Monthly Archives: Aprile 2011

“O bella ciao” per Vik

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Parlamento infestato da spiriti maligni

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Kyrgyzstan, parlamentari sacrificano arieti per scacciare “spiriti maligni” dal parlamento

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La situazione politica in Kyrgyzstan è critica, caratterizzata com’è da un fragile governo di coalizione e da scontri violenti, che lo scorso giugno sono costati circa 400 morti. Alcuni parlamentari hanno dunque deciso, allo scopo di evitare che l’assemblea possa vedere “ulteriori spargimenti di sangue”, di sacrificare sette montoni, nel tentativo di combattere gli “spiriti maligni”, scrive la Reuters. “Siamo ricorsi a una tradizione popolare: ci siamo comportati come quelli che accendono candele o disinfettano le loro case”, ha detto uno di loro, Myktybek Abdyldayev. Ondorush Toktonasyrov ha invece deriso il rito definendolo “un segno di mentalità arretrata”: “I deputati non hanno alcuna idea di cos’è la cultura parlamentare”, ha detto a Reuters: “questo è un edificio pubblico in cui il presidente opera, e i parlamentari vi compiono stragi di arieti”. La maggioranza della popolazione si dichiara di religione musulmana.

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Fonte: UAAR

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Lo scippo dei Referendum!

Noi per loro siamo un problema, un grosso problema. Credo sia ormai chiaro che i loro obiettivi non sono i nostri. Noi vogliamo il bene del paese e lottiamo affinché la democrazia non sia cancellata.  Urliamo la nostra rabbia!  I referendum non si toccano!!  (madu)

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Governo all’attacco sui referendum: tocca ai quesiti sull’acqua

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Continua l’offensiva del governo nei confronti dei referendum del 12 e 13 giugno. L’altro ieri è toccato al nucleare, oggi è scoccata l’ora dei quesiti sull’acqua. Quel popolo continuamente invocato dal Presidente del Consiglio come suo unico mandante e in nome della cui volontà ogni legge o questione etica passava in secondo piano è divenuto improvvisamente un temibile nemico da mettere urgentemente a tacere. Non c’è voluto gran che. È bastato un minimo segno di vita, l’ipotesi appena paventata che possa alzare la testa, prendere parola e dire la sua, per scatenare una controffensiva senza precedenti.

Parlando dell’acqua, il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani ha dichiarato a Radio Anch’io che “anche su questo tema, come per il nucleare il referendum divide in due. Ma – ha continuato – è un tema di grande rilevanza, e ho l’impressione che anche su questo sarebbe meglio fare un approfondimento legislativo”. Già. Accanto alla posizione del Governo, neanche a dirlo, si schierano compatti Confindustria e Federutility, la federazione che riunisce le aziende (spesso private) dei servizi pubblici. Pare che sia stata proprio quest’ultima a sollecitare un intervento governativo. Qualche giorno fa, infatti, il suo presidente si era domandato “se non sia il caso di evitare un referendum che ha sempre più un taglio puramente ideologico”. (leggi tutto)

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Fonte: il Cambiamento

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