Lo scippo dei Referendum!

Noi per loro siamo un problema, un grosso problema. Credo sia ormai chiaro che i loro obiettivi non sono i nostri. Noi vogliamo il bene del paese e lottiamo affinché la democrazia non sia cancellata.  Urliamo la nostra rabbia!  I referendum non si toccano!!  (madu)

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Governo all’attacco sui referendum: tocca ai quesiti sull’acqua

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Continua l’offensiva del governo nei confronti dei referendum del 12 e 13 giugno. L’altro ieri è toccato al nucleare, oggi è scoccata l’ora dei quesiti sull’acqua. Quel popolo continuamente invocato dal Presidente del Consiglio come suo unico mandante e in nome della cui volontà ogni legge o questione etica passava in secondo piano è divenuto improvvisamente un temibile nemico da mettere urgentemente a tacere. Non c’è voluto gran che. È bastato un minimo segno di vita, l’ipotesi appena paventata che possa alzare la testa, prendere parola e dire la sua, per scatenare una controffensiva senza precedenti.

Parlando dell’acqua, il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani ha dichiarato a Radio Anch’io che “anche su questo tema, come per il nucleare il referendum divide in due. Ma – ha continuato – è un tema di grande rilevanza, e ho l’impressione che anche su questo sarebbe meglio fare un approfondimento legislativo”. Già. Accanto alla posizione del Governo, neanche a dirlo, si schierano compatti Confindustria e Federutility, la federazione che riunisce le aziende (spesso private) dei servizi pubblici. Pare che sia stata proprio quest’ultima a sollecitare un intervento governativo. Qualche giorno fa, infatti, il suo presidente si era domandato “se non sia il caso di evitare un referendum che ha sempre più un taglio puramente ideologico”. (leggi tutto)

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Fonte: il Cambiamento

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