La verità di Gianni Lannes sul nucleare in Italia.
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Sabato 26 marzo il popolo dell’acqua ha indetto a Roma una grande manifestazione nazionale per 2 SI’ ai referendum per l’acqua bene comune, per il SI’ per fermare il nucleare, per la difesa dei beni comuni, dei diritti e della democrazia.
Una piazza per l’acqua, una piazza per la vita.
Questi referendum sono fondamentali per tutte le donne e uomini che guardano ad un altro modello di società, di sviluppo e al futuro del pianeta.
E’ da anni che i movimenti in difesa dell’acqua bene comune si battono per il suo riconoscimento quale diritto umano universale, diritto calpestato da diverse norme che vogliamo abrogare con i referendum.
A questa battaglia contro la mercificazione dell’acqua si unisce la battaglia contro il ritorno al nucleare in Italia.
Il tremendo terremoto che ha colpito recentemente il Giappone e la drammatica situazione venutasi a creare nella centrale nucleare di Fukushima, con il disastro nucleare tuttora in corso e con conseguenze ancora imprevedibili ma in ogni caso tragiche per la popolazione coinvolta e per l’ambiente dell’intero pianeta, rendono l’appuntamento del 26 ancora più importante e urgente.
Per questo chiediamo a tutte le donne e gli uomini di questo Paese, che in queste ore guardano a quegli avvenimenti con crescente angoscia e con altrettanta indignazione, di dimostrare il proprio rifiuto a scelte dettate da interessi economici e di potere che disprezzano e distruggono il diritto alla vita, all’acqua, alla salute e ai beni comuni delle popolazioni e del pianeta.
Anche i comitati antinucleari, impegnati per fermare il ritorno del nucleare in Italia, hanno fatto appello a mobilitarsi e partecipare alla manifestazione di sabato prossimo.
Mobilitiamoci tutte e tutti da ogni parte d’Italia, riempiamo le strade e le piazze di Roma con i colori della vita contro le scelte di morte.
Perché solo la partecipazione è libertà, solo la condivisione è speranza di futuro.
Vi aspettiamo.
Primi firmatari: Padre Alex Zanotelli, Raffaella Bolini, Vincenzo Miliucci, Paolo Carsetti, Vittorio Cogliati Dezza, Marco Bersani, Maurizio Gubbiotti, Ciro Pesacane, Corrado Oddi, Stefano Leoni, Alfiero Grandi, Giuseppe Onufrio.
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VOGLIAMO L’ACQUA E IL SOLE, MICA LA LUNA
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Fonte: Campagna Referendaria L’Acqua non si vende
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LISTA INCIDENTI/ANOMALIE/NOTIZIE CORRELATE ALL’UTILIZZO DELL’ENERGIA NUCLEARE IN CAMPO CIVILE E MILITARE
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in costante aggiornamento
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DI SEGUITO E’ RIPORTATO UN ELENCO DI INCIDENTI/ESPLOSIONI NUCLEARI, EVENTI CON CAUSE RADIOATTIVE ED ALTRI CORRELATI O CONNESSI. LE ANNOTAZIONI IN ROSSO SONO TRATTE DAL SITO DEL PROGETTO HUMUS ALLA SEGUENTE PAGINA http://www.progettohumus.it/nucleare.php?name=specialdbnuke2 , DOVE CLICCANDO SUL LUOGO DELL’EVENTO SI HA LA DESCRIZIONE DELLO STESSO. PER MAGGIORI NFORMAZIONI, INVECE, SULLE ESPLOSIONI NUCLEARI, VEDI QUI: http://www.progettohumus.it/nucleare.php?name=specialtrinity E PER VEDERNE L’ELENCO COMPLETO QUI: http://www.seismo.ethz.ch/bsv/nuclear_explosions.html
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I CODICI NUCLEARI
Scala INES ((International Nuclear Event Scale), adottata internazionalmente dall’IAEA (International Atomic Energy Agency):
– livello 0 (zero): Deviazione (non significativo per la sicurezza)
– livello 1: Anomalia, con conseguenze praticamente nulle per la popolazione e l’ambiente.
– livello 2: Guasto, con conseguenze sulle persone valutabili in dosi assorbite di radiazioni piuttosto basse
– livello 3: Guasto grave, con conseguenze sulle persone valutabili in dosi assorbite di radiazioni piuttosto basse
– livello 4: Incidente senza conseguenze significative all’esterno dell’impianto. Incidente con impatto esterno minore, con esposizione radiologica della popolazione circostante dell’ordine dei limiti prescritti. Guasto significante del nocciolo di un reattore nucleare o barriere protettive, con esposizione fatale di un lavoratore dell’impianto (Windscale -oggi Sellafield-, 1973; Saint-Laurent, 1980)
– livello 5: Incidente con possibili conseguenze all’esterno dell’impianto. Rilascio all’esterno di materiale radioattivo, in quantità radiologicamente equivalente ai valori compresi tra 100 e 1000 Tera-Becquerel (TBq), richiedente una parziale attuazione di pianificate contromisure (Windscale -oggi Sellafield-, 1957; Three Mile Island, 1979)
– livello 6: Incidente grave. Significante rilascio all’esterno di materiale radioattivo, in quantità radiologicamente equivalente a valori compresi fra 1 e 10 PBq di iodio-131, tale da richiedere la completa attuazione di pianificate contromisure facenti parte di un piano di emergenza esterno al fine di limitare gravi effetti sulla salute della popolazione (Mayak, 1957)
– livello 7: Incidente molto grave. Rilascio all’esterno di un impianto di grandi dimensioni di ingenti quantità di materiale radioattivo (maggiori di 10 Peta-Becquerel (PBq) equivalenti di iodio-131) in un’area molto vasta con conseguenti effetti acuti sulla salute della popolazione esposta e conseguenze gravi sull’ambiente (Chernobyl, 1986)
Classificazione del PENTAGONO degli incidenti riguardanti ordigni nucleari:
– Empty quiver (faretra vuota): furto o smarrimento di un ordigno nucleare
– Blunt Sword (spada spuntata): scomparsa di aerei, navi, sottomarini, ecc, trasportanti ordigni nucleari; incidenti a convogli nucleari (codice di gravità correlato al grado di contaminazione ambientale)
– Bent Spear (lancia ricurva): scomparsa di aerei, navi, sottomarini, ecc, trasportanti ordigni nucleari; ; incidenti a convogli nucleari (codice di gravità correlato al grado di contaminazione ambientale)
– Broken Arrow (freccia spezzata): grave rischio di esplosione degli ordigni nucleari (Lakeenheat, 27 luglio 1956; Goldsboro, 24 Gennaio 1961)
Fonte: ProgettoHumus (CHERNOBYL & NUCLEAR PORTAL)