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Difendiamo Diritti e Beni comuni: Stop TTIP! In piazza l’11 ottobre!

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BANNER-STOP-TTIP

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STOP TTIP ITALIA

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11 OTTOBRE: STOP TTIP DIFENDIAMO DIRITTI E BENI COMUNI

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Società civile, sindacati, contadini associazioni e gruppi di attivisti di base di tutta Europa lanciano insieme un appello per fare dell’11 Ottobre una giornata di azione per fermare i negoziati TTIP, CETA, TISA e tutti gli altri negoziati di liberalizzazione commerciale in corso e per promuovere politiche commerciali alternative, che mettano i diritti, il governo dei popoli e l’ambiente al primo posto.

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Il TTIP (Partenariato Transatlantico sugli scambi e sugli investimenti tra Usa e Ue) e il CETA (Accordo commerciale comprensivo tra Canada e UE) sono gli esempi più significativi di come le politiche commerciali e di investimento si stanno negoziando in modo antidemo-cratico e nel solo interesse delle grandi imprese. I negoziati in corso sono segreti, con po-che informazioni disponibili per un controllo pubblico del loro andamento, consentendo così alle lobby corporative una sempre maggiore influenza su di essi.

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Qualora tali accordi vadano avanti, le multinazionali avranno il diritto esclusivo di citare in giudizio i governi di fronte ad arbitrati commerciali internazionali indipendenti dai sistemi giuridici nazionali ed europei. Essi ridurranno gli standard di salute e di sicurezza nel tentativo di “armonizzare” le re-gole al di qua e al di là dell’Atlantico e minando la capacità di governi nazionali e autorità locali di impedire le pratiche commerciali (ma non solo) pericolose come il fracking o l’uso di OGM. Questi trattati inducono la svendita dei servizi pubblici essenziali e forzano i diritti sociali e quelli dei lavo-ratori ad una corsa al ribasso.

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L’Unione europea è il laboratorio in cui le lobby corporative sperimentano la possibilità di sottrarre ai popoli ed ai cittadini ogni facoltà decisionale, trasferendola ad organismi sovranazionali oligar-chici a quelle lobby asserviti. Queste politiche sono strettamente legate al progressivo smantella-mento degli standard sociali e spingono verso la privatizzazione dei servizi pubblici, in nome di slogan quali “austerità”, “crisi politica” e aumentare la “competitività”.

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La giornata di azione renderà il nostro dissenso pubblicamente visibile per le strade d’Europa. Porteremo il dibattito su queste politiche nell’arena pubblica, da cui la Commis-sione europea ei governi europei cercano di tenerlo lontano. Promuoveremo le nostre alter-native per politiche economiche diverse.

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Siamo solidali con i cittadini e gruppi di tutto il mondo che condividono le nostre preoccupazioni per l’ambiente, i diritti sociali, la democrazia. TTIP / CETA / TISA e altri analoghi accordi commerciali saranno fermati dall’energia con la quale noi cittadini d’Europa, Canada e Stati Uniti riusciremo a far sentire la nostra voce.

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Invitiamo le organizzazioni, gli individui e le alleanze a partecipare alla giornata organizzando azioni autonome decentrate in tutta Europa. Accogliamo con favore la diversità delle tattiche e le azioni di solidarietà da tutto il mondo che ci aiuteanno a informare, coinvolgere e mobilitare il mag-gior numero di persone possibile a livello locale.

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Possiamo vincere questa battaglia. Insieme, sconfiggiamo il potere delle corporations!

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CAMPAGNA “STOP TTIP!”

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per contatti : stopttipitalia@gmail.com
Altre informazioni su http://stop-ttip-italia.net
STOP TTIP ITALIA
Altre informazioni su http://stop-ttip-italia.net

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Mobilitiamoci a favore del Gruppo “Bambini in fuga”

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Bambini e guerra

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Il  gruppo “Missione bambini in fuga dal Mediterraneo”: https://www.facebook.com/groups/bambininfugadalmediterraneo/ nasce dalle attività che ” La Scuola Di Pace” compie fin dalla sua fondazione a difesa dei diritti dei bambini, in Italia e ovunque vengono negati questi diritti.


Negli ultimi 2 anni ci siamo impegnati in particolare per portare un aiuto ai bambini della Siria, con il progetto Con tutto il cuore con i bambini della Siria, sia recandoci in Turchia, Libano e Siria, sia sostenendo le scuole con donazioni in denaro e invio di materiale didattico.
Adesso gli stessi bambini che abbiamo incontrato nei territori, dove si soffre la guerra e tutte le sue conseguenze, stanno sbarcando in Italia sempre più numerosi.
A inizio Maggio ci siamo recati a Milano, presso il centro accoglienza più grande di via Aldini, e abbiamo portato un abbraccio di gioia, insieme ai clown umanitari che sono accorsi con noi, per regalargli un sorriso in questo momento così difficile per loro.
Adesso vogliamo compiere il viaggio all’inverso, verso i luoghi dove sbarcano con quei maledetti barconi che spesso portano morte, quando vorrebbero invece essere viaggi di speranza. Ma poi l’avventura non finisce li perché se i bambini sono con le famiglie il viaggio continua a nord, in genere verso la Germania e la Svezia, con non poche difficoltà. Se invece i bambini non hanno accompagnatori allora comincia per loro la trafila dell’accoglienza (e forse dell’affido) in strutture che quasi mai sono idonee alle loro esigenze.
Formeremo quindi una CAROVANA di ALLEGRI VOLONTARI guidata dal nostro coloratissimo JOYBUS, per portare gioia ma anche per sensibilizzare l’opinione pubblica e trovare tutti insieme soluzioni positive.
Nella prima scadenza dell’evento, ovvero l’8 Giugno, vogliamo intanto raccogliere fondi per la Missione e la disponibilità di clown, artisti e animatori a far parte della CAROVANA DELLA GIOIA verso la Sicilia, verso i BAMBINI IN FUGA.

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Per le donazioni il nostro IBAN è IT26P0538703224000000159612 (La Scuola di Pace). Per Paypal è la mail: scuolapace@gmail.com oppure dalla pagina www.lascuoladipace.org/donazioni (per inviare donazioni in altro modo contattateci direttamente). Per i volontari si può scrivere sulla pagina evento oppure inviare una mail a: lascuoladipace@gmail.com.
Grazie e contiamo sull’aiuto di tutti!

La Scuola di Pace
www.lascuoladipace.org
tel.: 3884481174

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Fonte: Facebook

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Turchia: risposta degli hackers di Redhack ad Erdogan

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Redhack

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Redhack butta giù il sito TIB

A seguito della decisione di impedire l’accesso a Youtube da parte della Presidenza per la Comunicazione e la Telecomunicazione (TIB), il gruppo degli hackers socialisti, RedHack, ha deciso di buttare giù il sito della TIB.

L’azione è stata comunicata tramite l’account twitter del gruppo con queste parole:

“Mentre tu calcolavi tutto, ti sei dimenticato del coordinatore generale di tutto. Sarà vietato colui che vieta. #Redhack”

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Fonte: #OCCUPYTURKEY

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