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Coronavirus | Persone senza fissa dimora e negazione del diritto alle cure

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Emergenza Coronavirus. Un vademecum per istituire la via fittizia

6 Mar, 2020 | Audio, Comunicati stampa, Video

Bisogna occuparsi, e in fretta, di chi non ha un tetto sulla testa ed è costretto a vagare per le città. Diciamo da più di vent’anni che chi vive in strada ha bisogno di una casa e di una residenza per potersi curare ma oggi, ai tempi del coronavirus, queste necessità assumono una drammatica urgenza. La fio.PSD e Avvocato di strada mettono a disposizione di tutti i Comuni un vademecum per deliberare l’istituzione della Via Fittizia, uno strumento necessario per garantire la residenza alle persone senza dimora e, con essa le necessarie cure.

“La residenza anagrafica – sottolinea Cristina Avonto, presidente fio.PSD – è la porta principale di accesso ad una serie di diritti fondamentali ma per tante persone senza dimora resta un diritto inaccessibile. Senza residenza non si ha accesso al sistema sanitario nazionale se non per cure di pronto soccorso, non si può scegliere un medico curante tanto più necessario in questo periodo di emergenza Coronavirus, non si può ricevere una pensione, non si ha diritto all’assistenza dei servizi sociali, in molti casi non si può lavorare. Di fatto non avere la residenza anagrafica rappresenta un ostacolo enorme per chi vive già in una situazione difficilissima”.

“Quella della residenza anagrafica – afferma Antonio Mumolo, presidente di Avvocato di strada – è una delle nostre battaglie storiche. La legge riconosce l’importanza della residenza anagrafica ed è per questo che tutti i Comuni sono obbligati a riconoscerla a chi vive in un dato territorio. Se non hanno una dimora fissa le persone possono prendere la residenza eleggendo domicilio presso un’associazione, una mensa dove sono conosciuti, un dormitorio o presso una via fittizia che, come raccomanda da anni l’ISTAT a tutti i comuni italiani, deve essere istituita proprio a questo scopo. Con questa iniziativa, oltre a sensibilizzare le istituzioni, si è voluto creare una vera e propria guida messa a disposizione di tutti i comuni che non hanno ancora istituito la via fittizia.

“Dare la residenza – concludono Cristina Avonto e Antonio Mumolo – non è una concessione ma un diritto soggettivo. Senza residenza una persona è condannata a vivere nel limbo dell’invisibilità. Con la residenza una persona può intraprendere più facilmente un percorso di recupero e sperare di tornare a vivere una vita dignitosa. Ci auguriamo che grazie al nostro vademecum tutti i comuni decidano di istituire la via fittizia e che questo consenta a tante persone di tornare in possesso dei propri pieni diritti di cittadino. Auspichiamo inoltre che ANCI intenda condividere con tutti i Comuni questo vademecum. Oggi più che mai è evidente che il diritto alla salute è un diritto collettivo: se tutti siamo curati, diminuisce il rischio dei contagi”.

Vai al Vademecum

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Fonte: Avvocato di strada

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Anonymous | Videomessaggio: “Anonymous sollecita i leader mondiali a dire la verità sul coronavirus”

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Published on

By Anonymous

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“Salve cittadini del mondo.

Questo è un messaggio importante di Anonymous su come i vostri governi stanno gestendo la crescente pandemia di coronavirus.

Poco più di 100 anni fa, nel mezzo della prima guerra mondiale, il mondo ha vissuto una pandemia che ha ucciso decine di milioni di persone. Gli storici sono divisi per il numero esatto, ma le stime variano da 30 a 55 milioni di persone in circa due anni, che all’epoca rappresentavano circa l’1 o il 2 percento dell’intera popolazione mondiale. Il 27 percento della popolazione mondiale è stata infettata durante l’epidemia. Questo virus influenzale divenne noto come ‘L’influenza spagnola’ perché è lì che si pensava avesse avuto origine.

Tuttavia, è stato in seguito scoperto che i primi pazienti di questa malattia erano soldati degli eserciti francesi, britannici e tedeschi che stavano combattendo in prima linea nella I^ guerra mondiale. I governi di questi paesi fecero di tutto per nascondere l’epidemia, per non rivelare una debolezza strategica ai loro nemici in guerra.

La Spagna, d’altra parte, era un territorio neutrale nella guerra, quindi non aveva alcuna motivazione  a nascondere l’epidemia, quindi la Spagna finì per essere il primo posto in cui i casi furono accuratamente riportati. Quando le notizie sulla situazione in Spagna arrivarono in tutto il mondo, era troppo tardi, il virus si era diffuso altrettanto velocemente quanto le notizie. Purtroppo, quando la pandemia è sfuggita al controllo, i governi di tutto il mondo, compresi gli Stati Uniti, cercarono di fare del loro meglio per limitare le segnalazioni sulla malattia per prevenire panico o i disordini sociali e per aiutare a mantenere il morale delle truppe.

Molti esperti hanno confrontato il recente coronavirus COVID-19 con l’influenza spagnola. Bill Gates ha affermato che potremmo avere a che fare con una ‘pandemia del secolo‘ che potrebbe essere mortale come il virus che ha spazzato via decine di milioni di persone esattamente un secolo fa.

Queste due malattie non provengono dalla stessa famiglia di agenti patogeni, ma ci sono alcune importanti somiglianze tra questi due focolai e potremmo commettere alcuni degli stessi errori di quelli che ci hanno preceduto. In Cina, medici, attivisti e cittadini comuni sono stati minacciati di arresto per aver pubblicato informazioni sul virus, informazioni che creano allarme o contraddicono le dichiarazioni ufficiali. Il medico informatore Li Wenliang ha affermato che il governo cinese sapeva che la trasmissione da uomo a uomo era avvenuta nelle settimane precedenti e questo prima che il popolo sapesse cosa stava succedendo.

Kristian Andersen, un biologo evoluzionista dello Scripps Research Institute ha stimato che il virus avrebbe potuto infettare la sua prima vittima già dal 1 ° ottobre, sulla base di uno studio di 27 genomi di pazienti in fase iniziale. Ciò significa che il virus si è diffuso in tutta Wuhan e nel mondo negli ultimi mesi. Se questa ricerca è corretta, ciò significa che probabilmente questo virus si era già fatto strada in ogni angolo del mondo quando il governo cinese decise di chiudere Wuhan.

Questo può sembrare un’esagerazione perché adesso stiamo finalmente iniziando a vedere alcuni casi confermati negli Stati Uniti e in Europa, ma prendiamoci un minuto per esaminare cosa sia realmente un ‘caso confermato’.

Un caso confermato è una persona che si è dimostrata positiva al virus, ma il numero di kit per il test è limitato e il CDC ha rifiutato di autorizzare kit di test per molti dei casi sospetti. Questo perché chi viene inviato al test viene scelto con criteri molto rigidi. A peggiorare le cose è il fatto che alcuni dei kit per il test sono risultati esserei essere difettosi e i funzionari hanno ammesso che una delle strutture incaricate ad analizzare i kit era ‘contaminata‘.

I test sono iniziati negli Stati Uniti e in Europa, quando sono stati segnalati i primi decessi, e gli esperti sanitari hanno iniziato a trovare gruppi di virus senza un chiaro collegamento con l’epicentro, il che significa che la diffusione nella comunità era già iniziata in precedenza. A Seattle, che sembra uno dei primi epicentri negli Stati Uniti, gli esperti ritengono che il virus si era diffuso silenziosamente tra la popolazione da almeno 6 settimane.

Ciò suggerisce fortemente che c’è stata una trasmissione criptica nello stato di Washington nelle ultime 6 settimane. 3/9

  • Trevor Bedford (@trvrb) 1 marzo 2020

Questo tipo di diffusione silenziosa è possibile a causa del massiccio periodo di incubazione del virus. Alcuni studi hanno suggerito che il tempo di incubazione per questo nuovo virus potrebbe durare fino a 24 o addirittura 27 giorni, il che significa che un paziente infetto potrebbe essere in giro per un mese infettando altre persone senza nemmeno sapere che sono malati, il che aumenta notevolmente la capacità del patogeno di diffondersi inosservato. Niente a che vedere con il periodo di incubazione dell’influenza, che è da uno a quattro giorni.

A proposito di influenza, l’epidemia di coronavirus potrebbe non essere stata rilevata per questi primi mesi perché è stata scambiata per una influenza stagionale particolarmente grave. A Washington, dove ora sappiamo che c’è stato un focolaio di coronavirus attivo da mesi, il Dipartimento di Sanità dello Stato ha recentemente pubblicato alcune interessanti statistiche sulle visite in ospedale per sintomi simil-influenzali.

Le tabelle seguenti mostrano come quest’anno ci sia stato un numero insolito di persone che hanno manifestato sintomi simil-influenzali ma non sono risultate positive  all’influenza.

La Figura 9 mostra la percentuale di persone che si sono dimostrate positive per l’influenza, mentre la Figura 10 mostra la percentuale di casi di ‘malattia simil-influenzale’ (ILI) in cui si è verificato un risultato negativo sul test dell’influenza. La Figura 9 mostra un’influenza stagionale relativamente normale, se non relativamente mite, ma la Figura 10 mostra casi di una misteriosa malattia simil-influenzale al di sopra della soglia epidemica.

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Washington State Department of Health, Communicable Disease Epidemiology

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Mentre questo si sta svolgendo, i governi in Cina, Iran e Italia, alcune delle aree più colpite dall’epidemia, stanno dicendo ai loro cittadini che la situazione è sotto controllo e che il virus non è qualcosa di cui dovrebbero preoccuparsi. In Iran, le persone stanno diventando meno sicure di queste affermazioni, poiché più membri del governo si sono ora ammalati. In Italia, almeno un governatore, Attilio Fontana, è stato messo in quarantena dopo essere entrato in contatto con un membro dello staff infetto, e il Papa ha cancellato tutte le sue apparizioni per quasi una settimana dopo essersi ammalato di una malattia che il Vaticano rifiuta di rivelare. I governi del Giappone e della Corea del Sud sembrano essere un po’ più onesti con i loro cittadini  e sembrano testare più a fondo la situazione.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che il paese è in ‘ottima forma’ per l’imminente pandemia, ma ha fornito ai cittadini americani pochissima informazione durante le sue recenti conferenze stampa sull’argomento, oltre alle assicurazioni che tutto andrà bene. L’amministrazione Trump sta cercando di controllare il flusso di informazioni sul virus per mantenere le persone ottimiste, proprio come stanno facendo i governi di Cina e Iran, ma questo approccio sta mettendo le persone in grave pericolo, proprio come le amministrazioni del secolo precedente avevano fatto con l’influenza spagnola.

Per comprendere la gravità della situazione, le persone devono conoscere gli alti tassi di mortalità e ricovero per questa malattia. Inoltre, per proteggersi adeguatamente, le persone devono sapere che questa malattia ha un periodo di incubazione significativamente più lungo ed è molto più facile infettarsi rispetto all’influenza stagionale. Questi sono ora risultati accertati che dovrebbero essere in cima a ogni bollettino e conferenza stampa, ma vengono lasciati nelle note a piè di pagina o completamente ignorati.

Test e rapporti adeguati avrebbero dovuto iniziare mesi fa e, purtroppo, le persone potenti che si sono nominate come nostri leader ci stanno effettivamente trattenendo, invece di ‘guidare’.

Fate la cosa giusta e raccontate alle persone di tutto il mondo con cosa abbiamo effettivamente a che fare.

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Noi siamo Anonymous!

Noi siamo una legione!

Non perdoniamo!

Non dimentichiamo!

Aspettateci. “

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VIDEOMESSAGGIO

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Fonte: anewspost.com

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Coronavirus | Un libro del 1981 racconta di un patogeno fuggito da un bio-lab a Wuhan

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February 16, 2020

di Bernard Marr

I fans del best-seller dell’autore Dean Koontz hanno sottolineato somiglianze tra il suo libro del 1981 ‘The Eyes of Darkness’ e la situazione che si è verificata in Cina nelle ultime settimane. Mentre non esiste ancora una chiara origine per il coronavirus COVID-19 che ha spazzato tutta la Cina, ci sono numerose teorie complottiste sulla possibilità che la malattia fosse un qualche tipo di agente biologico creato dall’uomo che è fuggito da un laboratorio, e questa è esattamente la trama del thriller del 1981 ‘The Eyes of Darkness’.

Nel libro, un virus chiamato Wuhan-400 è sviluppato in un laboratorio militare cinese nella città di Wuhan, che per coincidenza è l’epicentro dell’epidemia più recente. Un’altra strana coincidenza che fa grattare la testa ai fans è il fatto che in realtà esiste davvero una struttura di ricerca biologica top-secret situata nella città di Wuhan. Tuttavia, Wuhan è sempre stato un centro di ricerca e tecnologia per la Cina, almeno fino alla seconda guerra mondiale, quindi qualsiasi autore che avesse fatto delle ricerche sulla zona sarebbe arrivato ai laboratori di Wuhan.

Il libro parla di una madre in lutto di nome Christina Evans che è alla ricerca del figlio scomparso. Le è stato detto che il ragazzo è stato ucciso durante un viaggio per il campeggio. La madre, però, dopo aver ricevuto un messaggio misterioso in cui si diceva che il figlio era ancora vivo, decide di continuare cercarlo. Alla fine viene condotta in una struttura militare dove suo figlio è trattenuto perché è stato accidentalmente contaminato da un agente biologico creato nel centro di ricerca di Wuhan.

Questa non è l’unica volta in cui la cultura pop ha avuto qualche crossover con il coronavirus COVID-19.

Molte volte quando si verifica un qualche tipo di evento storico, qualcuno è veloce a sottolineare che c’è un episodio dei Simpsons da qualche parte che ha previsto l’evento. In alcuni casi, queste cosiddette previsioni sono esatte, mentre altre volte sono un po’ esagerate. Nel 1997, ad esempio, i Simpson predissero il terrore di Ebola e poi nel 2000 un episodio prevedeva che Donald Trump sarebbe diventato presidente degli Stati Uniti. Inoltre, la malattia di cui ci stiamo occupando non è un ceppo dell’influenza, ma un ceppo del coronavirus.

Le teorie che sostengono questo incidente  come ‘previsto’ dalla cultura pop sono state ampiamente smentite, ma l’idea che un agente patogeno possa essere sfuggito accidentalmente da una struttura di contenimento di alto livello non è del tutto assurda e priva di precedenti.

Nel dicembre del 2019, un articolo su Nature ha riferito che più di 100 studenti e personale sono stati infettati da un diverso agente patogeno, noto come batterio Brucella, in due diversi istituti di ricerca agricoli cinesi. Il 7 dicembre, l’Istituto di ricerca veterinaria Lanzhou nella Cina centrale ha confermato che 96 membri del personale e studenti si sono dimostrati positivi all’infezione. Successivamente, più di una dozzina di lavoratori in un vicino laboratorio di ricerca sono stati infettati dal patogeno.

A peggiorare le cose, un gran numero di lavoratori di laboratorio che sono stati infettati ma non hanno effettivamente manifestato sintomi, nonostante siano portatori della malattia. Questi casi sono ancora allo studio.

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Fonte: Anonymous NEWS

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