Colombia – 04.7.2008
La voce di Ingrid
Le dichiarazioni di Ingrid Betancourt, sequestrata per oltre sei anni dalle Farc e liberata il 2 luglio
di Simone Bruno
Nel momento in cui queste righe vengono scritte il mondo ha
potuto rivedere Ingrid Betancourt da circa 30 ore. Un evento mediatico di
risonanza mondiale, non esiste un paese in cui i giornali e i TG non abbiano
aperto con l’abbraccio tra Ingrid e Yolanda o tra Ingrid e i suoi figli Melanie
e Lorenzo.
La candidata Betancourt quando è stata sequestrata era pressoché sconosciuta,
ora, dopo 2321 giorni passati nella selva Colombiana è una tra le donne più conosciute
al mondo, tanto che la prossima settimana sarà a Roma per incontrare il Papa.
Ingrid ha dimostrato una sorprendente generosità con la stampa a cui ha
regalato ore e ore di interviste e conferenze stampa sincere, serene,
tranquille, lucide, spontanee, profonde, con la confidenza di quando si parla
ad un amico, senza mai tirarsi indietro, rispondendo anche alle domande più
personali, più difficili e più dure. Un
modo per ringraziare la stampa per tutto l’appoggio dato in questi anni.
Tutto questo permette di intravedere com’ è la nuova Ingrid Betancourt, quella
che, come lei dice, ha lasciato in quella selva molte cose inutili: “Credo di
essere tornata molto leggera, in un sequestro si lasciano dietro molte piume,
come l’orgoglio, la superbia, la testardaggine. Devo fare una confessione. Si
arriva con tante cosette non importanti e poi col tempo ci si libera di tutto
questo.” (continua)