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Annullare Referendum Nucleare? Deciderà un giudice!

Spetterà all’Ufficio centrale presso la Corte di cassazione stabilire se il referendum indetto per il 12 e 13 giugno sul nucleare potrà essere annullato dall’approvazione della nuova normativa che il governo ha intenzione di fare approvare dal Parlamento. La decisione che i giudici dovranno adottare è delicata e non può essere data per scontata. Non è infatti sufficiente l’abrogazione della normativa oggetto della richiesta di referendum.

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Escamotage nucleare (il Manifesto)

di Gaetano Azzariti

Sul punto la giurisprudenza della Corte costituzionale si è espressa in modo chiaro sin dal lontano 1978 (sent. n. 68 del 1978): lamodifica legislativa intervenuta nel corso del procedimento referendario non è in grado di impedire lo svolgimento del referendum qualora l’abrogazione non colpisca «i principi ispiratori della complessiva disciplina preesistente » ovvero «i contenuti normativi essenziali dei singoli precetti ». In tali casi il referendum si effettua egualmente, sebbene «sulle nuove disposizioni legislative ». Il linguaggio della Corte sarà tecnico,mail senso è del tutto evidente. Ciò che si vuole evitare è che lamaggioranza parlamentare introducamodifiche marginali ovvero adotti un escamotage normativo – come ben evidenziava l’intervento ieri del ministro per lo sviluppo economico Romani – al solo fine di impedire l’espressione della volontà popolare. È perciò che è stato assegnato a un giudice (l’Ufficio centrale) il delicatissimo compito di valutare la natura dell’abrogazione e se questa soddisfi o meno la pretesa dei promotori del referendum. Per stabilire se l’abrogazione delle norme sottoposte al referendum del 12 e 13 giugno abbiano tale carattere l’Ufficio centrale dovrà prendere in considerazione gli effetti conseguenti all’intervento del legislatore. E il punto più delicato sembra essere il carattere definitivo o meno della scelta contraria alla produzione dell’energia tramite la costruzione delle centrali termonucleari. (leggi tutto)

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Fonte: controlacrisi.org

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Nucleare: il governo e l’inganno

Palazzo Chigi ha inserito nella moratoria già prevista nel decreto legge omnibus l’abrogazione di tutte le norme per la realizzazione degli impianti. Ma ci sarebbe il trucco. Secondo il WWF “si abrogano solo le disposizioni sottoposte a referendum ma non l’intero complesso di norme sul nucleare”. Un modo come un altro per depotenziare i referendum del 12 e 13 giugno.

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Stop al programma: inserita nella moratoria l’abrogazione di tutte le norme previste per la realizzazione di nuovi impianti. E potrebbe decadere il referendum.

Come riporta l’Agenzia Dire, infatti, “il governo ha deciso di dare uno stop al programma nucleare ed ha inserito nella moratoria, già prevista nel decreto legge omnibus all’esame dell’aula del Senato, l’abrogazione di tutte le norme previste per la realizzazione di impianti nucleari nel Paese. Con la proposta di modifica, il governo propone “l’abrogazione di disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari” e di non procedere “alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare”. Il via libera a questa modifica potrebbe portare a un superamento del referendum del prossimo 12-13 giugno”.

Scettiche le associazioni ambientaliste.

Secondo Greenpeace “il Governo ha paura dell’opinione degli elettori. È un caso di “furbizia preventiva” che coglie un dato reale: la forte opposizione degli italiani al nucleare”.

Il trucco sarebbe presto svelato: “cercare di prendere tempo, abrogando solo alcuni punti della legge, per evitare che gli italiani si esprimano attraverso il referendum e poi tornare a riproporre il nucleare tra un anno”. (leggi tutto)

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Fonte: iL Cambiamento

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Svizzera: vietati episodi dei Simpson sul nucleare

 

Intoppo nel settore 7G. Homer Simpson, ispettore alla sicurezza presso la centrale nucleare di Springfield, viene svegliato di colpo dalla sirena d’allarme. Centinaia di tasti sulla sua postazione di controllo lampeggiano a intermittenza. È iniziato il processo di fusione del nocciolo. «Devo pensare, ora concentrati», dice Homer in evidente stato di panico. «Ci deve essere un coso da qualche parte che ti dice come far funzionare questa roba». E poi esclama: «Il manuale, il manuale!», che però è grosso quanto un elenco telefonico. Mancano pochi secondi alla fusione del nocciolo ma Homer, premendo a casaccio uno dei bottoni, riesce a sventare la catastrofe.

Dopo l’incidente nucleare di Fukushima I, la televisione svizzerotedesca SRF non trasmetterà più gli episodi dei Simpson che trattano di sicurezza atomica. Tutte le puntate verranno attentamente analizzate dai responsabili di rete, quelle «inopportune», tagliate. «Per quale motivo? Proprio ora che sarebbe interessante capire», si lamentano i fan della serie.

dal Corriere della Sera