Monthly Archives: Dicembre 2015

Michael Moore: “Siamo tutti musulmani” lettera a Donald Trump

.

.

michael

.

La polizia di New York ha allontanato Michael Moore, coraggioso regista americano, dall’ingresso della Trump Tower. Il regista stava manifestando solidarietà ai musulmani con un cartello che riportava: “We are all muslim” (Siamo tutti musulmani). Era la sua risposta alla dichiarazione di Donald Trump: “Se verrò eletto alla Casa Bianca ci sarà una completa, totale chiusura delle frontiere a tutti i musulmani che vogliono fare ingresso negli USA”.

Riporto di seguito la lettera originale di risposta che Moore ha inviato all’imprenditore americano. Qui invece potete leggere la sua traduzione in italiano.

.

FIRMA LA PETIZIONE

.

.

FROM: Michael Moore
TO: Donald J. Trump

Dear Donald Trump:

You may remember (you do, after all, have a “perfect memory!”), that we met back in November of 1998 in the green room of a talk show where we were both scheduled to appear one afternoon. But just before going on, I was pulled aside by a producer from the show who said that you were “nervous” about being on the set with me. She said you didn’t want to be “ripped apart” and you wanted to be reassured I wouldn’t “go after you.”

“Does he think I’m going to tackle him and put him in a choke hold?” I asked, bewildered.

“No,” the producer replied, “he just seems all jittery about you.”

“Huh. I’ve never met the guy. There’s no reason for him to be scared,” I said. “I really don’t know much about him other than he seems to like his name on stuff. I’ll talk to him if you want me to.”

And so, as you may remember, I did. I went up and introduced myself to you. “The producer says you’re worried I might say or do something to you during the show. Hey, no offense, but I barely know who you are. I’m from Michigan. Please don’t worry — we’re gonna get along just fine!”

You seemed relieved, then leaned in and said to me, “I just didn’t want any trouble out there and I just wanted to make sure that, you know, you and I got along. That you weren’t going to pick on me for something ridiculous.”

“Pick on” you? I thought, where are we, in 3rd grade? I was struck by how you, a self-described tough guy from Queens, seemed like such a fraidey-cat.

You and I went on to do the show. Nothing untoward happened between us. I didn’t pull on your hair, didn’t put gum on your seat. “What a wuss,” was all I remember thinking as I left the set.

And now, here we are in 2015 and, like many other angry white guys, you are frightened by a bogeyman who is out to get you. That bogeyman, in your mind, are all Muslims. Not just the ones who have killed, but ALL MUSLIMS.

Fortunately, Donald, you and your supporters no longer look like what America actually is today. We are not a country of angry white guys. Here’s a statistic that is going to make your hair spin: Eighty-one percent of the electorate who will pick the president next year are either female, people of color, or young people between the ages of 18 and 35. In other words, not you. And not the people who want you leading their country.

So, in desperation and insanity, you call for a ban on all Muslims entering this country. I was raised to believe that we are all each other’s brother and sister, regardless of race, creed or color. That means if you want to ban Muslims, you are first going to have to ban me. And everyone else.

We are all Muslim.

Just as we are all Mexican, we are all Catholic and Jewish and white and black and every shade in between. We are all children of God (or nature or whatever you believe in), part of the human family, and nothing you say or do can change that fact one iota. If you don’t like living by these American rules, then you need to go to the time-out room in any one of your Towers, sit there, and think about what you’ve said.

And then leave the rest of us alone so we can elect a real president who is both compassionate and strong — at least strong enough not to be all whiny and scared of some guy in a ballcap from Michigan sitting next to him on a talk show couch. You’re not so tough, Donny, and I’m glad I got to see the real you up close and personal all those years ago.

We are all Muslim. Deal with it.

All my best,
Michael Moore

P.S. I’m asking everyone who reads this letter to go here and sign the following statement: “WE ARE ALL MUSLIM” — and then send post a photo of yourself holding a homemade sign saying “WE ARE ALL MUSLIM” on Twitter, Facebook, or Instagram using the hashtag #WeAreAllMuslim. I will post all the photos on my site and send them to you, Mr. Trump. Feel free to join us.

.

Fonte: michaelmoore.com

.

.

.


Calorie: confronto assurdo tra pancetta ed insalata

.

.

SFONDO-VEGETALI-020

.

[COMUNICATO STAMPA]
DIETA VEGETALE AMICA DELL’AMBIENTE, NON CERTO NEMICA,
COME CONFERMATO DA DECENNI DI STUDI: ASSURDO CONFRONTARE
LE CALORIE DELLA PANCETTA CON QUELLE DELL’INSALATA!

Varie agenzie e giornali titolano in questi giorni “Dieta vegetariana nemica dell’ambiente” e frasi simili, sostenendo che “la pancetta ha un minor impatto ambientale rispetto all’insalata” a parità di calorie.

Il problema di base in questo ragionamento è l’assurdità di mettere a confronto l’impatto “a parità di calorie” di due cibi con contenuto calorico diversissimo: sarebbe come dire che bere 1 litro di acqua ha un impatto infinitamente maggiore del mangiare 1 etto di pancetta “a parità di calorie”, visto che l’acqua ha un contenuto calorico nullo!

Ma in una normale dieta quotidiana il fabbisogno calorico non si ricava né dall’acqua, né dalle verdure: da queste ultime si ottengono la fibra, vitamine, minerali, fitocomposti, tanti micro e macro nutrienti utili, anzi indispensabili, alla nostra salute. Non è alla verdura che ricorriamo per raggiungere la quota calorica necessaria, ma ai cereali, ai legumi, alla frutta secca e semi, all’olio.

Al contrario, un ampio (ma non irrealistico) consumo di verdura ci aiuta proprio a evitare l’eccesso di calorie, facendoci raggiungere prima il senso di sazietà, grazie all’elevato contenuto di fibra.

Un incremento del consumo di verdura è necessario in qualsiasi regime alimentare, in quanto nell’odierna dieta media questi importanti alimenti vengono contemplati in quantità esigue, incompatibili con una sana ed equilibrata alimentazione. Questo però non significa che una data quantità di un alimento molto calorico – come può essere la pancetta, o un altro insaccato, o i formaggi – vada sostituita con una quantità 28 volte maggiore di un cibo che ha 28 volte meno calorie. E’ chiaro che ragionando in questo modo si possono “dimostrare” tesi assurde, perché si assume un consumo irrealistico di verdura.

Il numero 28 non è stato citato a caso: è esattamente il rapporto fra le calorie di 100 g di pancetta rispetto alle calorie di 100 g di insalata. Un etto di pancetta contiene circa 400 calorie, un etto di insalata 14. Quindi per ottenere 400 calorie dall’insalata ne dovremmo consumare quasi 3 kg! Ma chi si sognerebbe mai di compiere un’azione del genere? Un ragionamento simile vale anche per la altre verdure, per esempio le zucchine: nessuno consumerebbe mai 4 kg di zucchine per ottenere le stesse calorie di un etto di pancetta. Sarebbe semplicemente impossibile.

Quello che va invece confrontato sono due diete giornaliere complete, una 100% vegetale e una con una grande componente di cibi animali a parità di calorie: in quel caso è palese – ed è stato dimostrato da tanti studi degli ultimi decenni e mai smentito – che l’impatto di quella a base di cibi animali è molto più alto di quella 100% vegetale, da ogni punto di vista: emissioni di gas serra, consumo di acqua, di energia, di suolo.

Nessun conflitto tra salute ed ecologia, tutt’altro

Non esiste dunque alcun conflitto tra salute umana ed ecologia, anzi, è vero il contrario, e questo è stato di recente affermato in modo esplicito dal Dietary Guidelines Advisory Committee, il Comitato del dipartimento per la salute e del dipartimento per l’agricoltura del governo degli USA, sulla base dei più quotati studi scientifici pubblicati tra il 2000 e il 2015. Il comitato afferma che:

– tutti gli studi erano concordi nel dimostrare che maggiori consumi di cibi animali sono associati a un maggior impatto sull’ambiente, mentre maggiori consumi di cibi vegetali sono associati a un minor impatto.

– Gli studi erano concordi nel sostenere che le diete che promuovono una miglior salute promuovono anche la sostenibilità.

– Gli studi hanno mostrato che diete più sane che seguono le linee guida sono più sostenibili ambientalmente rispetto a quelle tipiche consumate dalla popolazione.

(Fonte: Appendix E-2.37. Part D. Chapter 5: Food Sustainability and Safety)

La logica e la matematica lo confermano

Questa è la realtà dei fatti, ed è facilmente spiegata da un punto di vista razionale: per ottenere la carne (ma anche latticini o uova) occorre coltivare il terreno per produrre cibo per gli animali d’allevamento, nutrire gli animali e poi macellarli. In media, per ogni kg di carne ottenuta da un animale, bisogna coltivare 15 kg di vegetali (cereali e leguminose, per lo più). E’ chiaro dunque che se invece si coltivano direttamente i vegetali per il consumo umano, senza questo passo intermedio di “trasformazione” da vegetali a carne, occorre coltivare molti meno vegetali (o, con gli stessi vegetali, si nutrirebbero molte più persone) e quindi si consuma meno terreno, meno acqua, meno energia e di conseguenza si emettono meno gas serra dal processo produttivo.

Nessuna “dimostrazione” o pseudo tale può contrastare questa realtà dei fatti, molto semplice da capire per tutti. Arrivare a sostenere che una dieta basata sui vegetali consuma più risorse confrontando le calorie della pancetta con quelle dell’insalata è davvero un pessimo servizio che si fa ai cittadini, un grave insulto alla loro intelligenza.

Scegliere se introdurre o meno nella propria alimentazione prodotti animali, fa la differenza, eccome, sull’impronta ecologica del singolo, e tale scelta è l’arma più potente che il singolo cittadino ha a disposizione per abbattere il proprio impatto negativo sull’ambiente: una dieta onnivora media, a parità di calorie, impatta quasi 7 volte tanto rispetto a una dieta 100% vegetale. (Fonte: Baroni L, Cenci L, Tettamanti M, Berati M Evaluating the environmental impact of various dietary patterns combined with different food production systems, Eur J Clin Nutr. 2007 Feb;61(2):279-86. Epub 2006 Oct 11).

E’ quindi particolarmente importante non lasciarsi fuorviare da esercizi di fantasia basati su presupposti irrealistici.

Comunicato di:
NEIC – Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione
http://www.nutritionecology.orginfo@nutritionecology.org

.

.

.

.


John Trudell, poeta, cantante e guerriero Sioux-Santee, ci ha lasciato

.

.

John Trudell nel 2004 - Photo by Ilka Hartamann

John Trudell nel 2004 – Photo by Ilka Hartamann

.

“Sono un guerrigliero che combatte la sua guerra, una guerra fatta con lo spirito, perche’ nessuno possa piu’ scoraggiare il pensiero”

.

John Trudell (Omaha, 15 febbraio 1946 – Santa Clara, 8 dicembre 2015) è stato un attivista, cantautore e attore statunitense, di origine nativa americana. Nato in Nebraska da padre di origine Santee Sioux e madre messicana, è cresciuto nella riserva indiana Santee al confine con il Dakota del Sud…Nel 1972 entra a far parte dell’American Indian Movement, del quale diviene presidente operativo fino al 1979…Nel 1979 la sua famiglia è colpita da una tragedia: in un rogo di probabile origine dolosa della loro abitazione nella riserva indiana Shoshone/Paiute in Nevada morirono la moglie incinta Tina Manning, 3 suoi figli e la suocera. Il dramma lo portò a scrivere poesie e gli incontri successivi con Jackson Browne e Bonnie Raitt lo spinsero verso la musica…(Wikipedia)

 

Da   “Tribal voice”  (1983)

.

(“Listening/Honor song – Ascoltando/Canzone dell’onore”)
 .

Ascoltavo / le voci della vita / cantare all’unisono / continuare

la lotta / le generazioni si sollevano / insieme / nella resistenza

per conoscere la realtà del potere / madre terra abbraccia i suoi figli

per durare nella bellezza naturale / oltre / la brutalità dell’oppressore

mentre la farfalla / si libra nella vita / noi siamo lo spirito

della vita naturale / che sempre è / il potere della comprensione

Iireali legami con lo spirito / è il significato della nostra resistenza

la nostra lotta/ non è un sacrificio / sprecato / è energia naturale

usata opportunamente/una volta / stavo visitando / con i miei

parenti/le nuvole,le montagne / il cielo,gli alberi / i miei parenti

toccarono / il mio spirito / mi sollecitarono con amore / ascoltaci

impaziente / noi ci siamo sempre / devi ricordare / la dolcezza

del tempo / stai lottando / per essere / quello che sei / tu dici

di volere / imparare / gli antichi metodi della lotta / quando / tutto

ciò che devi fare / è ricordare / ricordare il popolo / ha sempre lottato

il Cielo e la Terra / ricordare che il popolo / ha sempre lottato

per vivere / in armonia / in pace / lotta contro l’egoismo

e la debolezza / affinché il popolo / possa vivere come nazione

gli antichi metodi sono duri / il popolo ha sempre / dovuto lavorare

insieme / ricorda / impaziente / ricorda e vivi / non temere

la verità / il rispetto / la disciplina / condividi la tua vita affinché

il popolo / possa vivere / onora il cielo / e la terra / onora te stesso

onora i tuoi parenti / ricorda impaziente / la dolcezza / del tempo

tu sei più / di una luce di notte / tu sei più / della luna / tu sei

legame dello spirito / la tua energia è la nostra vita / tu sei la

memoria / per le generazioni passate / sei il creatore delle sensazioni

la forza che tiene la gente in equilibrio / sei un guaritore / per il

dolore dello spirito / nonna luna / noi ti amiamo e / siamo arrabbiati

con / gli invasori che ti devastano / e / violano il nostro universo

con il loro sudiciume meccanico / noi preghiamo per te / per noi e

per l’invasore / che non può capire / il rispetto, l’amore o

l’equilibrio della vita / non uniamoci alla follia degli invasori / i loro

comportamenti parlano della tristezza dello spirito / il progresso

della macchina del denaro / è la causa / del nostro comune abuso

non ti vediamo / nonna / ti sentiamo / ti amiamo / sappiamo / che

continueremo attraverso la tua realtà / siamo una cosa sola

preghiamo per te / noi ti preghiamo

.

BLUE INDIANS  (1999)

Dalla rivista Rolling Stone un “appassionato matrimonio tra ritmi tribali, canto tradizionale, arrangiamenti rock moderni e la penetrante poesia di Trudell”.

.

.

 

.

_____________________________________________________

Approfondimento

Cuore di tuono si è fermato

La poesia di John Trudell

Ascolta te stesso – Intervista a John Trudell

.

.

.