Monthly Archives: Luglio 2011

Solidarietà ad Anonymous

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di Federico Mello

5 luglio 2011

Ha commesso dei reati Julian Assange rivelando la corrispondenza riservata delle diplomazie di mezzo mondo? Faremmo bene a darci una risposta per questa domanda perché, anche oggi, in Italia, le denunce ai danni di alcuni ragazzi membri del gruppo Anonymous pongono lo stesso problema.

Il gruppo di hacker ha finalità politiche, e non certo criminali (sono hacktivist e non cracker, infatti). “Gli Anonymous si presentano loro attaccheranno chiunque si metta contro Wikileaks e il suo portavoce Julian Assange e combatteranno ogni censura, autoritarismo e ogni violazione dei diritti umani. Siamo uniti”.

Nei mesi scorsi membri del gruppo internazionale hanno dato sfoggio della loro bravura portando avanti numerose incursioni informatiche.

Hanno attaccato il sito del governo tunisino solidarizzando con le proteste contro Ben Alì; hanno attaccato i siti del governo egiziano riuscendo a tenerli offline finché Mubarack non si è dimesso; hanno attaccato il sito di Enel per esprimere vicinanza a comunità indigene del Guatemala che lottano per non essere espropriate da alcune centrali idroelettriche in costruzione; ultimamente hanno attaccato il sito dell’Agcom in protesta contro la delibera definita “il bavaglio della Rete”; e hanno attaccato anche i siti del Pdl e del Senato spiegando: “Crediamo che ci sia un limite alle ipocrisie di questo paese, alle azioni politiche, economiche e sociali contro l’interesse comune”. (leggi tutto)

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Fonte: il Fatto Quotidiano

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Campania: via le truppe USA per rischi alla salute.

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Via le truppe Usa dalla Campania. Per l’inquinamento

4 luglio 2011

Le ultime 21 sono andate via a metà della scorsa settimana. E così sono quasi 60 le famiglie americane che negli ultimi dieci mesi hanno lasciato le loro case a Casal di Principe, in provincia di Caserta, su invito esplicito della US Navy, la Marina degli Stati Uniti. Il comune è noto per essere la base del clan dei Casalesi. Ma il “ritiro” degli americani non è dovuto alla camorra, Non direttamente, almeno. Ma al rischio ambientale legato alla qualità dell’acqua. Un rischio giudicato inaccettabile dalle autorità sanitarie associate delle forze armate americane di stanza a Napoli e dintorno.
La US Navy, seguendo le indicazione dei tecnici e degli standard di qualità dell’EPA, l’Agenzia ambientale degli Stati Uniti, ha monitorato per quattro anni le case abitate dagli americani (alcune centinaia) e l’ambiente (acqua, suolo, aria) a cavallo tra la provincia di Napoli e di Caserta dove i suoi uomini fittano normalmente casa. Controllando almeno 400 tipi diversi di sostanze tossiche, ha verificato che in almeno tre zone (a Casoria, a Marcianise, nel comprensorio di Casal di Principe e Villa Literno) l’inquinamento, in particolare, dell’acqua supera gli standard di sicurezza stabiliti dalla legge americana. E, dunque, non sono abitabili. Di qui l’ordine: andate via da quelle tre zone, debitamente mappate, per motivi precauzionali. E comunque chi resta, anche nelle zone adiacenti, è bene che per bere, cucinare, lavarsi i denti usi acqua minerale.
Gli inquinanti dell’acqua sono sia biologici (presenza di coliformi fecali, incluso E. coli), sia organici (in particolare tetracloroetilene), sia inorganici (nitrati; metalli pesanti, come arsenico e piombo).  (leggi tutto)

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Fonte: l’Unità

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Freedom Flotilla II – Il Mediterraneo non è proprietà di Israele

Freedom Flotilla Italia – Comunicato stampa 1 luglio 2011

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La nave Statunitense “Audacity of Hope” ha deciso di tenere fede al proprio nome ed è salpata, per essere bloccata dopo un quarto d’ora di navigazione dalle autorità portuali greche che hanno intimato agli attivisti di tornare in porto ad Atene minacciando l’equipaggio ed i passeggeri con le armi. Stesso tentativo e stesso esito per la nave canadese Taharir. Intanto una nota del Ministero per la sicurezza interna greco mostra tutta la subalternità del governo di Papandreou alle politiche israeliane, dichiarando che la Grecia vieta alle barche della Freedom Flotilla 2 di salpare per Gaza. Nel mare greco, in queste ore, si sta giocando un vero e proprio braccio di ferro tra i sostenitori del diritto internazionale e quelli del diritto di Israele, diritti che come è dimostrato sin dalla nascita dello Stato di Israele non fanno che confliggere. Come ignora Gianni Letta che risponde alla sollecitazione della Freedom Flotilla Italia con un comunicato dove dice che non è in grado di garantire la sicurezza degli italiani diretti a Gaza “…trattandosi di iniziative in violazione della vigente normativa israeliana”. “Non immaginavamo che tutto il Mediterraneo fosse proprietà di Israele” hanno commentato dalla FF2 gli attivisti internazionali determinati a portare a termine la missione, non solo umanitaria, ma soprattutto politica di fare approdare le navi a Gaza. L’obiettivo è quello di rompere un assedio che si protrae da troppo tempo ai danni di una popolazione che subisce una punizione collettiva, laddove sono proprio il diritto internazionale, le convenzioni e i trattati, nati per salvaguardare le popolazioni oppresse, ad affermare che tutto questo oltre a essere inumano, è fuorilegge.

MOBILITIAMOCI PER FARE PRESSIONE SUL GOVERNO GRECO

Freedom Flotilla Italia indice un presidio davanti all’Ambasciata greca in Via Mercadante a Roma

Lunedì 4 luglio alle 17,00 e invita alla mobilitazione in tutta Italia

Invitiamo tutte e tutti a scrivere all’ambasciata di Grecia in Italia, all’indirizzo gremroma@tin.it, a telefonare al n. 06-8537551 e ad inviare fax al n. 06-8415927.

Per adesioni: roma@freedomflotilla.it

Contatti: 333/5601759 – 338/1521278

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SABOTAGGIO ALLA NAVE GRECA

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