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La protesta dilaga anche nelle capitali europee. Guidano lo sciopero Spagna e Portogallo
di fabio sebastiani
Giornata di mobilitazione internazionale dei sindacati europei e degli attivisti contro le politiche di austerity dei governi. Le proteste sono state convocate da una quarantina di gruppi in 23 Paesi diversi, ma sono trainate soprattutto dalle organizzazioni sindacali di Spagna e Portogallo, impegnati nel primo sciopero coordinato della penisola. La protesta ha interrotto i trasporti, lasciato a terra centinaia di voli, chiuso le scuole. Anche in Grecia i sindacati hanno previsto interruzioni del lavoro e cortei. Proteste e manifestazioni sono previste anche in Belgio, Germania, Francia, Gran Bretagna e alcuni Paesi dell’Est.
Per la Spagna e’ il secondo sciopero generale in otto mesi, il nono da quando il Paese e’ tornato alla democrazia: un segnale forte di protesta contro le misure draconiane varate dal governo di Mariano Rajoy. I principali sindacati iberici, CCOO, UGT e Uso, hanno invitato la gente a scendere in piazza all’insegna dello slogan ‘Si stanno portando via il nostro futuro’; picchetti durante la notte hanno fermato aeroporti, autobus e stazioni ferroviarie. La protesta in Spagna e’ cominciata con un seguito “massiccio”, secondo i sindacati, mentre per il governo le adesioni sono state a macchia di leopardo. Comunque ci sono stati già 32 arresti e 12 feriti,tra cui 4 agenti, la maggior parte a Madrid.