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Riflessioni sul nostro mondo e sul Natale

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Riflessioni sul nostro mondo e sul Natale

di Pio Russo Krauss

In Italia circa 51.000 persone non hanno casa e vivono per strada [1] . Nel solo 2016 sono stati eseguiti 35.000 sfratti [2]. Gli appartamenti sfitti sono 7 milioni (di cui 4,3 milioni sono case di vacanza e 2,7 milioni appartamenti privi di uso) [3].

Il Governo, invece di garantire un tetto a chi dorme per strada, ha varato la legge su “decoro e sicurezza urbana”, che prevede sanzioni per chi si sdraia nelle stazioni, sui marciapiedi, sulle panchine dei centri storici e situate vicino ai monumenti. Aumentano gli episodi di intolleranza e di violenza verso questi poveri e il favore verso i provvedimenti contro di loro.

Dal 2013 al 15 giugno 2017 sono annegati nel Mediterraneo 15.000 persone che fuggivano da guerre, da dittature, dall’ISIS, da persecuzioni oppure dalla fame, dalla mancanza di qualsiasi possibilità di lavoro [4]. La UE e l’Italia invece di accogliere questi disperati e di creare canali di ingresso sicuri e legali (come i trattati internazionali prescrivono) spendono milioni di euro per cercare di bloccarli in Libia, Turchia, Sudan, Eritrea, Niger, finanziando così dittatori e perfino trafficanti e gettando i migranti nelle mani di persone senza scrupoli [5, 6]. Come ha detto il Commissario ONU per i Diritti Umani “La politica dell’Unione Europea di assistere la guardia costiera libica nell’intercettare e respingere i migranti nel Mediterraneo è disumana. La sofferenza dei migranti detenuti in Libia è un oltraggio alla coscienza dell’umanità. La comunità internazionale non può continuare a chiudere gli occhi sugli orrori inimmaginabili sopportati dai migranti in Libia” [7]. Un’altra agenzia ONU (l’OIM) ha scritto: “I trafficanti di ieri sono le forze anti-trafficanti di oggi” [6].

Gli stranieri presenti nel nostro territorio sono accusati di essere ladri, stupratori e rapinatori anche se i dati dicono che delinquono meno degli italiani [8]. Così acquistano maggiore potere i partiti e i gruppi razzisti, xenofobi o che promettono di “ripulire la città di zingari, senzatetto, accattoni”.

I cittadini italiani in povertà assoluta sono 4.750.000, di questi 1.290.000 sono bambini e ragazzi. Negli ultimi anni in Italia la povertà è aumentata, ed è aumentata anche la ricchezza di ricchi e benestanti, per cui il divario tra il 20% degli italiani più ricchi e il 20% degli italiani più poveri è aumentato del 9% [9].

I poveri si vergognano della loro situazione, la vivono come una colpa e una parte della popolazione li disprezza, prova sentimenti di repulsione e di antipatia. Come se l’essere povero fosse una scelta e non una condizione disgraziata da cui oggi è difficilissimo uscire (chi assumerebbe un senzatetto?).

La spesa militare mondiale nel 2013 è stata di 1.435 miliardi di euro (quasi 4 miliardi di euro al giorno), con un aumento in termini reali dello 0,5% rispetto all’anno precedente e di circa il 40% in più di quella degli anni ’90. L’Italia è all’11° posto, superando Paesi come Brasile, Israele, Australia, Spagna [10]. Nella finanziaria 2018 è prevista una spesa di 25 miliardi: il 5% in più rispetto al 2017, che già aveva visto un aumento del 10% sul 2016 [11]. Mentre la spesa militare aumenta ogni anno quella per la sanità diminuisce, in media dello 0,1% all’anno dal 2010 al 2016 [12].

Tra qualche giorno si festeggerà la nascita di Gesù. E lo faranno in tanti, quasi tutti. E ciò stride con la situazione illustrata dai dati prima citati, perché Gesù fu un povero, un senzatetto (“Il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo” Lc. 9,58); uno straniero (figlio di Galilei – popolazione disprezzata dai Giudei – nato in Giudea); una persona che ha sempre manifestato una scelta preferenziale per i poveri, gli emarginati, gli esclusi; uno che ha gridato “Guai ai ricchi” (Lc 5,24), che ha affermato che il criterio per giudicare la bontà e la realizzazione di una persona è il suo comportamento verso chi è nel bisogno (“Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito” Mt. 25,35); un nonviolento, un predicatore di pace e di fratellanza universale (“Amatevi gli uni gli altri” Gv. 13,34, “Amate i vostri nemici, fate del bene a chi vi vuol male” Lc 6,27).

Come è possibile che si possa festeggiare la nascita di un simile personaggio e poi fare il contrario di quello che lui ha detto e fatto? Come è possibile che la fratellanza, valore non solo cristiano ma anche laico (fraternité, egalité, liberté), possa essere così negata nel nostro mondo?

Per fortuna ci sono persone che si battono contro l’ingiustizia e la violenza, che praticano concretamente la fratellanza, l’uguaglianza e la libertà e che non stanno zitti di fronte a chi semina l’odio, che si mettono dalla parte dell’immigrato, del senza-tetto, del povero e dell’emarginato.

Sono pochi? Forse sono molto più di quanto pensiamo.

Quanti sono a conoscenza dei molti gruppi di volontari che si danno da fare per i senza dimora, come la fondazione Leone, il Centro Buglione, La Tenda, Il Centro Astalli, la Ronda del Cuore ecc.? A Napoli tra associazioni, enti ecclesiali, cooperative e fondazioni sono circa 70 i gruppi che prestano assistenza a queste persone.

Quanti sanno delle persone che col consenso dei Ministeri dell’Estero e degli Interni, ma senza un euro di contributo statale organizzano l’ingresso legale di persone in fuga da guerre e dittature e il loro soggiorno presso famiglie. In un solo anno il progetto Corridoi Umanitari della Comunità di S. Egidio, Chiese Evangeliche e Tavola Valdese ha salvato circa 1.000 persone.

E come non ricordare l’encomiabile lavoro delle ong operanti in mare che nel solo 2016 hanno salvato 46.796 migranti. O le decine di migliaia di persone che a ridosso di ferragosto hanno firmato l’appello a favore delle ONG e contro la politica antiimmigrazione del Governo?

Quanti conoscono i gruppi di musulmani che si battono contro i fondamentalisti e per la pace? Quanti hanno saputo del convegno tenutosi a Torino dal titolo “Islam contro islamismo”, nel quale gli islamici si sono interrogati su perché una parte di musulmani assume posizioni violente e intolleranti e su quali sono le radici della violenza nella loro religione? Un esempio che dovrebbe seguire chiunque si riconosce in una religione o in una qualsiasi corrente di pensiero (fosse anche quella di “non averne alcuna”).

Insomma, malgrado le molte ingiustizie e problemi del nostro mondo e malgrado i giornali e le televisioni enfatizzano il peggio dell’uomo, favorendo la diffidenza, la paura, l’egoismo e l’assenza di speranza, la realtà è molto più variegata e composita, vi è tanto che non va ma anche molto bene, e la situazione può evolvere in peggio ma anche molto in meglio.

Soprattutto vi sono innumerevoli persone oneste, miti, che praticano i valori della fratellanza, dell’uguaglianza, della libertà, che lottano per la giustizia e per la pace.

Non sono la maggioranza? E’ vero, non lo sono. Ma la Storia ci insegna che sono sempre state le minoranze che hanno reso il mondo migliore. E’ grazie a minoranze, ma coerenti e determinate, che la schiavitù non è più ammessa, che la democrazia si è affermata, che le donne hanno compiuto passi enormi di emancipazione, che sono state varate norme per tutelare i lavoratori, per dare assistenza ai malati, per aiutare chi è in difficoltà, per combattere l’inquinamento, per mettere un freno alla violenza e alla sopraffazione.

Noi ci sentiamo parte di queste minoranze. Crediamo che le nostre piccole azioni e il nostro piccolo impegno non è sterile proprio perché sono state sempre le minoranze attive a innescare e realizzare processi di cambiamento.

Festeggeremo con piacere e con coerenza la nascita di quel nazareno povero e mite, nato in terra straniera, che ci ha lasciato un messaggio ancora oggi attualissimo e rivoluzionario. Con questo spirito auguriamo a tutti un buon Natale.

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Fonte: Il Giardino di Marco

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1) www.istat.it/it/archivio/175984; 2) http://ucs.interno.gov.it/FILES/allegatinews/1263/Pubblicazione_sfratti_2016.pdf;

3) Istat: XV censimento generale della popolazione e delle abitazioni; 4) UNHCR 2017; 5) www.africa-express.info/2017/03/01/accordo-sui-migranti-con-il-sudan-europa-e-italia-complici-delle-violazioni-dei-diritti-umani; 6) OIM https://reliefweb.int/sites/reliefweb.int/files/resources/N1711623.pdf; 7) UHNCR 15/11/17; 8) Ministero della Giustizia 2017 www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_14.wp si veda il nostro messaggio n.23 del 25/10/17; 9) Istat 2017; 10) SIPRI 2017; 11) http://milex.org/2017/11/17/italia-cresce-la-spesa-pubblica-in-armamenti; 12) https://www.ambrosetti.eu/ricerche-e-presentazioni/rapporto-meridiano-sanita-2017/

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Due suicidi in carcere tra Natale e Santo Stefano

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OSSERVATORIO PERMANENTE SULLE MORTI IN CARCERE

Radicali Italiani, Associazione “Il Detenuto Ignoto”, Associazione “Antigone”

Associazione A “Buon Diritto”, Redazione “Radiocarcere”, Redazione “Ristretti Orizzonti”

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Due suicidi in carcere tra Natale e Santo Stefano: negli ultimi 5 anni 19 detenuti si sono uccisi durante le festività natalizie

Il giorno di Natale, alle 7 di mattina, Cataldo Bruni, di 31 anni, si è impiccato con una corda rudimentale nel carcere di Trani (Bat). Stava scontando una condanna per detenzione di sostanze stupefacenti, pena che sarebbe terminata a febbraio prossimo.

Nella notte tra il 25 e il 26 dicembre Massimiliano Alessandri, 44 anni, si è suicidato nel carcere Pagliarelli di Palermo impiccandosi con un lenzuolo. L’uomo aveva origini fiorentine, lavorava a Palermo come giardiniere, ed era appellante dopo una condanna in primo grado.

In 5 anni (2009-2014) ben 19 detenuti si sono tolti la vita nel periodo delle festività natalizie (24 dicembre-6 gennaio). Una frequenza doppia rispetto al resto dell’anno. (vedi il dossier “Morire di carcere”)

I motivi vanno ricercati nell’accentuato senso di solitudine per la lontananza dalle famiglie (vedi “Natale SENZA”), nella assenza di proposte “trattamentali” (con la sospensione dei corsi scolastici e delle attività lavorative) e nella riduzione, causa ferie, di un personale già sotto-organico durante il resto dell’anno (gli agenti di Polizia penitenmziaria salvano la vita a centinaia di detenuti ogni anno, spesso togliendo loro letteralmente la corda dal collo).

Da inizio anno salgono a 43 i detenuti che si sono tolti la vita: avevano un’età media di 40 anni, 37 gli italiani e 6 gli stranieri, 2 le donne. 37 detenuti si sono impiccati, 5 si sono asfissiati con il gas del fornelletto da camping in uso nelle celle, 1 si è dissanguato tagliandosi la carotide con una lametta da barba.

Le carceri nelle quali si sono registrate più vittime sono Napoli Poggioreale (4) e Padova Casa di Reclusione (3).

 

I detenuti suicidi nel 2014 per Istituto e causa morte. In ordine di data, dal più recente

Cognome Nome Età Data morte Istituto di Pena Metodo
Alessandri Massimiliano 44 anni 26-dic-14 Pagliarelli (Pa) impiccamento
Bruni Cataldo 31 anni 25-dic-14 Trani (BAT) impiccamento
Filia Tomas 34 anni 22-nov-14 Firenze impiccamento
Rosa Massimo 63 anni 19-nov-14 Como impiccamento
Bussacchetti Remo 43 anni 04-nov-14 Fossombrone (Pu) impiccamento
Riunno Maurizio 28 anni 31-ott-14 Como impiccamento
Cari Jason 25 anni 22-ott-14 Lucca impiccamento
Muscas Pier Giacomo 43 anni 20-ott-14 Cagliari impiccamento
Ciferri Gianluca 48 anni 20-ott-14 Ascoli Piceno impiccamento
Riahi Samir 38 anni 18-ott-14 Padova Reclusione impiccamento
Miglietta Giampiero 38 anni 16-ott-14 Latina impiccamento
Galvez Cuevas 30 anni 12-ott-14 Como impiccamento
De Matteo Vincenzo 63 anni 08-set-14 Napoli Poggioreale impiccamento
Russo Francesco Saverio 34 anni 06-set-14 Sassari impiccamento
Verra Giacinto 38 anni 01-set-14 Trento impiccamento
Amcha Martin 46 anni 01-set-14 Pisa impiccamento
Leone Alessandra 41 anni 23-ago-14 Civitavecchia (Rm) impiccamento
Fallacara Domenico 43 anni 21-ago-14 Taranto (permesso) colpo arma fuoco
Tavassi Francesco 44 anni 09-ago-14 Napoli Secondigliano impiccamento
Pucci Giovanni 44 anni 24-lug-14 Padova Reclusione impiccamento
Scalet Riccardo 32 anni 23-lug-14 Trento impiccamento
Bianchi Johnny 26 anni 18-lug-14 Pavia impiccamento
Spanò Nunzio 31 anni 11-lug-14 Catania Bicocca impiccamento
Orrù Antonio 44 anni 29-giu-14 Cagliari impiccamento
Eddyrhoussi Adil 33 anni 29-giu-14 Firenze asfissia gas
Stoycheva Slavska 55 anni 20-giu-14 Teramo impiccamento
Fattien Sofien 40 anni 03-giu-14 Firenze asfissia gas
Simone Alessandro 29 anni 28-mag-14 Bari impiccamento
Aireti Giovanni 64 anni 26-mag-14 Ancona impiccamento
Spizuoco Antonio 51 anni 01-mag-14 Napoli Poggioreale impiccamento
Braidic Alessandro 32 anni 25-apr-14 Padova Reclusione impiccamento
Pecoraro Giuseppe 61 anni 20-apr-14 Vercelli asfissia gas
Luca Mollia 39 anni 08-mar-14 Biella impiccamento
Consoli Paolo 42 anni 07-mar-14 Lecce impiccamento
Murro Benedetto 41 anni 20-feb-14 Napoli Second. Opg impiccamento
Cantone Mario 40 anni 18-feb-14 S.M. Capua Vetere impiccamento
Amuso Angelo 33 anni 17-feb-14 Napoli Poggioreale asfissia gas
Colta Ion 52 anni 14-feb-14 Milano Opera dissanguamento
Manno Salvatore 37 anni 07-feb-14 Vibo Valentia impiccamento
Locicero Gianpieto 39 anni 17-gen-14 Parma impiccamento
Di Noia Alberico 38 anni 15-gen-14 Lucera (Fg) impiccamento
Di Francesco Francesco 53 anni 5-gen-14 Roma Rebibbia impiccamento
Scarcella Francesco 42 anni 3-gen-14 Ivrea (To) impiccamento

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E’ Natale (anche) in carcere… e c’è poco da festeggiare, ma comunque “auguri”!

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Fonte: Ristretti Orizzonti

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