI MORTI NEL 2008

 

 

ROMA – Ad avvistarlo è stato un pescatore, nel pomeriggio dello scorso
26 dicembre. Il cadavere galleggiava tra gli scogli di Melilla,
l’enclave spagnola in Marocco. È la vittima numero 1.502 del 2008. Un dato che segna un meno 23% rispetto al 2007, quando le morti documentate alle frontiere Ue furono 1.942,
poco meno delle 2.088 registrate nel 2006. Difficile comparare i dati,
dato che si tratta delle sole notizie riportate dalla stampa. Nessuno
infatti è in grado di conoscere il numero di naufragi “fantasma
sfuggiti alla cronaca ma non ai pescatori del Canale di Sicilia, che
continuano a pescare resti umani nelle reti, specialmente in prossimità
delle coste libiche.

In linea con la crescita del numero degli
arrivi, aumentano le vittime nel Canale di Sicilia. Le vittime
documentate tra Libia, Tunisia, Malta e Sicilia sono passate dalle 302 nel 2006 alle 556 nel 2007 alle 642
nel 2008. Negli stessi anni, il numero di migranti intercettati nel
Canale di Sicilia è passato da 19.000 a 20.450 per poi balzare a 36.900
nel 2008. Un aumento significativo, ma comunque di gran lunga inferiore
al fabbisogno di manodopera straniera, dato che il governo Berlusconi
ha da poco chiesto l’ingresso di 150.000 lavoratori immigrati per il
2008. Ancora maggiore – per quanto contenuto in termini assoluti – è
stato invece l’aumento dei migranti intercettati in acque maltesi,
passati dai 311 del 2006 ai 613 del 2007 e ai 1.266 nei primi nove mesi
del 2008. Somalia e Nigeria sono le prime nazionalità di chi attraversa
il Canale di Sicilia. E parallela alla rotta siciliana, continua a
essere battuta la rotta che dalle coste algerine di Annaba porta in Sardegna.
Circa 1.500 algerini erano stati intercettati nel 2007. Le vittime
continuano a susseguirsi. Dopo i 65 morti del 2007, l’anno appena
trascorso ha registrato la scomparsa di 60 persone, tra annegati e
dispersi in mare. (leggi tutto)

 

 

Riporto di seguito, uno stralcio del film documentario:

Come un uomo sulla terra  

un film di Riccardo Biadene, Andrea Segre, Dagmawi Yimer
Regia di Andrea Segre e Dagmawi Yimer in collaborazione con Riccardo Biadene

 

 

http://www.youtube.com/watch?v=j1Z86oFrGLI

 Organizza una presentazione del film nella tua città e firma l’appello

contro gli accordi bilaterali tra Italia e Libia sul controllo dei flussi dei migranti.