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Nuovo vigore nelle proteste contro il capitalismo?
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di Deutsche Welle – 26 novembre 2013
Alte meno di duecento metri, le torri gemelle del nuovo quartier generale della Banca Centrale Europea (BCE) a Francoforte si possono vedere dai confini della città. Da queste aeree altezze gli esperti finanziari d’Europa sorveglieranno la moneta comune europea quando, tra un anno, l’edificio sarà completato.
Assieme all’Unione Europea e al Fondo Monetario Internazionale (FMI) controlleranno gli sforzi di attenersi ai loro piani d’austerità degli stati dell’Europa meridionale malconci per la crisi.
E per tale motivo ci si aspetta anche che le torri all’estremità est della città diventino il nuovo centro di un’ondata di proteste. La prima dimostrazione è già programma per il giorno dell’inaugurazione ufficiale e domenica (24.11.2013) i rappresentanti del movimento Blockupy pianificheranno l’evento.
L’alleanza ha influenza tra i critici del capitalismo e gli avversari della globalizzazione che vogliono disturbare il lavoro della BCE. In precedenza, quest’anno, le proteste di primavera hanno visto circa 10.000 dimostranti marciare attraverso Francoforte, molti tra loro ex partecipanti agli accampamenti di protesta sorti in anni recenti attorno al quartier generale della BCE.
La paura del futuro aggiunge vigore
In mesi recenti, tuttavia, il movimento è cresciuto silenziosamente. Riunendosi a Francoforte domenica, i trecento partecipanti provenienti da Germania, Grecia, Italia e Spagna vogliono dare nuova energia al movimento per protestare contro la politica fiscale dell’Europa dopo la crisi del debito.
“Stiamo programmando giornate decentrate di protesta in tutta Europa”, ha affermato Roland Suess del gruppo di pressione antiglobalizzazione tedesco Attac, in aggiunta alla principale dimostrazione presso la BCE. Come misura preventiva, la polizia di Francoforte ha proposto di incontrare gli organizzatori e i gruppi loro associati per avviare un dialogo. Si vogliono evitare scene come quelle della primavera, in cui ci sono stati violenti scontri tra polizia e dimostranti.
Oltre ad Attac, vari gruppi di sinistra e gruppi di disoccupati di numerosi paesi d’Europa fanno parte del movimento Blockupy. Quanti più temono per il futuro, tanti più aderiranno alle proteste in Spagna, Grecia, Portogallo o Francia, a vantaggio di Blockupy.
Ma il cuore dell’alleanza di protesta si trova ancora nell’economicamente forte Germania, in parte perché la BCE ha sede a Francoforte, secondo Oliver Nachtwey, della facoltà di sociologia dell’università di Trier. Inoltre, ha detto, la Germania economicamente forte ha sostenuto le severe misure d’austerità e trasformato in vittime i paesi in lotta dell’Europa meridionale, una mossa criticata anche da molti tedeschi. I movimenti di protesta specifici dell’Europa meridionale, come gli Indignados (gli “indignati”) in Spagna, sono sorti per reazione.
Proteste pan-europee
Il convegno del fine settimana di Blockupy è un tentativo di riunire tutti questi singoli movimenti di protesta e forgiare un fronte comune. Nachtwey, tuttavia, non si aspetta un successo immediato, in parte a causa della barriera linguistica che ha reso difficili decisioni comuni. Anche la mancanza di fondi è un fattore. Trasportare migliaia di partecipanti alla protesta da numerosi paesi europei a una dimostrazione comune a Francoforte è irrealistico, ha detto.
“Penso che il futuro stia in proteste simultanee decentrate”, ha detto Nachtwey, aggiungendo che Blockupy ha usato con successo questa strategia l’anno scorso, organizzando proteste sincronizzate in settanta città d’Europa.
Questo aumento delle proteste pan-europee è nuovo e rimarchevole, ha detto Nachtwey. “Hanno raggiunto una dimestichezza e un sincronismo che non si vedeva dalla seconda guerra mondiale.” Ancor più stupefacente è il fatto che Blockupy ha realizzato questo senza una dirigenza centrale. I principi di uno o più leader non si possono far valere a un livello più elevato, ha detto Nachtwey, aggiungendo che questi gruppi hanno riserve quando qualcuno tenta di fare il divo.
Ricerca di un percorso comune
Una gestione decentrata, tuttavia, rende difficile creare un forte consenso su temi specifici e in una società fortemente orientata dai media, un gruppo come Blockupy ha necessità di qualcuno che ne esprima pubblicamente le idee. Tuttavia questa procedura può anche avere i suoi vantaggi, e Nachtwey cita il movimento di sinistra degli anni ’70, quando un allontanamento dalla dottrina era visto come un tradimento. Molti di quei gruppi alla fine ebbero dei contrasti e alla fine si disintegrarono a causa della conflittualità interna.
Suess, di Attac, d’altro canto, non vede problemi nel collaborare con gruppi radicali come la Interventionistichen Linken (la “sinistra interventista”), fintanto che sia possibile concordare un minimo comun denominatore. E tale elemento in comune è la critica del sistema capitalista. “Troveremo modi per interagire e accettarci a vicenda, nonostante le nostre idee diverse”, ha detto.
Nachtwey vede molti vantaggi nell’insolito metodo di Blockupy. Anche se Blockupy può scomparire di tanto in tanto dalla consapevolezza pubblica, non è mai stato sparito molto a lungo. “Questi movimenti sono lenti, ma possono anche essere più sostenibili”, ha detto.
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Fonte: znetitaly
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