Monthly Archives: Giugno 2011

18 Giugno: liberiamo Milano per contribuire a liberare la Palestina

APPELLO PER LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE A MILANO CONTRO LA KERMESSE SIONISTA

Comitato “No all’occupazione israeliana di Milano”

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MANIFESTAZIONE NAZIONALE – 18 GIUGNO – MILANO
CONCENTRAMENTO IN LARGO CAIROLI ALLE 15:00

Dal 12 al 23 giugno a Milano, in piazza Duomo, si terrà “Israele che non ti aspetti”, una kermesse sulla tecnologia e sul turismo israeliani promossa dalle stesse autorità di Tel Aviv in collaborazione con gli enti locali lombardi, per “promuovere scambi scientifici e culturali tra Tel Aviv e Milano” e raccontare “un Israele diverso da quello di Stato interessato da un conflitto”. Un’operazione da 2,5 milioni di euro che vorrebbe cancellare la memoria della pulizia etnica che ha dato origine alla nascita dello stato di Israele e che perdura tuttora: la violenta cacciata degli abitanti della Palestina nel 1948-49, l’espropriazione della loro terra, la soppressione dei loro diritti civili e dei più fondamentali diritti umani, la negazione del diritto dei profughi palestinesi al ritorno nella propria terra. (leggi tutto)

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Fonte: caunapoli.org

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Santoro e Floris dicono no al Comitato Promotore dei referendum per l’acqua

Mentre si consuma il divorzio tra il conduttore di Annozero e la Rai le trasmissioni ”progressiste” del servizio pubblico televisivo si caratterizzano ancora una volta per il loro conformismo.

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di Vittorio Bonanni
Insomma è arrivato al dunque il difficile, per usare un eufemismo, rapporto tra Michele Santoro e la Rai. Separazione consensuale a quanto pare, che non esclude future quanto improbabili forme di collaborazione; una buonauscita di 2,5 milioni di euro; un suo probabile approdo verso La7, ipotesi tutt’altro che imprevista visto che se ne parlava già un anno fa e che ora sembra essere arrivata anche questa al dunque. Naturalmente per il servizio pubblico televisivo si tratta di una brutta sconfitta, sia in termini di pluralità dell’informazione, fortemente compromessa con questo divorzio che sembra preluderne altri (Report, Che tempo che fa, Parla con me), che di entrate economiche, visto l’alto share che ha caratterizzato la trasmissione del giornalista campano (25,7% la puntata sul caso Ruby, tanto per fare un esempio) con conseguenti grandi incassi pubblicitari. Se consideriamo poi l’incapacità della destra di realizzare dei talk-show televisivi degni di questo nome vediamo solo tempi bui nel futuro di viale Mazzini. E tempi floridi invece per l’emittente di Telecom, che potrebbe diventare un punto di riferimento per quel pubblico televisivo progressista stufo di nani, ballerine e Minzolini vari e che sembra sperare ora in tempi migliori, e lo diciamo incrociando le dita ovviamente. Qualcosa però vorremmo aggiungere a tutte queste considerazioni in qualche misura ovvie. Proprio oggi ci è giunta notizia del no da parte proprio del conduttore di Annozero come pure di Giovanni Floris, dicasi Ballarò, ad una partecipazione del comitato promotore del referendum sull’acqua alle due trasmissioni previste rispettivamente giovedì e oggi. Un no cioè a chi più di ogni altro ha condotto una importante battaglia di grande civiltà politica e culturale che non avrebbe mai visto la luce se aspettavamo Bersani e Di Pietro. (leggi tutto)

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Fonte: Controlacrisi.org

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Approfondimento

Comitato Promotore per i Referendum per l’Acqua

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Centrali Nucleari: la mappa dei primi 15 siti

Ecco i primi 15 siti che ospiteranno centrali nucleari e depositi di scorie se non passa il referendum.

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Enel ha denunciato alla polizia il furto negli uffici romani dell’area nucleare a Tor di Quinto di un computer ”contenente documenti aziendali relativi a studi e analisi preliminari, privi di risvolti operativi, sulle caratteristiche di siti per impianti nucleari in Italia e all’estero”. Il furto del pc, denuncia l’Enel, avviene a pochi giorni dalla tornata referendaria. Ma cosa conteneva quel pc? Quali infornazioni? Intanto eccovi i primi (ma non ultimi) siti che dovrebbero ospitare centrali e depositi di scorie radioattive se il 12-13 giugno non dovesse passare il referendum. Un vecchio elenco del Cnen* ne individuava, a regime, circa 45, ma secondo i Verdi ed Enel (incaricata del progetto nucleare) i primi sono questi:

Trino Vercellese, Caorso, in Lombardia una centrale fra Mantova e Cremona lungo l’asta pluviale del Po, Monfalcone, Chioggia, San Benedetto del Tronto, Scarlino (Grosseto), Montalto di Castro, Borgo Sabotino (Latina), Oristano, Termoli, Mola di Bari, Scansano Ionico (Matera), Palma di Montechiaro e un deposito di scorie a Garigliano (fra Caserta e Latina).

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Qui è riportato il vecchio elenco del CNEN

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Fonte:  letteraviola.it

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