Tag Archives: hacktivist

Anonymous | Pubblicati i 28 gigabyte di files sottratti alla Banca Centrale Russa

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Video Messaggio del 26/03/2022

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“Salve cittadini del mondo,

Vladimir Putin ha portato il popolo russo alla fame per anni. Putin ha censurato i media e punito i dissidenti. Mentre si divertiva nelle stanze del Cremlino. Il popolo della Russia ne ha sofferto economicamente. Vladimir Putin è un bugiardo, un dittatore, un criminale di guerra e un assassino di bambini.

Putin e i suoi compagni insieme ai trafficanti di armi stanno portando il mondo verso il disastro. Migliaia di civili e persone innocenti sono state uccise su ordine di Putin in Ucraina. Centinaia di migliaia di ucraini sono stati sfollati.

Ospedali, scuole e rifugi antiaerei sono stati bombardati. Bambini hanno perso le loro famiglie. Famiglie hanno perso i loro figli.

Vladimir ricordi cosa abbiamo fatto ai dittatori in Nigeria, Turchia, Cile e Nicaragua? Ricordi come abbiamo punito Israele, USA, Europa, MasterCard, SARS e tutti gli altri sostenitori della guerra?

Vladimir Putin, nessun segreto è al sicuro. Siamo tutto. Siamo nel tuo palazzo. Siamo dove mangi. Siamo alla tua tavola. Siamo nella stanza dove dormi.

Adesso abbiamo condiviso migliaia di documenti (*) della Banca Centrale Russa su contratti, corrispondenza, bonifici, segreti commerciali dei tuoi oligarchi, rapporti di economia reale che tu escludi dagli accordi commerciali pubblici e che hai firmato con altri paesi, dichiarazioni, informazioni su i tuoi sostenitori, le tue conferenze video e i programmi che usi.

La NATO gli USA e l’Unione Europea sono dei bugiardi. Vogliono solo schiavizzare l’umanità. Tutti hanno accordi segreti.

L’innocenza del mondo non è sola. Siamo voi. Tu sei noi. Prendi il controllo. Siamo con gli innocenti. Non permettiamo la guerra, lo sfruttamento e l’ingiustizia.

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Siamo Anonymous

Siamo legione

Non perdoniamo

Non dimentichiamo

Aspettaci!”

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(*) I 28 giga di files riservati sono stati resi disponibili per il download da un membro di Anonymous, The Black Rabbit World.

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Nasce #FemAnonFatal l’ala femminile di Anonymous

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Di seguito il Manifesto del collettivo delle hacktivist “FemAnonFatal”, letto da Anonymous nel video messaggio:

Per troppo tempo siamo state costrette a stare dietro le spalle di chi riteneva di poter controllare la nostra voce” – si legge nel messaggio del cyber gruppo . “Il loro posto per dirci come parlare, cosa indossare e chi, quando e come votare. Cosa definiva essere una donna e cosa uguaglianza. Non ci hanno mai visto come pari! Ci hanno messo a tacere, difendendosi da un punto di vista pubblico e organizzando panel per parlare del nostro diritto riproduttivo e dei nostri corpi.

Questo è FemAnonFatal, prosegue il messaggio. “Issiamo la bandiera delle nostre sorelle in tutto il mondo, in solidarietà con le donne che hanno combattuto, che sono state processate e sono morte affinché noi oggi avessimo una voce” – sottolinea il testo della nuova costola di Anonymous. “Per le donne che stanno fianco a fianco nelle proteste e nei raduni, che si educano e si sostengono a vicenda; che combattono per la stessa paga e il diritto di scegliere, che comprendono la lotta per l’infanzia e la scelta di non avere figli. Chi non le vittimizza ma elogia loro coraggio a parlare, chi ascolta, chi combatte, chi è disinteressato e aperto” – aggiunge il nuovo cyber gruppo di hactiviste. “Per ogni ragazza e ogni donna in tutto il mondo che conosce la lotta della femminilità. Donne che sono costrette a sposarsi, essere stuprate, molestare. Che vivono con traumi di mutilazioni genitali.”

Ne abbiamo abbastanza di quelli che hanno ingabbiato le donne nelle cantine per il turismo sessuale” – afferma FemAnonFatal. “Che ci hanno venduto come proprietà nella pubblicità o nell’industria del sesso, di coloro che vedono la donna solo come servitrici delle loro fantasie o programmi sessuali. Di quelli che ci temono e quindi ci picchiano e ci fanno tacere. Che pensano che questo sia tutto ciò che serve per essere un uomo, che usano la loro mascolinità per stuprare, mutilare, torturare e controllare le donne. Di quelli che depredano i bambini e i fragili” – scrivono le cyber hactiviste di Anonymous.

Abbiamo solo una cosa da dire – dovreste aspettarci!” – hanno detto chiaramente le cyber hactiviste. “FemAnonFatal è un collettivo. Non un singolo movimento. Non è un posto per l’auto promozione. Né per l’odio, ma per la sorellanza. È per nutrire la rivoluzione. Lasciateci scrivere un nuovo capitolo nella Storia. Il nostro obiettivo è una unica voce per unirle molte. Il tempo è oggi.”

Su Twitter @FEMANON

Il tempo è oggi! In onore e supporto a tutte le donne del mondo.

Noi siamo Anonymous.

Noi siamo legione

Noi non dimentichiamo

Noi non perdoniamo

Aspettateci!

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Solidarietà ad Anonymous

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di Federico Mello

5 luglio 2011

Ha commesso dei reati Julian Assange rivelando la corrispondenza riservata delle diplomazie di mezzo mondo? Faremmo bene a darci una risposta per questa domanda perché, anche oggi, in Italia, le denunce ai danni di alcuni ragazzi membri del gruppo Anonymous pongono lo stesso problema.

Il gruppo di hacker ha finalità politiche, e non certo criminali (sono hacktivist e non cracker, infatti). “Gli Anonymous si presentano loro attaccheranno chiunque si metta contro Wikileaks e il suo portavoce Julian Assange e combatteranno ogni censura, autoritarismo e ogni violazione dei diritti umani. Siamo uniti”.

Nei mesi scorsi membri del gruppo internazionale hanno dato sfoggio della loro bravura portando avanti numerose incursioni informatiche.

Hanno attaccato il sito del governo tunisino solidarizzando con le proteste contro Ben Alì; hanno attaccato i siti del governo egiziano riuscendo a tenerli offline finché Mubarack non si è dimesso; hanno attaccato il sito di Enel per esprimere vicinanza a comunità indigene del Guatemala che lottano per non essere espropriate da alcune centrali idroelettriche in costruzione; ultimamente hanno attaccato il sito dell’Agcom in protesta contro la delibera definita “il bavaglio della Rete”; e hanno attaccato anche i siti del Pdl e del Senato spiegando: “Crediamo che ci sia un limite alle ipocrisie di questo paese, alle azioni politiche, economiche e sociali contro l’interesse comune”. (leggi tutto)

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Fonte: il Fatto Quotidiano

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