Monthly Archives: Novembre 2011

USA: Wikileaks, Twitter e la privacy violata

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Wikileaks, artigli statunitensi su Twitter

di Claudio Tamburrino

Accesso (senza mandato) garantito alla autorità per tre account Twitter ritenuti legati a Wikileaks. Una decisione pericolosa per la privacy dei cittadini della Rete

Il Tribunale della Virginia ha emesso una sentenza che preoccupa gli osservatori e le associazioni di diritti civili: in base ad essa il Dipartimento di Giustizia (Department of Justice, DoJ) statunitense avrà accesso a tre account che secondo le autorità sarebbero legati a Wikileaks. Il giudice ha rifiutato altresì di riconoscere agli utenti anche il diritto di sapere se altre aziende ICT sono state obbligate come Twitter a dare accesso ai loro dati.

I tre account appartengono alla parlamentare islandese Birgitta Jonsdottir, all’hacktivista Jacob Appelbaum e all’olandese Rop Gonggrijp. A loro supporto si erano schierati anche i gruppi che si occupano di diritti civili Electronic Frontier Foundation (EFF) e American Civil Liberties Union (ACLU)

La decisione conferma una sentenza emessa a marzo dallo stesso giudice federale della Virginia, in base alla quale il Dipartimento di Giustizia (DoJ) avrebbe potuto accedere agli account Twitter collegati direttamente a Wikileaks: l’obiettivo dell’ispezione era individuare i messaggi privati e gli indirizzi IP ad essi associati per cercare di dare un volto agli individui che, insieme a Julian Assange, hanno da ultimo imbarazzato Washington con la diffusione dei suoi cablogrammi diplomatici. (leggi tutto)

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Fonte: Punto Informatico

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La Rete contro i narcotrafficanti. Ucciso attivista per una denuncia sul Social Network.

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Messico, postare costa la vita

di Elsa Pili

Quarto assassinio in due mesi ad opera del gruppo di narcotrafficanti Los Zetas. Anche questa volta la vittima è un attivista che lavorava in Rete per denunciare le loro attività criminali

Dopo i blogger uccisi all’inizio di settembre e dopo il presunto rapimento di un membro di Anonymous che ha comportato le minacce del gruppo di hacktivisti, Los Zetas tornano a colpire.

Giovedì Anonymous IberoAmerica aveva dichiarato di voler abbandonare l’operazione antinarcos OpCartel poiché il fantomatico membro rapito sarebbe stato rilasciato, accompagnato da un messaggio: “10 persone saranno assassinate per ogni nome di collaboratore di Los Zetas rivelato”. La “guerra” tra i nacrotrafficanti e gli attivisti del web sembrava essersi placata e invece mercoledì 9 novembre il gruppo criminale ha compiuto un altro assassinio.

Pare si tratti di un collaboratore – e co-moderatore – di Nuevo Laredo en Vivo, lo stesso network dove lavorava Marisol Macias Castaneda, anche lei brutalmente assassinata poco più di un mese fa. Il corpo di “Rascatripas” – questo il suo nickname sul sito – è stato trovato senza vita e decapitato dietro una statua di Cristoforo Colombo a un miglio dal confine col Texas. Accanto al corpo un messaggio: “Ciao, sono Rascatripas e questo mi è accaduto perché non avevo capito che non avrei dovuto pubblicare cose sui social network”. (leggi tutto)

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Fonte: Punto Informatico

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Attacco di Anonymous al governo d’Israele

    

 

           

7 novembre 2011

Azione significativa e dura da parte del gruppo hacktivist Anonymous.

Venerdì con un video su Youtube, Anonymous  ha minacciato di entrare in azione contro il  governo d’Israele se avesse bloccato le 2 navi con gli aiuti umanitari per Gaza.

Nel video le motivazioni degli hacktivist:

“Le vostre azioni sono illegali, sono contro la democrazia, contro i diritti umani internazionali e le leggi marittime…Giustificare, come copertura di difesa, la guerra, gli omicidi, le intercettazioni illegali ed azioni di pirateria, sono scelte queste che non possono essere accettate da noi e da tutti i popoli del mondo…Se continua il blocco degli aiuti umanitari a Gaza, o peggio ripeterete le terribili azioni del 31 maggio 2010 contro la Flotilla Freedom, allora saremmo costretti ad agire. Ancora, … e ancora finché non vi fermerete!”

Nella giornata di domenica, dopo l’abbordaggio (4 novembre) delle 2 navi Saoirse e Tharir da parte delle unità da guerra israeliane, i siti web dell’esercito, del servizio interno di sicurezza Shin Bet e del Mossad (agenzia di spionaggio) sono stati oscurati (offline).

Naturalmente, Israele smentisce l’attacco di Anonymous, dichiarando che si è trattato solo di una “strana coincidenza” e specificando che si sono riscontrati dei problemi ai server.

(madu)

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