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Wuhan Corona Virus | La denuncia di Anonymous sui dati dell’epidemia – #CORONAVIRUS

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“Salve cittadini del mondo,

il governo cinese ha messo in pericolo la vita di milioni di persone e potrebbe aver già innescato una pandemia mortale nel mondo. Non è un segreto che il governo cinese controlli attivamente il flusso di informazioni all’interno e all’esterno dei suoi confini.

La Cina è diventata anche molto più ricca e influente nel corso degli anni, il che ha permesso loro di controllare la segnalazione di eventi nel Paese e nel resto del mondo, come abbiamo riportato sulle recenti proteste a Hong Kong.

Lo stesso apparato di censura in Cina sta lavorando per sopprimere le informazioni sulla diffusione del coronavirus mortale e sulle condizioni che possono essere osservate nelle aree di quarantena. Decine di milioni di persone nel Paese, forse anche di più, sono state messe in quarantena e hanno ordinato di non lasciare la regione per paura della diffusione dell’epidemia. Tuttavia, è evidente che il governo ha aspettato troppo a lungo prima di prendere misure serie per contenere il virus. Forse per prevenire il panico o evitare sanzioni o quarantene imposte a livello internazionale, ma alcuni ricercatori hanno sollevato domande sulla causa della malattia e hanno suggerito che potrebbe provenire da un bio-laboratorio nelle vicinanze.

Negli ultimi anni è stato aperto un nuovo laboratorio biologico a Wuhan, in cui sono stati studiati i patogeni più pericolosi al mondo. Dal 2018 il laboratorio ha funzionato ufficialmente con vari ceppi del coronavirus e con altre malattie mortali come l’Ebola.

Questo laboratorio dista solo 20 miglia dal mercato del pesce di Huanan, che si ritiene sia il primo caso del virus corona. Dall’apertura del laboratorio, gli scienziati di tutto il mondo hanno sollevato preoccupazioni sui potenziali pericoli.

Nel 2017, è stato persino pubblicato un articolo sulla rivista scientifica Nature che descriveva i piani per il laboratorio. Scambiava, inoltre, opinioni di esperti su come agenti patogeni pericolosi potessero sfuggire alla struttura. In effetti, il virus SARS è sfuggito più volte da strutture di sicurezza di alto livello a Pechino. Stranamente, solo tre mesi fa, la simulazione di una pandemia ha mostrato che un focolaio potrebbe provocare 65 milioni di morti. La simulazione è stata effettuata presso il Johns Hopkins Center for Health Security. Con la partecipazione del World Economic Forum e della Bill and Melinda Gates Foundation.

È troppo presto per dire esattamente cosa sta succedendo a questo punto. Ma Anonymous ha ricevuto messaggi da tutta la Cina sulla gravità dell’epidemia e sul grande insabbiamento che sta avvenendo dietro le quinte.

Per diffondere queste importanti notizie nel mondo, dobbiamo fare abbastanza rumore per superare la grande censura cinese.

Noi siamo Anonymous.
Noi siamo legione.
Noi non perdoniamo.
Noi non dimentichiamo.
Aspettateci! ”

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Tweet di Anonymous con i dati “reali” relativi alla diffusione del virus nella Cina continentale:

— Anonymous (@YourAnonNews) February 3, 2020

I nostri dati attuali sono più aggiornati rispetto a quelli presenti sulla maggior parte dei siti web e mappe, e tutte le informazioni sono affidabili e confermate al 100% da fonti certificate:

       23 gennaio: 830 casi

  • 24 gennaio: 1.287
  • 25 gennaio: 1.975
  • 26 gennaio: 2.744
  • 27 gennaio: 4515
  • 28 gennaio: 5974
  • 29 gennaio: 7711
  • 30 gennaio: 9692
  • 31 gennaio: 11.791
  • 1 febbraio: 14.380
  • 2 febbraio: 17.238
  • 3 febbraio: 19.701 casi

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VIDEOMESSAGGIO

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Anonymous | La risposta alla rimozione del loro blog anon-italy.blogspot.it

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“Salve popolo italiano,

ci troviamo quest’oggi a scrivere un comunicato riguardo la chiusura del nostro blog anon-italy.blogspot.it da parte di “Amico Google”.

Sappiamo che la colpa non è di Google, ma di quei subdoli individui che hanno segnalato all’Amico le cose da noi pubblicate il 5 Novembre.

Ci sono persone così miseramente incompetenti, che non sono capaci di accettare la sconfitta di una battaglia.
Sarà perchè non gli è andata giù di essere stati messi in ridicolo da questo gruppo, che riempendosi la bocca, chiamano terrorista.
Una battaglia, sì, perchè la guerra contro loro luridi mangiasoldi a tradimento, non è finita.
Sono buoni solo ad ingannare il popolo, che su di loro, purtroppo, fa affidamento mettendo nelle loro “mani pulite” non solo i loro dati, ma per assurdo anche le loro vite, che voi considerate miserabili, ma che per noi contano MOLTISSIMO.

Perchè anche se può sembrarvi strano, facciamo e siamo anche noi parte di quel popolo che a loro sta tanto a cuore, sarcasticamente parlando!

Siamo e sempre saremo quella parte del popolo pronta a combattere, a vigilare ed a contrastare i vostri interessi a nostro discapito, mettendo in campo ogni giorno le nostre capacità, nonchè la nostra libertà, per portare alla luce le bugie di quelle persone “potenti”, condite con quel finto buonismo che solo loro sanno usare.

E allora forse vi chiederete perchè Anonymous.
Anonymous perchè non è un partito, tantomeno un gruppo di terroristi.
Per quello che ci riguarda, Anonymous non ha mai ucciso nessuno, non ha mai venduto armi per guerre di interessi.

Anonymous perchè è un movimento mondiale, fatto di persone comuni che si mettono insieme per combattere soprusi di governi totalitari, che cercano ogni giorno di occultare la verità.

Anonymous perchè ci vuole coraggio per fare quel che facciamo, ci vogliono ideali saldi che non si dissolvono con un blog cancellato o con un arresto.

Andate a leggere la definizione della parola ‘terrorista’ su wikipedia, ne riportiamo qui alcune righe:

(Il termine terrorismo, come consuetudine nel diritto penale internazionale, indica azioni criminali violente premeditate a suscitare paura nella popolazione come attentati, omicidi, stragi, sequestri, sabotaggi, dirottamenti a danno di collettività o enti quali istituzioni statali e/o pubbliche, governi, esponenti politici o pubblici, gruppi politici, etnici o religiosi.
Sebbene di efferati eventi contro le popolazioni inermi siano stati costellati i conflitti dell’umanità , è solo dopo la seconda guerra mondiale che il termine è tornato in auge in occasione di vari movimenti di liberazione dai gioghi coloniali soprattutto in Algeria, Kenya, Palestina, durante i quali lo stesso tipo di evento veniva definito o terroristico o legittimo a seconda della fazione in causa.
Le organizzazioni dedite a tale pratica vengono definite “organizzazioni terroristiche”, mentre l’individuo è definito come “terrorista”, termine che originariamente indicava un membro del governo in Francia durante il Regime del Terrore (1793-1794).

Come potete leggere dalla descrizione, vedrete che la parola ‘terrorista’ deriva da uno stato ove vige un regime di terrore, cosa che sembra ripetersi anche con governi odierni.

Non vogliamo dilungarci oltre, chiunque leggerà queste parole potrà trarne le proprie conclusioni!

Noi siamo Anonymous.
Noi siamo legione.
Noi non perdoniamo.
Noi non dimentichiamo.
Aspettateci! ”

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Elezioni Europee | La grave minaccia della disinformazione

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Informazioni utili:

La grave minaccia della disinformazione

e come possiamo

difenderci

Tra pochi giorni, i gruppi di estrema destra potrebbero dirottare le elezioni europee, riempiendo il Parlamento europeo di razzisti, estremisti e negazionisti del clima.

Questi partiti sembrano spuntati dal nulla. Eppure in alcuni paesi europei sono in testa ai sondaggi! Qual è la loro arma segreta?

La disinformazione.

A pochi giorni dalle elezioni europee, l’Europa è sommersa dalla disinformazione, tipo che la guglia crollata della cattedrale di Notre Dame sarà sostituita da un minareto, o che squadroni di migranti attaccano la polizia! Sono mesi che il nostro team analizza questo tsunami di notizie false e quel che abbiamo scoperto è sconvolgente: i contenuti di disinformazione sui social sono stati visti centinaia di milioni di volte, forse addirittura miliardi!

Studio dopo studio si sta dimostrando che nessuno è immune a queste bugie tossiche, quindi se capiamo meglio a cosa stare attenti, sapremo anche difenderci meglio. Avaaz ha preparato questa sintesi di informazioni utili per aiutare gli europei a comprendere meglio il problema della disinformazione prima di andare a votare. Leggila ora e condividila.

5 cose che tutti dovrebbero sapere sulla disinformazione
1. Si nutre delle nostre paure e viaggia veloce.
Le persone tendono a ricordare le informazioni negative più che le positive, ciò si deve a strutture di apprendimento del cervello. Gli spacciatori di notizie false ne sono coscienti e fanno leva su emozioni profonde, che ci spingono a condividere queste notizie sui social, che infatti si diffondono fino a sei volte più velocemente delle notizie reali!

2. Prospera sui social media e raggiunge miliardi di utenti.
Più tempo passiamo sui social più queste aziende guadagnano. Sanno che sono i contenuti più esagerati e scioccanti quelli che più attraggono la nostra attenzione, quindi programmano le loro pagine per promuoverli. E raggiungono miliardi di persone. Le più grandi testate giornalistiche vendono appena qualche milione di copie, mentre le notizie su Facebook raggiungono quasi un MILIARDO di utenti al giorno.

3. Si ritorce contro di noi.
L’autoritarismo, dal Brasile alla Cina, sta affilando sempre più l’arma della disinformazione usandola come strumento per l’antichissimo divide et impera. Ma la Russia sta avanti a tutti — le sue enormi “fabbriche di troll” impiegano legioni di scrittori per creare milioni di account falsi e diffondere disinformazione. RT, il canale di propaganda del Cremlino, è uno dei canali d’informazione più visto di YouTube con più di 2 miliardi di visualizzazioni stimate!

4. Ha già ucciso, e avvelena la democrazia.
La disinformazione ha scatenato linciaggi pubblici in India e Brasile, e ha causato una brutale pulizia etnica in Birmania. Inoltre avvelena la nostra politica. Le notizie false ci hanno lasciato in regalo Brexit, Bolsonaro, e Trump. Stanno distruggendo la fiducia nei mezzi di comunicazioni tradizionali, nelle istituzioni democratiche, e nei leader politici, preparando il terreno per far prendere il potere a degli “uomini forti anti-sistema”. A causa della disinformazione i social media sono diventati una minaccia alla democrazia.

5. Nessuno è immune.
Persone di ogni credo politico sono bersagliate in nome di un piano strategico che vuole separare ed erodere la nostra società. Negli Stati Uniti, l’esercito dei troll russi ha creato una pagina falsa di attivisti afroamericani che ha generato più follower delle pagine ufficiali del vero movimento contro la discriminazione razziale Black Lives Matter! Si pensa che non si cadrà mai in tali inganni, ma ci sono studi che dimostrano che anche le persone più scaltre tendono a credere alle notizie false, e che le persone con più di 65 anni le diffondono con maggior facilità.

La disinformazione semina sfiducia, paura e bugie. Ma conoscendola meglio, sarà più facile fermarla. Condividi queste informazioni con amici e familiari per metterli al corrente della minaccia della disinformazione e continua a leggere per capire come proteggerti.

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5 modi per proteggerci dalla disinformazione1. Se vedi qualcosa, di’ qualcosa!
Non credere a tutto quel che vedi su internet. Hai visto su Facebook un post qualunque con informazioni scioccanti su un candidato politico? Non ti fidare! Confronta i fatti cercando fonti attendibili e se credi che si tratti di un caso di disinformazione, segnalalo qui.

2. Continua a sostenere il giornalismo reale.
La maggior parte dei mezzi di comunicazione tradizionali deve rispettare delle regole che li rende più degni di fiducia di un tizio qualunque con un blog su internet. Non sono perfetti e possono essere di parte, ma si basano nella maggior parte dei casi su fatti reali e possono considerarsi attendibili. Abbonarsi a un giornale di qualità che fa un buon giornalismo è un’ottima mossa per sostenere l’informazione.

3. Sostieni la campagna per ripulire i social media.
Avaaz ha un piano semplice ed efficace per spingere i giganti della tecnologia a curare l’epidemia di disinformazione sui social media: pubblicare una rettifica alle notizie false che siano state verificate da organizzazioni indipendenti. Sostieni la campagna.

4. Non smettere di credere nella democrazia!
L’obiettivo dei troll è quello di creare un clima di sfiducia per far allontanare i cittadini normali dalla democrazia. Quando ciò accade i fanatici e gli estremisti possono prendere il sopravvento. Dobbiamo rimanere presenti, prendere posizione e votare, invitando i nostri amici e parenti a fare altrettanto e responsabilizzare i politici per i quali votiamo.

5. Riponi la tua speranza nell’umanità.
La disinformazione fa leva sulle nostre paure più profonde, appoggiandosi sulla naturale negatività dei nostri pregiudizi, tirando fuori i nostri lati più irascibili e cinici. Ma se impariamo a confrontarci con chi non la pensa come noi, empatizzando, in ascolto e con saggezza possiamo trovare una connessione che supera le nostre differenze. Abbiamo molte più cose in comune di quanto le nostre paure vogliamo farci credere. Se confidiamo in questo, vedremo accadere cose straordinarie.

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La nostra civiltà è la più fruttuosa della storia dell’umanità su molti fronti, dai diritti umani alla democrazia. Siamo sulla buona strada per porre fine alla povertà entro una generazione, e scolarizzare ogni bambino. Non c’è dubbio che questo sia il frutto di democrazia, validi giornalisti, politici responsabili e solidarietà tra le persone. Ma le forze sottese alla disinformazione sono potenti e minacciano di distruggere tutto questo. Non lasciamole vincere, non arrendiamoci!

Con speranza e fiducia,

Ricken, con Iain, Nell, Risalat, Sarah, e tutto il team di Avaaz

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Fonte: AVAAZ

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