Tag Archives: USA

Wikileaks: l’NSA e i testi originali delle intercettazioni (eng) a Silvio Berlusconi

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wikileaks-nsa

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NSA Targets World Leaders for US Geopolitical Interests: Italy

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Italy Would Help Israel Mend Relations With U.S.

Date 2010
Classification TOP SECRET//COMINT//ORCON/REL TO USA, FVEY
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WikiLeaks Synopsis
Intercepted communication between Italian PM Berlusconi and Israeli PM Netanyahu show that Berlusconi promised to assist helping Israel in mending damaged relationship with the U.S.

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Original NSA text:

Italy Would Help Israel Mend Relations With U.S. (TS//SI//OC/REL TO USA, FVEY)

(TS//SI//OC/REL TO USA, FVEY) Israel has reached out to Europe, including Italy, for help in smoothing out the current rift in its relations with the United States, according to Italian diplomatic reporting of 13 March. Speaking with Italian Prime Minister (PM) Silvio Berlusconi, Israeli PM Binyamin Netanyahu insisted that the trigger for the dispute–Israel’s decision to build 1,600 homes in contested East Jerusalem–was totally in keeping with national policy dating back to the administration of Golda Meir, and blamed this mishandling on a government official with poor political sensitivity. The objective now, Netanyahu said, is to keep the Palestinians from using this issue as a pretext to block a resumption of talks or to advance unrealistic claims that could risk sinking the peace negotiations altogether. Continuing, he asserted that the tension has only been heightened by the absence of direct contact between himself and the U.S. President. In response, Berlusconi promised to put Italy at Israel’s disposal in helping mend the latter’s ties with Washington. Other Israeli officials, meanwhile, believed that this tiff goes far beyond merely the question of the construction plans, marking instead the lowest point in U.S.-Israeli relations in memory.

SCS, Unconventional

Italian leadership

3/79/37-10, 161635Z; 3/OO/506688-10, 171833Z

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European Leaders Hold Berlusconi Accountable on Italian Financial Situation

Date 2011
Classification TOP SECRET//COMINT//NOFORN
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WikiLeaks Synopsis
Intercepted communication of Berlusconi’s personal advisor on international relations, Valentino Valentini, describes concerns on the Italian financial crisis expressed by French President Sarkozy and German Chancellor Merkel to the Italian Prime Minister, and show that they pressured Berlusconi to take action.

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Original NSA text:

European Leaders Hold Berlusconi Accountable on Italian Financial Situation (TS//SI//NF)

(TS//SI//NF) A 22 October meeting attended by German Chancellor Angela Merkel, French President Nicolas Sarkozy, and Italian Prime Minister (PM) Silvio Berlusconi was later described by the Italian’s personal adviser on international relations, Valentino Valentini, as tense and very harsh toward the Rome government. Merkel and Sarkozy, evidently brooking no excuses with respect to Italy’s current predicament, pressured the PM to announce strong, concrete palliatives and then to implement them in order to show that his government is serious about its debt problem. Sarkozy was said to have told Berlusconi that while the latter’s claims about the solidity of the Italian banking system may be true in theory, financial institutions there could soon “pop” like the cork in a champagne bottle, that “words are no longer enough,” and that Berlusconi must now “make decisions.” Also on the 24th, Valentini indicated that EU Council President Herman Van Rompuy had urged Italy to undertake policies aimed at reducing the impression within the EU that the country is weighed down with an enormous debt at a moment in time when it also is struggling with low productivity and showing little dynamism. In Van Rompuy’s opinion, Spain is the model that Italy should now be seeking to emulate.

Unconventional

Italian leadership

Z-3/OO/550156-11, 251344Z

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Approfondimento
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Datagate – Snowden: “Skynet, software dell’NSA, ha identificato migliaia d’innocenti come terroristi”

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Skynet

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Skynet, AI poco intelligente e tanto colpevole

Migliaia di innocenti sarebbero finiti per essere identificati come terroristi dal programma utilizzato dalla NSA per l’antiterrorismo in Pakistan

di Claudio Tamburrino

Skynet, il programma di intelligenza artificiale sviluppato dalla US National Security Agency (NSA) ed utilizzato per l’individuare potenziali terroristi, avrebbe rilevato migliaia di falsi positivi.

Come affermano alcuni dei documenti rivelati nell’ambito del Datagate da Edward Snowden, Skynet è il nome scelto da NSA citando la serie Terminator per contrassegnare un programma segreto utilizzato per l’identificazione di potenziali comportamenti terroristici. Per farlo sfrutta i metadati delle comunicazioni telefoniche mobile, ma non sembra per esempio tenere in considerazione fattori contingenti come potrebbe essere il caso del giornalista di Al Jazeera Ahmad Muaffaq Zaidan, indicato da Skynet come membro di Al Qaeda, ma che ha sempre negato la sua presunta partecipazione all’organizzazione terroristica e che per il suo lavoro di giornalista deve tenere contatti diretti con le fonti all’interno della stessa.

Skynet, per le sue individuazioni induttive di terroristi, infatti, utilizza una triangolazione analitica basata su una serie di fattori tra cui le chiamate del cellulare personale del soggetto, la sua localizzazione, l’attività sui social media e gli spostamenti: basta pensare al caso del giornalista pakistano di Al Jazeera per intuire le falle nel sistema.

Ora, secondo quanto riferisce un rapporto di Ars Technica che ha analizzato i numeri compresi nei documenti NSA relativi a Skynet, tale ragionamento va fatto su tutti i casi affrontati dall’AI soprattutto considerando che la stessa Agenzia riferisce che il programma ha una percentuale di falsi positivi pari allo 0,008 per cento.

Per quanto tale percentuale appaia marginale, se si considera che il Pakistan ha una popolazione di 182 milioni di persone e che la NSA ha informazioni su telefonate di circa 55 milioni di persone nel Paese, non si può non considerarla una cifra considerevole. Inoltre, come Ars segnala, in altri test comunicati da NSA si parla di un tasso di errore dello 0,18 per cento, che porterebbe a circa 99mila persone su 55 milioni male identificate. E se anche solo il 50 per cento fosse stato individuato ed arrestato o addirittura eliminato, significherebbe che migliaia di innocenti sono vittime dell’intelligence a stelle e strisce. E anche con la più ottimistica percentuale dello 0,008 si tratterebbe di numerosi innocenti.

Ancora più preoccupante la modalità di calcolo di tale percentuale: NSA si è basata sulle presunzioni fatte sulla base di 100mila profili casuali e 7 appartenenti terroristi noti: la percentuale non è stata invece verificata sulla base di nuove informazioni che avrebbero potuto dimostrare se il sistema fosse sufficientemente efficiente per elaborare risultati in situazioni nuove.

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Fonte: Punto Informatico

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USA: arriva il super salmone ogm!

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kaosenlared.net_

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Non bastavano gli allevamenti intensivi dove i salmoni, come ogni altro animale, vengono cresciuti in condizioni inaccettabili per i pesci stessi e per chi se ne nutre. Adesso dagli Usa arriva anche un super salmone ogm, capace di raggiungere il peso utile per essere messo in commercio in 16-18 mesi anziché nei 30 mesi necessari a un esemplare tradizionale. Per le industrie significa ottenere più cicli di produzione e ridurre i costi di allevamento. A novembre l’agenzia governativa statunitense che si occupa della regolamentazione degli alimenti e dei medicinali ha dato il via libera alla commercializzazione di questo salmone geneticamente modificato sostenendo che è nutriente come quello dell’Atlantico e che non c’è alcuna differenza biologica con un salmone tradizionale.

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Il salmone sta piangendo

di

Ridono quando si sparge la notizia che “presto potremo avere nei nostri piatti filetti di salmone transgenico“, visto che lo scorso mese di novembre e per la prima volta nella storia la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti [1] ha stabilito che, dal punto di vista nutrizionale, il salmone Ogm AquAdvantage è un alimento identico al tradizionale salmone atlantico.

Ridono perché sanno bene che, transgenici o no, cresciuti in allevamenti intensivi e in una monocoltura, questi animali ingrassano in condizioni inaccettabili. In Cile, potenza leader nel settore, con una produzione annuale lorda di 800 mila tonnellate di salmonidi, vengono utilizzati circa sette chilogrammi di antibiotici ogni 10 tonnellate di produzione.

Ridono quando la notizia spiega che la modifica transgenica consente ai salmoni in questione di raggiungere il loro peso commerciale, circa cinque chili e mezzo, tra i 16 e i 18 mesi, a differenza dei 30 mesi necessari a un salmone tradizionale.

Ridono perché sanno bene che, crescendo in allevamenti intensivi, ciò che aumenterà sarà la capacità di produrre salmoni: se crescono più velocemente si potranno ottenere più cicli nello stesso periodo e, di conseguenza, maggiore sarà il sovrasfruttamento delle principali zone di pesca pelagica del pianeta con le quali si riforniscono questi allevamenti marini. Come, per esempio, lo sgombro, la cui pesca nelle acque cilene è scesa, tra il 1994 e il 2010, da 4,4 milioni di tonnellate annue a meno di 800 mila tonnellate.

Ridono e pensano alla balenottera azzurra, la più emblematica delle vittime dell’inquinamento generato dall’industria dell’allevamento intensivo di salmoni in gabbia.

Sanno che con un salmone che avrà una crescita più veloce, l’inquinamento avrà un’accelerazione e gli accordi adottati dalle industrie del salmone per “incoraggiare modelli produttivi responsabili, sotto l’aspetto sociale ed ambientale”, saranno, come già sono adesso, solamente belle parole in un affare molto sporco. Le spiagge del sud del Cile e i suoi fondali marini sono depositi di rifiuti di plastica, cavi metallici, vecchie reti e altri oggetti provenienti da questo settore.

Ridono perché questo animale transgenico, evoluzione della scienza, non è pensato per migliorare le condizioni lavorative e sanitarie del settore, che non sono per niente buone. Infatti, secondo il governo cileno, più dell’80 per cento delle aziende violano le norme più elementari e solo tra settembre ed ottobre tre lavoratori sono morti sul loro posto di lavoro, per incidenti sulle imbarcazioni per il trasporto delle gabbie di contenimento o durante lavori in immersione per il controllo delle stesse.

Ridono quando ascoltano i discorsi che ripetono: i progressi transgenici salveranno il mondo.

Ridono perché la notizia presenta il salmone transgenico come un superman “che contribuirà allo sviluppo di un settore economico diventato una risorsa fondamentale per l’economia cilena”. Un settore, quello dell’allevamento intensivo dei salmonidi per l’esportazione, che, e ridono, sanno che se ancora sta in piedi è perché tutta la popolazione cilena lo sta sovvenzionando con le proprie tasse. Si stima che prima della fine dell’anno, un primo gruppo di 400 lavoratori del settore sarà licenziato, nel quadro dei processi di “aggiustamento”. E tra le cause della cosiddetta “tempesta perfetta”, c’è una crescita accelerata e una sovrapproduzione, con caduta dei prezzi internazionali, che il salmone transgenico probabilmente estenderà ancora di più. Attualmente la grande maggioranza di imprese cilene di allevamento dei salmoni si trova in una situazione molto delicata; infatti, le loro azioni in borsa hanno registrato un calo medio del 93 per cento da quando sono entrate nel mercato.

Ridono perché, prima, si immaginano gli oceani invasi da salmoni colossali che mangiano e ingrassano senza sosta. Poi, un oceano desertico. Perché i signori dell’industria dei salmoni transgenici, dicano quel che dicano, prendano le misure che prendano, che siano sterili o che siano allevati in vasche a terra lontano dalle coste, non è impossibile che questi esemplari si riproducano in mare.

E ridono, con una smorfia che non nascondono più, quando spiegano che tutto questo non è questione di salmoni.

Approvare un animale transgenico è il primo passo -in un mondo intessuto di trattati di libero commercio- per incrementare il consumo di massa di prodotti di origine franken-animale che saranno prodotti industrialmente da una manciata di multinazionali e commercializzati da poche altre grandi catene di supermercati, controllando i modelli di consumo della popolazione urbana, constituendo contemporaneamente un devastante impatto su chi produce cibo in base a modelli su piccola e media scala.

Ridono

Ma ridono per non piangere.

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Fonte: comune-info.net

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[1] Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali: ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici

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