Daily Archives: 26/07/2008

Bambini palestinesi marciano contro la violenza

 

Invito Pubblico

 

Bambini marciano
contro la violenza dei coloni e l’espansione delle colonie

nelle colline a sud
di Hebron

La marcia dei bambini del Campo Estivo andrà dal
villaggio di At-Tuwani a quello di Tuba. I partecipanti consegneranno un
"Ordine di demolizione" ad una costruzione dell’outpost illegale israeliano.

 

 

Sabato 2 agosto 2008,
bambini palestinesi accompagnati dai loro genitori  marceranno dal villaggio di At-Tuwani a
quello di grotte di Tuba.  Cammineranno
lungo una strada sulla quale i coloni isareliani nazional-religiosi attaccano
regolarmente e minacciano i bambini dei villaggi di Tuba e Maghaer Al-Abeed che
si recano alla scuola elemantare ad At-Tuwani. 
I genitori dei bambini palestinesi stanno organizzando la marcia per
richiamare l’attenzione sulla violenza alla quale sono soggetti i bambini, la
scarsa efficacia dell’esercito israeliano nel proteggerli e la continua
espansione degli insediamenti ed outpost israeliani. La marcia è parte
dell’annuale campo estivo delle colline a sud di Hebron.

 

I partecipanti della
marcia saranno i bambini dei villaggi di Tuba e Maghaer Al-Abeed che sono
regolarmente attaccati dai coloni israeliani durante il loro tragitto verso la
scuola elementare di At-Tuwani.  I
bambini dipendono da una scorta militare che li accompagna a scuola per
prevenire gli attacchi dei coloni; l’esercito israeliano spesso non prende
seriamente l’incarico così che spesso i soldati della scorta sono in ritardo,
non intervengono quando i coloni minacciano o attaccano i bambini, a volte non
vengono per nulla. L’attacco più recente ha avuto luogo ieri 23 luglio, quando
l’esercito israeliano non si è presentato all’appuntamento per accompagnare i bambini.
Tre coloni , uno dei quali con il volto coperto ed un bastone, hanno inseguito i
bambini mentre camminavano lungo un sentiero tra le colline. La marcia seguirà
il sentiero sul quale i bambini erano durante l’attacco di ieri.

 Inoltre i bambini porteranno un "ordine di
demolizione"ad una nuova costruzione parte della continua espansione di Havot
Ma’on, un’ insediamento outpost israeliano che è illegale sia per il diritto
internazionale sisa per le leggi israeliane.. 

 

Quando:  a partire dalle 8:30 del mattino, Sabato 2 Agosto

 

Chi: I bambini del Campo Estivo delle colline a sud di Hebron ed i loro
genitori insieme a attivisti israeliani ed internazionali per i diritti umani.  

 

Dove:  villaggio di At-Tuwani, da Hebron prendere
il taxi collettivo per Yatta e poi per Karmel e At-Tuwani. Da Gerusalemme via
le strade  "by pass road" israeliane
(circa 55 km), prendere la strada numero 60 a sud di Gerusalemme, poi la 356 a
sud di Hebron, e continuare sulla 317 fino ad at-Tuwani.

 

Per ulteriori informazioni:

Operazione Colomba  (00972) 0547382452   0548130634

CPT At-Tuwani:  0542531323


Operation Dove – Nonviolent Peace Corps
Palestine – Israel
Community Pope John XXIII

e mail: operationdove@gmail.com

 


Cellulari e tumori

 

 

DA: PuntoInformatico 

Cellulari e tumori, l’accademia si allarma

di Alfonso Maruccia

venerdì 25 luglio 2008
 
Roma – Fanno male, non fanno male, di certo continuano a essere sulla graticola di un dibattito senza fine:
i telefonini cellulari tornano nel mirino perché le onde che emettono
avrebbero le potenzialità per causare tumori, anche solo a chi si trovi
nei paraggi dell’utilizzatore. Questo almeno è quello che teme il
dottor Ronald B. Herberman, direttore dell’Istituto dei TumoriUniversità di Pittsburgh. Ha invitato senza mezzi termini a interrompere l’uso di smartphone all’orecchio. Gli adulti devono cambiare abitudini e ancor di più giovani e teenager.
 
Herberman va contro l’opinione comune dei circuiti scientifici,
tendente a sdrammatizzare in assenza di prove scientifiche le temute
conseguenze dell’utilizzo di dispositivi elettromagnetici ad alta
frequenza a distanza ravvicinata dell’encefalo. L’esperto ora cita non
solo studi noti ma anche "dati non ancora pubblicati", e afferma che ci sono tutti gli elementi per consigliare prudenza e possibilmente astinenza.
 
"Alla base delle mie preoccupazioni c’è il fatto che non dovremmo
aspettare l’apparizione di uno studio definitivo, ma piuttosto peccare
di precauzione invece di pentirci dopo" dice Herberman alla Associated Press.
Tali preoccupazioni sono state espresse dallo scienziato in un memo a
uso interno inviato a 3mila persone, facenti parte dello staff e della
facoltà del Cancer Institute.
                                                                                                                                                        (continua)