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Alimentazione veg e circhi senza animali
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Approfondimento
Non è più possibile dire che non sapevamo
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"L'informazione è potere! L'informazione deve essere libera!"
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Alimentazione veg e circhi senza animali
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Approfondimento
Non è più possibile dire che non sapevamo
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Margherita Hack sta girando le librerie d’Italia per presentare il suo ultimo libro, “Perché sono vegetariana”, uscito a dicembre 2011.
E una presentazione dopo l’altra, la maggiore astronoma del nostro tempo riprende e ripete i temi al centro del libro: la ferma opposizione alla crudeltà contro gli animali, l’auspicio di una via vegetariana per risolvere i grandi problemi ecologici del pianeta, e non ultima la dimostrazione della perfetta compatibilità della dieta vegetariana con la salute dell’essere umano.
Una dimostrazione vivente: la Hack infatti è vegetariana fin dalla nascita, per sua scelta ma prima ancora per le convinzioni dei suoi genitori, aderenti a una filosofia vicina al buddismo che promuove il rispetto per tutte le creature viventi. Arrivata all’età di 89 anni in condizioni di “discreta salute fisica” nonostante il suo regime vegetariano – o proprio in ragione di questo – la scienziata è attivamente impegnata in una battaglia contro il consumo di carne nel mondo.
Il punto di partenza di questa lotta è costituito dalla sua personale esperienza di vegetariana, ma il discorso non si ferma qui e abbraccia un’ampia mole di argomentazioni scientifiche e di spunti storici. Come quelli relativi ai grandi scienziati vegetariani della storia: da Einstein a Leonardo da Vinci, per risalire fino a Plutarco. Molte pagine del libro sono dedicate a denunciare le crudeltà che gli esseri umani perpetrano sugli animali per garantirsi un largo consumo di carne e di pesce, ma la ragione del vegetarianesimo non è solamente etica: è anche, se vogliamo, prettamente pratica.
Con la popolazione mondiale in crescita e il pianeta sull’orlo del collasso ecologico, lo smodato consumo di cibo di origine animale risulta infatti insostenibile per l’umanità. Lo sapevate, ad esempio, che per ottenere un chilo di gamberetti con il sistema della pesca a strascico si buttano via circa 25 chili di “prede accessorie” finite per sbaglio per la rete? O che di tutta la terra coltivata sul pianeta solo un quinto è dedicato alla produzione di cereali, frutta e verdura per il consumo umano, mentre gli altri quattro quinti servono a fornire foraggi per gli animali? O ancora, che per produrre mezzo chilo di carne sono necessari in media dieci chili di cereali?
Se tutti fossimo a conoscenza di queste realtà, afferma Margherita Hack, forse ci penseremmo due volte prima di comprare un’altra fettina di vitello. E il pianeta ce ne sarebbe immensamente grato.
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Fonte: Tuttogreen
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Approfondimento
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di Elle
Ricordate quello spot della Mellin sullo svezzamento dei bambini trasmesso frequentemente negli ultimi tempi dove la voce narrante recitava: ”Tuo figlio ha bisogno di ferro della carne“.?
Bene, questa inesattezza spacciata per verità scientifica ha mosso la LAV, storica associazione animalista, ad aprire un procedimento presso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per contestare l’indispensabilità della carne in età pediatrica sostenuta all’interno della pubblicità firmata Mellin.
Ebbene, questo produttore di omogeneizzati è stato costretto a fare un passo indietro ritirando lo spot contestato e impegnandosi a tener conto dei rilievi formulati per le prossime iniziative.
A sostegno del procedimento mosso dalla LAV, infatti, ci sono non solo il buon senso comune ma anche i dati provenienti da ricerche scientifiche recenti, come quella condotta nel 2009 dall’American Dietetic Association secondo cui uno stile alimentare vegetariano oltre ad apportare benefici per la salute, consente anche di prevenire alcune patologie.
Anche uno studio illustrato dalla Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana (SSNV) e condotto su bambini tra il primo ed il secondo anno di vita, alimentati con una dieta esclusivamente vegetariana, ha evidenziato una minore incidenza di malattie rispetto al gruppo di bambini onnivori, a parità dell’andamento di crescita.
Questa piccola vittoria legale contro una pubblicità ‘ingannevole e fuorviante’ – secondo le accuse della LAV – forse rappresenta lo spiraglio per un reale cambiamento dei preconcetti sull’alimentazione vegetariana e l’infanzia.
Questo è lo spot “incriminato” dalla LAV. Buona visione…
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Fonte: Tuttogreen
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