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Msf: ‘Curami, Salvami’ – Ferma la tubercolosi multiresistente! Firma l’appello!

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‘CURAMI, SALVAMI’

Unisciti alla nostra campagna #TBmanifesto

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Hai solo pochi giorni per dare il tuo contributo contro la tubercolosi multiresistente (MDR-TB). Firma il nostro Manifesto “Curami, Salvami” e chiedi anche tu, insieme a più di 36 mila persone che l’hanno già fatto, urgenti miglioramenti nelle cure di questa malattia letale. Mancano pochi giorni alla consegna delle firme: il prossimo 19 maggio la nostra attivista Phumeza, a nome di tutti i firmatari, presenterà il Manifesto “Curami, Salvami” all’Assemblea Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

La tubercolosi multiresistente è una seria minaccia per milioni di persone in tutto il mondo, compreso il nostro paese dove si sono verificati casi anche in bambini e adolescenti. Con gli attuali strumenti terapeutici, solo la metà dei casi arriva alla guarigione. E le terapie sono terribili: lunghe, tossiche, complesse, costose e dolorose.

Per ottenere terapie più efficaci e salvare più vite dobbiamo far sentire la nostra voce. Aggiungi anche la tua! Firma il Manifesto e diffondilo tra i tuoi contatti per aiutarci a raggiungere un importante obiettivo: 50 mila firmatari prima del 19 maggio.

I leader mondiali della salute non potranno ignorare le richieste di 50 mila persone!

Grazie per la tua partecipazione

.FIRMA  ORA!

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Fonte: Medici Senza Frontiera

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USA e UE vogliono distruggere Internet! L’ultima arma nelle mani dei popoli. Firma l’appello!!

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Esiste il pericolo reale che nel 2014 il colore viola diventi predominante…

“L’informazione è potere! L’informazione deve essere libera!”

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L’apocalisse della Rete?

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I ricchi del mondo, l’1% della popolazione, potrebbero essere sul punto di controllare i siti web e i servizi a cui possiamo accedere su internet per sempre. E’ l’apocalisse del Web così come lo conosciamo, che spazzerà via il sogno di un’autostrada dell’informazione libera per tutti che avevano avuto i fondatori della Rete.

La nostra comunità è cresciuta incredibilmente intorno a quel sogno, usando il Web per combattere la corruzione, salvare delle vite e portare aiuti umanitari ai civili nei paesi nel mezzo di crisi e guerre civili. Ma gli Stati Uniti e l’Unione Europea stanno per dare a potenti multinazionali il diritto di scegliere a quali contenuti possiamo accedere rapidamente su Internet, rallentando o addirittura facendoci pagare per tutto il resto. La possibilità, per Avaaz, di mostrare al mondo le immagini girate dai cittadini-giornalisti siriani, o di lanciare campagne per salvare il nostro pianeta, è in assoluto pericolo.

Da entrambe le parti dell’Atlantico si stanno prendendo decisioni cruciali in questo momento. E molti esperti di nuove tecnologie, attivisti per la libertà di espressione e le aziende più lungimiranti del web hanno deciso di opporsi a questa possibilità. Se ci uniamo a loro a milioni, e subito, possiamo creare la più grande mobilitazione di sempre in difesa della libertà e della democrazia di Internet.

Firma ora e diffondi ovunque puoi questo appello

Fino ad oggi, ogni passo in avanti della Rete era un beneficio per tutti – se aumentava la velocità di trasmissione dei video in streaming per le reti TV ultraconservatrici della Fox di proprietà del magnate Rupert Murdoch, lo stesso miglioramento era a disposizione dei mezzi di informazione indipendente per trasmettere quanto accadeva per le strade in Ucraina, Siria o Palestina. Per i politici, questa era la neutralità della rete, e negli Stati Uniti esistevano leggi fatte per proteggerla: fino a che, qualche settimana fa, un tribunale le ha stroncate. Ora il Parlamento Europeo minaccia di approvare un regolamento che consentirebbe ai fornitori di accesso ad Internet il diritto di chiudere in recinti il web e controllare quello che vediamo, rallentando o addirittura facendoci pagare per l’accesso ai siti da cui non possono trarre profitti.

Ma noi possiamo fermare tutto questo. Innanzitutto, presentandoci con un numero impressionante di firme da tutto il mondo all’incontro pubblico che si terrà oggi negli Stati Uniti per decidere se ristabilire le leggi in difesa della libertà di Internet. Dopodiché, scatenando un team di esperti lobbisti sul Parlamento Europeo, per garantire che le sue commissioni ascoltino la richiesta di noi cittadini. Questo sarà il primo grande passo di cui abbiamo bisogno per vincere le importanti battaglie che ci aspettano nei prossimi mesi.

Grandi fornitori di accesso ad Internet come Verizon e Vodafone stanno facendo forti pressioni per creare un “Internet dei ricchi”. E senza una imponente reazione dei cittadini, potrebbero farcela, e mettere così in pericolo tutto il lavoro della nostra comunità. La maggior parte di quello che è “Internet” si trova negli USA o in Europa, quindi questa battaglia interessa tutti noi. Non c’è tempo da perdere. Clicca qui sotto per far sentire la tua voce:

FIRMA L’APPELLO !!

Quando la nostra comunità era grande meno della metà di quello che è oggi, ci siamo ribellati e abbiamo contribuito ad affossare il trattato ACTA e abbiamo fermato le leggi bavaglio ad Internet SOPA/PIPA. Ora siamo ancora più forti. Tutti insieme possiamo farci ascoltare e far sì che quello che ci permette di comunicare e lottare assieme rimanga libero e aperto.

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Fonte: AVAAZ

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Approfondimento

La sentenza Usa contro la neutralità della rete: un terremoto (Corriere della Sera)
Save the Internet
Neutralità della Rete, cosa cambierà per gli Usa (Wired)
USA, la neutralità della Rete decade in tribunale (La Stampa)
Telecomunicazioni, il mercato unico europeo cancella la neutralità della Rete? (Wired)

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“C’era una volta” chiuso per dare spazio a programmi come “Mission”

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Ieri in Commissione di Vigilanza Rai abbiamo depositato 33 mila firme per dire no alla chiusura di “C’era una volta”.

 

C’era una volta, per più di dieci anni è stato il programma di documentari e reportages, per molti versi unico nel suo genere nel panorama televisivo italiano, che ha mantenuto aperta una finestra informativa di qualità sulle pagine più oscure dei processi di globalizzazione, sullo stato dei diritti umani nel mondo, su tante crisi e conflitti volutamente ignorati. Ora questo programma viene chiuso e viene dato spazio a programmi a nostro avviso raccapriccianti, come Mission, di cui trovi qui un’anteprima.

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Il Presidente Commissione di Vigilanza Rai Roberto Fico, è con noi, anche lui crede che questo sia difficilmente definibile “Servizio Pubblico”.

 

Ora dobbiamo dirlo alla RAI, nella persona di Gubitosi.

 

Per questo, oltre a ringraziarti di nuovo per aver firmato la petizione per non chiudere “C’era una volta”, ti chiedo due favori:

 

1) Invia questo tweet alla RAI e al suo Direttore, Luigi Gubitosi

2) Condividi questa foto su Facebook

Grazie,

Salviamo #Ceraunavolta via Change.org

Silvestro Montanaro

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