Daily Archives: 05/07/2013

Al via il Festival Gaber – Speciale decennale 2003-2013

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Si apre dalla casa di Gaber a Camaiore con la grande notte bianca “gaberiana” per 300 artisti e con la mostra fotografica “Gaber al Piccolo” – Inaugura Paolo Villaggio

Al via l’attesa edizione speciale e conclusiva del Festival Giorgio Gaber 2013 in 25 serate

Un intero mese di manifestazioni con 25 appuntamenti spettacolari di divulgazione, in ricordo del decennale della scomparsa, che,  oltre alle due serate di Viareggio, centro nevralgico della manifestazione, si svolgeranno nei Comuni di CamaioreLuccaPietrasantaSeravezzaMassarosa e Capannori.

Apre la kermesse, la città di Camaiore, dove Gaber aveva scelto di vivere, con Le strade di notte, evento popolare diretto e organizzato da GIAN PIERO ALLOISIO, amico storico e collaboratore di Gaber, che prende il titolo proprio da una delle sue più celebri canzoni.

Lo spettacolo itinerante su testi di Gaber e Luporini, vede la partecipazione di oltre 300 artisti che invaderanno le vie del centro storico, in sedici diversi palcoscenici naturali e che si protrarrà per circa quattro ore, dando vita ad una vera e propria notte bianca “gaberiana”.

Il giorno successivo, sabato 6 luglio alle ore 18:00 a Marina di PietrasantaPAOLO VILLAGGIO inaugurerà la mostra fotografica Gaber al Piccolo. Realizzata nel 2003 dal Piccolo Teatro di Milano, grazie al mitico fotografo di Strehler, Luigi Ciminaghi, la mostra documenta le numerose rappresentazioni di Gaber nello storico Teatro milanese e sarà allestita nella Villa La Versiliana, luogo in cui soggiornò D’Annunzio.

A partire da lunedì 8 luglio, sempre a Camaiore, 11 appuntamenti ad ingresso libero. Tratti dal prezioso archivio della Fondazione Gaber, una serie di filmati inediti a ripercorrere la carriera del Signor G, accompagneranno le comiche esibizioni degli artisti, fra i quali: Enzo Iacchetti, Massimo Boldi, Maurizio Lastrico, Zuzzurro e Gaspare, Enrico Bertolino, Oblivion, Paolo Rossi, Teo Teocoli e Mario Lavezzi, Senso d’Oppio e Piero Chiambretti.

Il 19 e 20 luglio, Viareggio ospiterà le due tradizionali serate con interpreti eccezionali di canzoni e monologhi del Signor G, fra i quali: Gian Piero Alloisio, Annalisa, Arisa, Rossana Casale, Geppi Cucciari, Niccolò Fabi, Nino Formicola, Enzo Iacchetti, Paolo Jannacci, Mercedes Martini, Ministri, Andrea Mirò, Oblivion, Paolo Rossi, Renzo Rubino, Enrico Ruggeri, Paolo Simoni, Lucia Vasini.

E ancora Rossana Casale, al Massarosa Jazz Fest il 10 luglio, con la prima nazionale della sua inedita rivisitazione jazz dei brani di Gaber, “Il Signor G e l’amore”; Andrea Scanzi, il 13 luglio alle Scuderie Granducali di Seravezza con il suo applauditissimo Incontro-Spettacolo “Gaber se fosse Gaber” e il 30 luglio la sensibile performance di Maria Laura Baccarini “Gaber, io e le cose”. A concludere le iniziative con i giovani del luogo, così come a Lucca il 6 giugno scorso, sarà la città di Capannori il 31 luglio con Giulio D’Agnello e i suoi “Dieci anni affollati”.

Completano il cartellone alcuni incontri al Caffè de la Versiliana, con Enzo Iacchetti (18 luglio), Rocco Papaleo (19 luglio), Claudio Baglioni (21 luglio) e Roberto Bolle (27 luglio) e le proiezioni a Pietrasanta il 12 e 14 luglio dell’unica registrazione filmata del Teatro Canzone che Gaber ha voluto registrare proprio nel teatro comunale di Pietrasanta.

Per l’eccezionalità della ricorrenza al Festival Gaber 2013 – Speciale decennale è stata conferita la Targa di rappresentanza del Presidente della Repubblica.

Il Festival Speciale Decennale è organizzato dalla Fondazione Giorgio Gaber con il sostegno della Regione Toscana, della Provincia di Lucca, della Cassa di Risparmio di Lucca, della Fondazione Banca del Monte di Lucca, della Fondazione Carnevale, della Fondazione La Versilia e con il Patrocinio dei Comuni di Viareggio, Camaiore, Pietrasanta, Lucca, Massarosa, Seravezza e Capannori.

Per la realizzazione del Festival, hanno collaborato inoltre ENI e Radio Italia solomusicaitaliana.

In accordo con le Istituzioni Pubbliche locali, rispettando il difficile momento storico, tutti gli appuntamenti saranno ad ingresso gratuito, ad eccezione delle due serate di Viareggio, i cui prezzi sono comunque molto contenuti: i biglietti per il 19  e il 20 luglio, al prezzo di 15 e 18 euro, sono disponibili presso la Biglietteria Tutto Eventi (0584.427201) aperta dal martedì alla domenica (10.00 – 12.30; 15.30 – 19.00), sulla passeggiata in Viale Regina Margherita, 1 a Viareggio e sul sito web www.puccinifestival.it.

Per il programma completo clicca qui

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Fonte: giorgiogaber.it

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Turchia: vittoria di OccupyGezi. “Il Parco non si farà”

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«Il parco non si farà», la Corte boccia Erdogan.

La prima corte del tribunale amministrativo di Istanbul ha bloccato la speculazione immobiliare sull’area che interessa Gezi Park e piazza Taksim. Secondo un avvocato la sentenza è stata emessa il 6 giugno, proprio nei giorni più caldi dell’insurrezione popolare a difesa del parco, ma i dettagli sono stati resi noti ieri da alcune testate online turche. I giudici della corte hanno giustificato la loro sentenza con il fatto che la «popolazione locale» non è stata consultata prima della messa in esecuzione del progetto. Nel piano era prevista la costruzione di una caserma, una moschea e un centro commerciale. La sentenza è appellabile, ma per il momento tutto è stato bloccato. Quella di ieri è sicuramente una vittoria del movimento di OccupyGezi e una sconfitta per il governo Erdogan che aveva mobilitato i suoi sostenitori e accusato il movimento di «terrorismo». La durezza della reazione del governo contro i manifestanti, e le violenze della polizia, sono state stigmatizzate dalla comunità internazionale.
Erdogan ha dovuto fare un mezzo passo indietro e ha promesso di aspettare la sentenza del tribunale sui numerosi ricorsi presentati. In caso di una pronuncia sfavorevole il premier ha promesso che avrebbe indetto un referendum popolare sulla destinazione del parco. Secondo il gruppo di protesta Taksim Solidarity, se la corte avesse dato ragione al governo Erdogan avrebbe organizzato lo stesso la consultazione che, con ogni probabilità, avrebbe perso. La decisione del tribunale gli ha tolto le castagne dal fuoco. Resta però ancora da capire quali siano i termini del ricorso. Qualcuno ieri parlava di tre giorni, altri di un mese dal deposito della sentenza. In ogni caso la decisione del tribunale è importantissima e segna una sconfitta del governo in punta di diritto.
Le manifestazioni per la difesa di Gezi park sono cominciate il 28 maggio scorso e si sono allargate a macchia d’olio in tutto il paese, registrando manifestazioni oceaniche e duri scontri anche nella capitale Ankara. Nelle proteste sono morte quattro persone, centinaia i feriti, di cui cinque gravi. Più di 50 avvocati sono stati arrestati l’11 giugno perché appoggiavano le proteste per poi essere rilasciati. Sono stati fermate anche alcune decine di medici e di personale paramedico che prestava aiuto ai manifestanti di piazza Taksim.

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Fonte: il Manifesto

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Cinemalibero al Cinema Ritrovato

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di Maria Coletti

Una interessantissima sezione del Festival Il Cinema Ritrovato della Cineteca di Bologna è dedicata quest’anno ai film che hanno aperto sentieri inediti, spesso oscurati al loro apparire e poi dimenticati, film che mantengono intatta la loro forza di invenzione e di scoperta.
Cinemalibero, questo il nome della sezione anche in omaggio al Festival di Porretta Terme del 1960, presenta alcuni titoli molto importanti anche dal punto di vista del loro legame con l’Africa e le diaspore.
Tra i titoli presentati in questa sezione, troviamo infatti: Tell Me Lies , realizzato nel 1968 negli Usa da Peter Brook,che in un incrocio di linguaggi e generi svela i meccanismi secondo i quali la guerra in Vietnam entra nel nostro quotidiano attraverso i mezzi di comunicazione e mette in risalto le parole di Stokely Carmichael sulla guerra e il razzismo; Afrique 50 di René Vautier, il cui anticolonialismo porta il regista al carcere militare mentre il negativo del film viene addirittura distrutto; con Avoir vingt ans dans les Aurès , Vautier realizza un altro film lirico e sedizioso, censurato in quanto primo film francese a mostrare gli aspetti nascosti della guerra d’Algeria; Lettre à la prison (1969) dell’italo-ebreo-tunisino-francese Marc Scialom, come abbiamo detto è uno sconvolgente documento sullo sradicamento dei magrebini in Francia, in un linguaggio poetico a metà strada tra Pasolini e i surrealisti; infine, il primo film di Ousmane Sembène, il cortometraggio Borom sarret , che lascia stupefatti per la semplicità e la giustezza dell’immagine sorretta da uno sguardo profondamente etico, non a caso scelto come “copertina”, come immagine feticcio di questa sezione dedicata, come scrive Gian Luca Farinelli, “a cineasti pronti a percorre lunghi viaggi e a spettatori preparati ad attraversare deserti per trovare sorgenti che dissetano”.

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Fonte: Cinemafrica

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Approfondimento

“Il Cinema Ritrovato” – 29 giugno/6 luglio 2013: appuntamento tra Bologna e il mondo

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