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Bologna – Referendum, 85.934 grazie per la partecipazione!

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Grazie-Bologna

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Bologna, domenica 26 maggio 2013- ore 22,00

85.934 votanti, 28.71 %

Il dato dell’affluenza alle ore 22.00 rappresenta per i promotori della consultazione una buonissima partecipazione di cittadini e cittadine.

Gli elettori che si sono recati alle urne superano di gran lunga il numero di persone direttamente coinvolte nella decisione di abolire o proseguire i finanziamenti comunali alle scuole private paritarie. Dunque non solo mamme, non solo papà, non solo nonne e nonni: la cittadinanza ha compreso la portata collettiva di questa questione di civiltà.

Un vasto schieramento di forze politiche ed economiche s’era attivato per la difesa dello status quo e per disincentivare il voto.

E proprio le condizioni di voto erano ostiche. Già un mese fa, quando l’Amministrazione aveva annunciato la predisposizione di 199 seggi e la consultazione in un solo giorno, avevamo fatto presente che ciò avrebbe permesso, dati statistici alla mano, un esercizio sereno del diritto di voto soltanto al 38% degli elettori. Nonostante le scomode e irrazionali dislocazioni dei seggi, nonostante le carenze organizzative del Comune, nonostante ora dopo ora abbiamo toccato con mano le inefficienze e i disagi per cittadini, questi ultimi si sono attivati per votare.

Non si può non considerare altresì il grande astensionismo registrato alle elezioni amministrative in tutta Italia e anche nella provincia di Bologna, il che fa risaltare ancor più la partecipazione bolognese al referendum.

Comparando le precedenti esperienze di democrazia diretta, si nota come nel 1997 per il referendum sulla privatizzazione delle farmacie comunali, votarono il 37,11% degli aventi diritto ma, in quel caso, la consultazione si tenne su tre giornate.

Il Nuovo Comitato Articolo 33 ringrazia i suoi volontari/e e gli impiegati comunali. Il comitato promotore del referendum ringrazia di cuore i cittadini, che hanno raccolto l’appello a difendere col voto la scuola pubblica, la laicità delle Istituzioni e la Costituzione repubblicana.

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Fonte: Comitato art.33

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Approfondimento

La Scuola Pubblica ha bisogno di te: sostienila! Firma l’appello!

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La Scuola Pubblica ha bisogno di te: sostienila! Firma l’appello!

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A chi è disposto a battersi per la scuola pubblica.

A chi ritiene che le politiche di tagli alla scuola pubblica e finanziamento a quella privata tradiscano l’articolo 33 della Costituzione nel suo spirito autentico, là dove stabilisce che: “La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”.

A chi ritiene che solo una scuola aperta a tutti, laica, gratuita, inclusiva, moderna e di qualità possa impegnarsi a “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana” (Art. 3).

A chi pensa che fra i banchi della scuola pubblica si gettino le basi per una cittadinanza consapevole e per il futuro del nostro paese.

Il 26 maggio a Bologna si terrà un referendum consultivo sul finanziamento comunale alle scuole paritarie private, grazie alla raccolta di tredicimila firme di cittadini e cittadine che hanno chiesto di potersi esprimere su questo tema.

La cittadinanza dovrà dare un voto di indirizzo per l’amministrazione su cosa sia meglio per garantire il diritto all’istruzione dei bambini e delle bambine: continuare a erogare un milione di euro annui alle scuole paritarie private, come avviene ora, oppure utilizzare quelle risorse per le scuole comunali e statali.

La portata di questo referendum va ben oltre i confini comunali. E’ l’occasione per dare un segnale forte contro i continui tagli alla scuola pubblica e l’aumento dei fondi alle scuole paritarie private.

In Italia c’è urgente bisogno di rifinanziare e riqualificare la scuola pubblica, quella che non fa distinzioni di censo, di religione, di provenienza. Quella dove le giovani cittadine e i giovani cittadini italiani ed europei imparano la convivenza nella diversità.

Da Bologna può ripartire un movimento di cittadini che impegni le amministrazioni locali e il prossimo governo a restituire alla scuola pubblica la dignità e la qualità che le spettano.

L’alternativa è una lenta rovina fino alla fine della scuola pubblica per come l’abbiamo conosciuta.

IL 26 MAGGIO A BOLOGNA POSSIAMO FERMARE L’OFFENSIVA CONTRO LA SCUOLA PUBBLICA.

IL 26 MAGGIO A BOLOGNA POSSIAMO DARE L’ESEMPIO A TANTI ALTRI E INSIEME INIZIARE A IMMAGINARE UN AVVENIRE DIVERSO PER NOI, PER I NOSTRI FIGLI E LE NOSTRE FIGLIE.


Primi firmatari:

  • Stefano Rodotà, presidente d’onore del Comitato referendario Art.33
  • Andrea Camilleri, scrittore
  • Margherita Hack, astrofisica e scrittrice
  • Salvatore Settis, Scuola Normale di Pisa, archeologo e saggista
  • Nadia Urbinati, Columbia University, New York, politologa, saggista ed editorialista de “La Repubblica”
  • Angelo Guglielmi, scrittore e giornalista, già direttore di RAI3, già assessore alla Cultura del Comune di Bologna
  • Carlo Flamigni, Comitato Nazionale di Bioetica
  • Wu Ming, scrittori
  • Maurizio Landini, segretario generale FIOM-CGIL
  • Pierpaolo Leonardi, Esecutivo Nazionale USB
  • Piero Bernocchi, portavoce nazionale Cobas
  • Anna Grazia Stammati, presidente del CESP – Centro Studi per la Scuola Pubblica
  • Alberto Lucarelli, ordinario di Diritto costituzionale all’università di Napoli
  • Romano Luperini, Università di Siena e Università di Toronto.
  • Luciano Gallino, Università di Torino
  • Lella Costa, attrice
  • Domenico Pantaleo, segretario generale FLC-CGIL
  • Lea Melandri, saggista Università delle donne Milano
  • Goffredo Fofi, saggista, giornalista, critico
  • Antonio Genovese, Università di Bologna
  • Valerio Mastandrea, attore
  • Sabina Guzzanti, attrice
  • Ivano Marescotti, attore
  • Piero Bevilacqua, La Sapienza, Roma
  • Vittorio Capecchi, Università di Bologna
  • Maurizio Fabbri, Università di Bologna
  • Nicola Tranfaglia, Università di Torino
  • Francesco Sylos Labini, Isituto Enrico Fermi, Roma
  • Maurizio Tiriticco, ispettore MIUR, Roma
  • Angelo Mastrandrea, giornalista
  • Loredana Lipperini giornalista, scrittrice, conduttrice radiofonica
  • Nicola Colaianni  Università di Bari
  • Carlo Formenti, giornalista e saggista
  • Moni Ovadia, musicista, scrittore
  • Sandra Soster, già segretaria provinciale della FLC-CGIL Bologna
  • Francesco Margiotta Broglio, Università di Firenze
  • Marco Revelli, Università del Piemonte Orientale
  • Carlo Bernardini, La Sapienza, Roma
  • Marco Bersani,  Attac e Forum dell’acqua
  • Pasquale Colella, direttore de “il Tetto”
  • Paolo Flores d’Arcais, giornalista e politologo, direttore di MicroMega
  • Domenico Gallo, magistrato Roma
  • Francesco Garibaldo, sociologo e saggista, già direttore dell’Istituto per il Lavoro della RegioneEmilia-Romagna
  • Elena Gianini Belotti, scrittrice
  • Luisa La Malfa, insegnante e saggista
  • Sergio Lariccia, La Sapienza, e Luiss, Roma
  • Dànilo Mainardi, etologo
  • Guido Viale, saggista
  • Maurizio Maggiani, scrittore
  • Motel Connection, gruppo musicale
  • Mauro Palma, Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura
  • Livio Pepino, magistrato e saggista
  • Valerio Pòcar, già presidente della Consulta di Bioetica, presidente onorario di UAAR
  • Isabella Ragonese, attrice
  • Enzo Scandurra, La Sapienza, Roma
  • Maurizio Sgarzi, associazione Percorsi di pace
  • Franco Tinarelli, INAF, Bologna
  • Samuel Umberto Romano, Subsonica
  • Giuliano Volpe, rettore Università di Foggia
  • Nazarena Zorzella, avvocato cassazionista, Bologna
  • Ifigenia Kanarà, comunicazione e marketing per la cultura
  • Marina Boscaino, giornalista

Ulteriori firme illustri

 

FIRMA L’APPELLO!

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Fonte: Comitato Art.33

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