Daily Archives: 01/06/2011

EuroPride Roma 1-12 giugno 2011

Lesbian, Gay, Bisexual, Transgender, Intersex

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Documento politico: BE PROUD.

Essere orgogliose ed orgogliosi di quel che siamo: è questo il senso più autentico dei Pride e dunque anche dell’Europride, momento di visibilità europea di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, che quest’anno si svolge a Roma in giugno.

Essere orgogliosi significa scegliere a testa alta i propri percorsi di vita con consapevolezza e libertà, nel riconoscimento del medesimo spazio di libertà di qualunque altra persona.
Nei Pride fondamentalmente si dichiara questo valore universale e si chiedono alle Istituzioni quelle norme e comportamenti che permettano il pieno sviluppo di questa libertà in chiave di uguaglianza.
E dunque anche di laicità, ovvero nel rifiuto di una morale unica e vincolante, religiosa o meno che sia. Ma nei Pride si sviluppa questo valore generale partendo dal vissuto dei diversi orientamenti sessuali ed identità di genere secondo la logica irrinunciabile dell’autodeterminazione.
In altre parole ogni scelta o condizione nella vita deve poter essere libera purché non rechi danno al prossimo, e in questo senso ha completa dignità e deve poter essere vissuta nella sociètà con la stessa pienezza e possibilità di sviluppo di qualunque altra. E ciò deve valere per l’omosessualità e il transessualismo.
Parità, dignità, laicità sono valori che permettono la realizzazione concreta di quel principio di libertà e sono la base delle singole rivendicazioni di diritti per le persone e coppie glbtqi e per le famiglie con genitori omosessuali o transessuali.  (leggi tutto)
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Nucleare, la Cassazione dice sì al referendum del 12 e 13 giugno

Dopo la decisione dei giudici di mantenere l’atomo tra i quesiti, la battaglia elettorale entra nel vivo. Con le opposizioni unite per il 12 e 13 giugno. Caccia a 8 milioni di schede oltre a quelle delle amministrative. Bersani: “Togliamo l’ultima macchietta”

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La Corte di Cassazione ha deciso: all’interno della tornata referendaria del 12 e 13 giugno ci sarà anche il quesito che chiede di bloccare per sempre i piani nucleari del governo. Nonostante la fiducia posta al decreto Omnibus, con cui il governo ha fatto marcia indietro rispetto alla decisione di costruire nuove centrali, il collegio – composto da 17 giudici e presieduto da Antonino Elefante – ha accolto l’istanza presentata dall’Idv. L’opposizione chiedeva di votare le nuove norme appena inserite nel decreto. Insomma, al posto del vecchio quesito, agli italiani sarà chiesto di esprimersi sulle leggi appena varate dal Parlamento che congelano per 12 mesi il programma governativo per tornare all’energia prodotta dall’atomo. E, intanto, dall’Autorità garante per le Comunicazioni è arrivato il richiamo alla tv di Stato affinché collochi i messaggi autogestiti sulla tornata in fasce orarie di maggior ascolto.

Nonostante la decisione della suprema Corte, la sfida per raggiungere il quorum non sarà facile. Con l’attuale legge, servirebbero tutti i voti che le opposizioni hanno preso alle elezioni più – almeno – altre otto milioni di schede. E considerate le date, gli italiani potrebbero essere indotti ad andare al mare. Anche perché, come è stato dall’inizio, c’è un unico quesito che fa realmente paura a Berlusconi, quello sul legittimo impedimento. Nonostante ieri lo stesso presidente del Consiglio avesse messo le mani avanti: “Non mi sono mai occupato dei referendum – ha detto il premier – ma se la gente non lo vuole, non è che il governo può decidere, non possiamo obbligare nessuno a costruire centrali. Con molto dispiacere il governo si adeguerà”. “Berlusconi fa il gioco delle tre carte”, ribattono i Comitati.

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Fonte: il Fatto Quotidiano

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